“Attento, perché quando sarai arrivato in cima alla tua scala, potresti accorgerti di averla appoggiata al muro sbagliato!”
"Questa frase rimane impressa a fuoco nella mente dell’Autore di questo lucido e imparziale esame di un culto religioso; egli perciò, ad un certo punto della sua vita, sente il bisogno di accertarsi, se tutto il suo percorso sia stato realmente appoggiato al muro giusto, con l’intento di rendere più solida la sua fede e più sicuro il suo cammino. Ma, se il muro è sbagliato, come tornare senza precipitare, ferendosi dolorosamente?
Questo è lo scopo dichiarato di questo libro: aiutare chi lo desiderasse a fare un consuntivo onesto e obiettivo di ogni gradino della metaforica “scala”, per non correre il rischio di future rovinose cadute. Il tutto in modo rispettoso di ogni opinione, perfino con un certo umorismo, in modo da accompagnare con delicatezza l’eventuale “discesa”, lasciando al Lettore la possibilità di scegliere consapevolmente.
Un libro che va a colmare un vuoto, inserendosi a lato dei molti che in modo aggressivo cercano di scoraggiare i fedeli di qualche religione; qui l’intenzione è di sostenere chi desiderasse conoscere meglio la sua stessa fede."
Questa qui sopra è la prefazione del libro in arrivo, che avevo preannunciato qualche mese fa.
E adesso come faccio a scendere?
Un libro che aiuterà il lettore che lo desideri, prendendolo delicatamente per mano, a ripercorrere a ritroso tutta il suo cammino da credente: dalle dottrine bibliche insegnate dai Testimoni di Geova fino alla Bibbia nel suo insieme.
Pubblico qui sotto un primo stralcio del libro.
____________________________
Introduzione
Tu proverai sì come sa di sale
lo pane altrui, e come è duro calle
lo scendere e ‘l salir per l’altrui scale”. (Dante Alighieri, Paradiso, canto XVII)
lo pane altrui, e come è duro calle
lo scendere e ‘l salir per l’altrui scale”. (Dante Alighieri, Paradiso, canto XVII)
All’età di tredici anni, nell’autunno del 1986, in terza media, dopo aver letto un breve paragrafo del libro di storia, per la prima volta le mie certezze crollarono.
Ero cresciuto in una famiglia di Testimoni di Geova e quelle poche frasi, che avevano lo scopo di riassumere i concetti base dello Zoroastrismo, mi fecero capire tutto. Erano troppe le similitudini fra quell’antica religione e la religione che mi era sta- ta insegnata; addirittura la sua escatologia era simile: negli ultimi giorni una figura messianica, Saoshyant, avrebbe guidato le forze del Bene alla vittoria, riportando la pace nel cosmo, restituendo al mondo e all’uomo lo stato di perfezione che aveva alla creazione.
Fondamentalmente, il problema era molto semplice e la soluzione lo era ancora di più: lo Zoroastrismo, essendo sorto nel VI secolo a.C., era più antico del cristianesimo (tanto più della religione dei Testimoni di Geova) per cui deteneva i “diritti d’autore” sulle dottrine. Se ritenevo false le dottrine di quella religione pagana, come potevo ritenere valide quelle che mi erano state insegnate, dato che ne erano una copia?
Capii subito che da quel giorno avrei deluso i miei genitori, soprattutto mio padre. Tutte le attività religiose che prima riuscivo a fare, sebbene non senza sforzo, ora erano diventate pesanti come un macigno perché la mia nuova certezza era che non avrei mai seguito i miei genitori in quella religione e mi proposi di lottare con tutte le mie forze contro quelle restrizioni che, da bravo adolescente, mi sentivo imposte. Da ora in poi sarei stato un “ragazzo come tutti”.
