'Finalmente è finita': dopo 40 anni la giustizia in Irlanda del nord.

Un Testimone di Geova, ora di 76 anni, condannato per violenza sessuale seriale

Una donna maltrattata da bambina da un altro Testimone di Geova durante le lezioni di studio della Bibbia ha coraggiosamente parlato della sua esperienza.



Laura Waring ha rinunciato coraggiosamente al suo diritto all'anonimato dopo che il suo aggressore si è dichiarato colpevole di una serie di accuse sessuali su minori.
Martedì Charles Frederick Loyal, noto come Eric, ha ammesso 18 episodi di abusi contro Laura, risalenti al 1975 quando aveva trent'anni.

"Non sarà mai possibile archiviare il passato, ma posso tracciare una linea e sebbene pensassi di non poterla superare, ora posso andare avanti", ha detto a Sunday Life.

Laura (51 anni) ha spiegato che l'abuso di Loyal è iniziato quando aveva otto anni e è continuato per tre anni su base quasi settimanale.
Loyal, che ora ha 76 anni, dovrebbe essere condannato il mese prossimo, ma si è rifiutato di dire qualcosa sul caso quando è stato avvicinato dal nostro giornalista.

"L'abuso è avvenuto a casa mia, i miei genitori hanno ospitato uno studio biblico ogni martedì sera", ha ricordato la donna di Newtownabbey.

"Ogni settimana, quando avevamo a casa persone che studiavano la Bibbia, a me e mia sorella veniva chiesto di portare i cappotti di sopra e di metterli sul letto dei miei genitori.
"Ogni volta che lo facevo diceva:" Ti darò una mano ", mi si avvicinava alle spalle e mi abusava in camera da letto."

"È successo anche un paio di volte in chiesa e anche a casa sua."

"Non sapevo cosa fosse il sesso, ma sapevo che era sbagliato ma mi sono sempre sentita in colpa, perché l'ho lasciato fare?
"Non è mai stato il " nostro segreto ", è stato il " mio segreto ", l'ho lasciato fare perché ero assolutamente pietrificata."

Laura ha detto che l'abuso è cessato quando è entrata nella pubertà all'età di 11 anni e Loyal si è trasferito in un'altra chiesa.

"Avevo 17 anni quando l'ho detto a mia madre, ma solo circa 10 anni fa l'ho detto a mio padre. Mia mamma è morta ora", ha ricordato Laura.

"Ha pianto e ha detto: 'Non sarebbe dovuto succedere in chiesa'. Mio padre è stato lì per 50 anni, era molto, molto arrabbiato, ma ha detto che non dovva accadere in chiesa.

"Ero assolutamente devastata."

Laura ha spiegato che i suoi genitori e sua sorella hanno notato che la sua personalità è cambiata all'età di otto o nove anni, diventando molto timida e timida con attacchi di rabbia.

"Avevo ancora il senso di colpa, mi sentivo ancora disgustata di me stessa e penso di essere arrabbiata con i miei genitori che non capivano cosa stesse succedendo", ha detto.

"Spingerei via le persone  da me e non vorrei che nessuno si avvicinasse a me, ricordo i miei anni dell'adolescenza, come piangevo sola nella mia stanza tutto il tempo e  a litigare con i miei genitori.

"Era qualcosa a cui pensavo ogni giorno e anche adesso direi che tutto nella mia vita mi riporta in qualche modo a quel periodo.

"Il mio rapporto con mia figlia ha sofferto, mi ha visto piangere sul pavimento e in attacchi di depressione. Penso che abbia davvero rotto il mio spirito."

Laura ha frequentato la chiesa fino alla nascita di sua figlia nel 1996 e ora non è più membro dei Testimoni di Geova.
Lo aveva riferito successivamente agli anziani i quali interrogarono Loyal, il quale però negò tutto.

"Assolutamente nulla è stato fatto. Poi, nel 2013, ho presentato una denuncia ufficiale e mi hanno detto che non potevano fare altro.

"Col passare del tempo mio padre si è ammalato di demenza senile e ho pensato che dovevo andare alla polizia, ho pensato che fosse il momento, so che era 40 anni dopo, ma ho sentito il bisogno di  andare alla polizia.

"Ciò di cui ero preoccupata era se lo avesse fatto a qualcun altro o se lo stesse ancora facendo, avevo per questo un sacco di sensi di colpa.

"Avevo davvero paura di andare dalla polizia, ma dovevo farlo. Volevo farlo prima che Loyal morisse.

"Ho organizzato un incontro con lui, mia sorella e gli anziani della chiesa e ha detto che non ricordava.

"Gli ho detto che avrebbe dovuto iniziare a ricordare perché sarei andata alla polizia subito dopo quell'incontro."

Dopo tre anni il caso è arrivato in tribunale dove Loyal ha negato i reati fino a martedì scorso, quando si è dichiarato colpevole di 18 accuse di violenza sessuale su un bambino.

Dovrebbe essere condannato il 17 dicembre.

Laura ha dichiarato di essere "completamente preparata" per fornire prove ed essere esaminata in modo incrociato nell'ambito di un processo. "Ho solo pensato, 'Sono pronta ora', volevo davvero farlo.

"Ho sempre detto che una volta ricevuto un verdetto attestante la sua colpa o un motivo di colpevolezza, non mi sarebbe importato di cosa gli sarebbe successo, voglio solo che altre persone mantengano i loro figli lontani da lui.

"La mia famiglia mi credeva  e così i miei amici, ma avere il Pubblico Ministero che otttenesse un motivo di colpevolezza avrebbe significato per me il mondo". E così è stato.

Laura ha anche esortato altri che potrebbero essere stati maltrattati mentre erano testimoni di Geova nell'Irlanda del Nord a farsi avanti.

"Se posso ottenere giustizia, chiunque può, ma è stato molto, molto duro e mi è venuta voglia di rinunciare così tante volte", ha detto.

"L'aiuto che ho ricevuto dalla polizia, e da diversi gruppi di supporto, è stato fantastico e grazie a loro si può riuscire ad affrontare il problema.

"È difficile andare e venire dalla polizia ma si può fare, bisogna farlo.

"Non c'è assolutamente bisogno di soffrire in silenzio."

Belfast Telegraph

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