Il libro per gli anziani KS "pascete il gregge di Dio"...
Nel cercare di amministrare la “giustizia” in congregazione, gli anziani potrebbero trovarsi di fronte delle persone che stanno vivendo dei disagi psichici. E’ molto difficile fare valutazioni di questo tipo, distinguere tra un comportamento volontario, ed uno indotto da una patologia.
Sappiamo cosa accade spesso nel mondo, ad esempio, quando viene compiuto un efferato delitto. Di solito si sente dire nei telegiornali che tale imputato si è dichiarato colpito da seminfermità mentale. E’ uno stratagemma che usano molti avvocati per difendere i loro clienti, al fine di risparmiargli qualche anno di carcere. Ma chi è che deve attestare e riconoscere questa seminfermità mentale? Il giudice? Non sia mai ! La questione viene affidata a medici legali qualificati i quali (pur considerando un certo margine di errore) predisporranno le dovute analisi per l’imputato e daranno il loro parere.
Cosa accade invece quando ad affrontare una persona instabile psicologicamente sono un gruppo di anziani di un comitato giudiziario? Che direttive hanno ricevuto? Che precauzioni vengono esortati a prendere per tutelare la “pecora smarrita” dal punto di vista medico?