Ero cresciuto in una famiglia di Testimoni di Geova e quelle poche frasi, che avevano lo scopo di riassumere i concetti base dello Zoroastrismo, mi fecero capire tutto. Erano troppe le similitudini fra quell’antica religione e la religione che mi era sta- ta insegnata; addirittura la sua escatologia era simile: negli ultimi giorni una figura messianica, Saoshyant, avrebbe guidato le forze del Bene alla vittoria, riportando la pace nel cosmo, restituendo al mondo e all’uomo lo stato di perfezione che aveva alla creazione.
Fondamentalmente, il problema era molto semplice e la soluzione lo era ancora di più: lo Zoroastrismo, essendo sorto nel VI secolo a.C., era più antico del cristianesimo (tanto più della religione dei Testimoni di Geova) per cui deteneva i “diritti d’autore” sulle dottrine. Se ritenevo false le dottrine di quella religione pagana, come potevo ritenere valide quelle che mi erano state insegnate, dato che ne erano una copia?
Capii subito che da quel giorno avrei deluso i miei genitori, soprattutto mio padre. Tutte le attività religiose che prima riuscivo a fare, sebbene non senza sforzo, ora erano diventate pesanti come un macigno perché la mia nuova certezza era che non avrei mai seguito i miei genitori in quella religione e mi proposi di lottare con tutte le mie forze contro quelle restrizioni che, da bravo adolescente, mi sentivo imposte. Da ora in poi sarei stato un “ragazzo come tutti”.
L’estate successiva la ricordo ancora con molto piacere, soprattutto la sensazione di leggerezza e di libertà, priva di sensi di colpa immotivati. Mi ero fatto nuovi amici, avevo qualche risparmio, un motorino e una buona dose di ormoni. Era fantastico andare in giro e conoscere gente nuova, magari avvicina- re qualche rappresentante del misterioso universo femminile per parlare un po’, senza malizia e senza timori (se non quello di fare la figura del cretino, cosa che avveniva puntualmente).
Il 9 novembre 1989 cadde il muro di Berlino. La guerra fredda era finita e sembrava aprirsi un periodo di pace. Vecchie preoccupazioni si affacciarono nella mia giovane mente e iniziai a pensare che forse, tutto sommato, stavo sbagliando.
Quindi, se io mi sbagliavo, i Testimoni di Geova avevano ragione e probabilmente mancava davvero poco all’annuncio di “pace e sicurezza”; allora sarebbe stato troppo tardi per pentirsi e ritornare sui propri passi, sarei sicuramente morto nell’imminente Armaghedon. Bisognava fare qualcosa.
L’estate precedente si era battezzato il mio amico Franco. Altri, tra la mia compagnia di “dissidenti”, avevano cominciato ad assumere atteggiamenti più “maturi” seguendo con zelo i genitori nelle loro attività cristiane. Le mie certezze crollarono per la seconda volta.
Decisi così di intraprendere anch’io la strada che porta al battesimo geovista ma feci un patto con me stesso: sarei comunque rimasto la persona che ero, se necessario ribellandomi.
Il 9 novembre 1989 cadde il muro di Berlino. La guerra fredda era finita e sembrava aprirsi un periodo di pace. Vecchie preoccupazioni si affacciarono nella mia giovane mente e iniziai a pensare che forse, tutto sommato, stavo sbagliando.
Quindi, se io mi sbagliavo, i Testimoni di Geova avevano ragione e probabilmente mancava davvero poco all’annuncio di “pace e sicurezza”; allora sarebbe stato troppo tardi per pentirsi e ritornare sui propri passi, sarei sicuramente morto nell’imminente Armaghedon. Bisognava fare qualcosa.
L’estate precedente si era battezzato il mio amico Franco. Altri, tra la mia compagnia di “dissidenti”, avevano cominciato ad assumere atteggiamenti più “maturi” seguendo con zelo i genitori nelle loro attività cristiane. Le mie certezze crollarono per la seconda volta.
Decisi così di intraprendere anch’io la strada che porta al battesimo geovista ma feci un patto con me stesso: sarei comunque rimasto la persona che ero, se necessario ribellandomi.
Il 22 luglio dell’anno successivo mi battezzai allo stadio Bentegodi di Verona durante l’assemblea di Circoscrizione dei Testimoni di Geova. Ero reduce di un ricovero ospedaliero, così, ricevetti un trattamento di favore: entrai nella vasca per primo (tra l’altro fu la prima volta che i battesimi si tennero al chiuso, giustificando la cosa dicendomi che la stampa a volte “approfittava” dell’occasione per scattare foto alle nuove sorelle in costume da bagno).
Passarono i mesi e non accadde nulla. Iniziai a pensare di essermi sbagliato di nuovo ma ormai il contratto che avevo stipulato era irrevocabile, dovevo almeno mantenere le apparenze... per quanto tempo ci sarei riuscito? Mi sentivo stretto in una morsa.
Non ricordo con piacere i miei diciassette anni, soprattutto il periodo della quarta superiore (anche i miei risultati scolastici ne risentirono parecchio). Avrei voluto essere di nuovo come gli altri ragazzi e provare ancora quel senso di leggerezza e di libertà, avrei voluto avere i capelli lunghi e suonare la chitarra elettrica, avrei voluto restare a letto la domenica mattina e, soprattutto, come tutti gli adolescenti, avrei voluto essere ascoltato e capito.
Ricordo che quell’inverno, nel corso di una sessione di studio, il mio “mentore” (l’anziano che mi aveva preso in “affida- mento”), per rafforzare la mia convinzione nella scelta che avevo fatto, rielaborò in chiave personale un detto popolare e mi disse: “Nella vita puoi salire tutti i gradini della tua ‘scala’, uno a uno. Ma stai attento, perché alla fine, quando sarai arrivato in cima, potresti accorgerti di averla appoggiata al muro sbaglia- to”. In quel contesto, ovviamente, mi stava incoraggiando ad appoggiare la “scala” (cioè, il mio percorso di vita) al solido muro delle dottrine della Società Watch Tower. Quella frase mi restò impressa a fuoco e confesso di averla usata a mia volta per cercare di convincere qualche malcapitato della veracità delle stesse dottrine, tuttavia senza successo.
Una mattina, poco dopo i quarant’anni, mi svegliai con una domanda in testa: “Cosa ho fatto finora della mia vita e cosa ho intenzione di farne?”. Mi resi improvvisamente conto che non mi ero mai accertato di nessuna delle cose in cui credevo e che da tempo l’inerzia aveva preso il posto della buona volontà. Ancora una volta bisognava fare qualcosa...
Passarono i mesi e non accadde nulla. Iniziai a pensare di essermi sbagliato di nuovo ma ormai il contratto che avevo stipulato era irrevocabile, dovevo almeno mantenere le apparenze... per quanto tempo ci sarei riuscito? Mi sentivo stretto in una morsa.
Non ricordo con piacere i miei diciassette anni, soprattutto il periodo della quarta superiore (anche i miei risultati scolastici ne risentirono parecchio). Avrei voluto essere di nuovo come gli altri ragazzi e provare ancora quel senso di leggerezza e di libertà, avrei voluto avere i capelli lunghi e suonare la chitarra elettrica, avrei voluto restare a letto la domenica mattina e, soprattutto, come tutti gli adolescenti, avrei voluto essere ascoltato e capito.
A diciotto anni compiuti smisi di frequentare i Testimoni di Geova e, un po’ alla volta acquistai nuove certezze: sì, forse Dio esisteva davvero e in tal caso non poteva essere così insensibile da uccidere milioni di persone innocenti, donne e bambini, per il bene di pochi eletti. Ero arrivato a concludere che, probabilmente, dopo la morte c’era qualcosa, perché mi sembrava alquanto stupido e inutile che la nostra coscienza si potesse spegnere.
Dopo l’euforia, durata un paio d’anni, avvicinandomi all’età adulta iniziarono le prime turbe (col tempo ho scoperto che erano dovute proprio all’età) e le mie certezze iniziarono a vacillare di nuovo.
In un momento di depressione crollarono completamente e nell’autunno del 1993 accettai, sebbene non con entusiasmo, quello che gli addetti ai lavori chiamano “studio biblico”. In quel momento, “rientravo” tra i Testimoni di Geova perché per la prima volta lo volevo io, non perché avevo paura dell’Armaghedon. Fu un periodo difficile, durante il quale mi dovetti sottoporre a parecchie umiliazioni, ma non posso negare di essermi comunque tolto qualche soddisfazione.
Dopo l’euforia, durata un paio d’anni, avvicinandomi all’età adulta iniziarono le prime turbe (col tempo ho scoperto che erano dovute proprio all’età) e le mie certezze iniziarono a vacillare di nuovo.
In un momento di depressione crollarono completamente e nell’autunno del 1993 accettai, sebbene non con entusiasmo, quello che gli addetti ai lavori chiamano “studio biblico”. In quel momento, “rientravo” tra i Testimoni di Geova perché per la prima volta lo volevo io, non perché avevo paura dell’Armaghedon. Fu un periodo difficile, durante il quale mi dovetti sottoporre a parecchie umiliazioni, ma non posso negare di essermi comunque tolto qualche soddisfazione.
Una mattina, poco dopo i quarant’anni, mi svegliai con una domanda in testa: “Cosa ho fatto finora della mia vita e cosa ho intenzione di farne?”. Mi resi improvvisamente conto che non mi ero mai accertato di nessuna delle cose in cui credevo e che da tempo l’inerzia aveva preso il posto della buona volontà. Ancora una volta bisognava fare qualcosa...
____________________________________
aggiornamento del 1° giugno 2019
(Amazon effettua l'addebito di norma dopo che è stato spedito). Ci vorrà qualche giorno per la spedizione. Il prezzo è più basso di quello di copertina (€ 19,50 anzichè € 24,50), per cui vi consiglio di prenotarlo subito.
Stai leggendo questa pagina da un cellulare?
indirizzo email dell'amministratore del blog:
In arrivo un libro "bomba"!
RispondiEliminaVi anticipo che sarà acquistabile solo online, circa 600 pagine, ad € 19,50.
RispondiEliminaTutti dovrebbero leggerlo, almeno tutti coloro che hanno interesse a leggere questo blog.
Bereano è stupendo! Ne prenoto una copia! Non vedo l'ora di leggerlo
RispondiEliminaTranquillo... sei troppo gentile... Comunque, agli albori del forum mi firmavo "Bereano", da oggi mi firmerò VG (quando uscirà il libro capirete).
EliminaPrenoterei anch’io una copia ...grazie
RispondiEliminaPeccato, se fosse stato acquistabile fisicamente l'avrei fatto solo per sottrarre alcune copie dalla circolazione.
RispondiEliminaNe puoi acquistare quante ne vuoi, una volta finite si ristampano! :-)
EliminaEvidentemente AV ha paura che anche altri scoprano delle scomode verità...
EliminaAV.di sicuro tu sei un anziano o un sorvegliante nascondete le cose come lo avete sempre fatto se era una cosa che riguardava il mondo fuori allora andavate sul podio a dirlo ma siccome riguarda voi come religione allore negate tutto .Gesù disse perché guardi la pagliuzza altrui quando invece voi avete la trave dentro e questo siete voi tdg.
EliminaAnonimo 3 giugno - firmati per favore...
EliminaAV guarda che siamo nel 2019, mi sa che ti si è fermato il tempo.
EliminaInteressa anche a me
RispondiEliminaGrazie, lo prenoterò anch'io per capire meglio la situazione.
RispondiEliminaOgni persona alla nascita ha davanti una scala da scalare "il percorso di vita " , e solo in età adulta sulla base di una maturità individuale può decidere a quale muro appoggiarla, ed è di vitale importanza impostarla su un muro solido capace di sostenere l'appoggio della scala con il proprio peso .
RispondiEliminaLa scala è formata da tanti poggioli dove poggiare i piedi che portano in cima alla scala, ogni poggiolo che si riesce a salire è paragonabile alla realizzazione di un obbiettivo che si è prefissi di realizzare nel percorso della vita.
Se il muro (muro= paragonabile all'org. WTS=CD ) dove si poggia la scala ( scala= paragonabile al percorso di vita) non è solido da poter sostenere e contribuire a realizzare le aspettative e gli obiettivi desiderati, si dimostra un muro instabile dove si rischia di fare una rovinosa caduta con conseguenze traumatiche.
Spero che oltre al materiale informativo che troviamo in internet anche questo libro può aiutare molti a capire e decidere quale sia il giusto percorso di vita da intraprendere per trovare stabilità ed equibrio che aiuta a realizzare gli obbiettivi che ognuno si è prefisso nella propria vita .
IMPORTANTE AGGIORNAMENTO: si può ordinare!
RispondiEliminaChi è l'editore di questo libro?
RispondiEliminac'è il link su AMAZON, penso amazon stesso. Ma invece di fare domande inutili segui il link e troverai le informazioni che ti servono. Di più non so attualmente
EliminaIl fatto è che da come ne parli, sembra che tu lo abbia già letto. Ho chiesto il nome dell'editore perché il marchio editoriale dice molto sulla qualità di un libro. Un conto, per esempio, è essere pubblicati, non so, da Edizioni Paoline, un altro è essere pubblicati da un editore sconosciuto che non dà nessun affidamento. Comunque prenderò in considerazione la possibilità di acquistarlo. Dal titolo e dalla prefazione sembra interessante, anche se alquanto voluminoso.
Elimina@Mario è stata pubblicata la prefazione, se vuoi mi scrivi e ti giro il contenuto di qualche pagina, così guardi di cosa parla.
EliminaNon c'è bisogno di innescare polemiche su un libro che non hai mai avuto in mano, e non sai di cosa parla. Le tue sono parole vuote senza senso...
Scusa john.... cosa ne pensi di questa iniziativa che sta prendendo filosofo di strada ?...guarda il video: Ex tdg vs torre di guardia 2a fase conclusa ..you tube.
EliminaUn ulteriore conferma di quanto spesso le emotività condizionano fortemente le scelte umane....e le religioni ne traggono profitto.
RispondiEliminail detto della scala ... ne conosco uno classico:
RispondiEliminaCORTA E PIENA DI ME**A.
Si potrebbe disquisire filosoficamente, su relazioni di amicizia/ sentimentali/lavoro/parentela sbagliate che ti rovinano una vita. D'altra parte anche genitori che ti castrano e non ti fanno spiccare il volo ... QUESTA SCALA DELLA VITA E' DIFFICILE SALIRLA PER TUTTI, a prescindere del culto. Genitori che con le parole "lo faccio x il tuo bene" ti indirizzano verso uno studio piuttosto che un altro, genitori che osteggiano una tua relazione, o le tue scelte.
La vita è una continua lotta. RIMANE UN VIAGGIO SENZA SENSO. Nonostante ciò l'essere umano trova OTTIME ragioni per andare avanti.
I CULTI IN PRIMIS, BLOCCANO L'ESSERE UMANO, ILLUDENDOLO CHE LO FANNO PER IL SUO BENE.
Dove si poggia la propria scale, resta opinabile e discutibile. Checchè se ne dica, resta una libera scelta. Resta una questione di autostima. Solo che la maggioranza degli esseri umani è pecorona. Lo stesso concetto dei vangeli "pecore o capri", trasuda ancora nel nuovo millennio. Inconsciamente ti indottrina che il messaggio Cristiano, è il migliore per una vita soddisfacente e significativa x il genere umano!! NON SE NE ESCE!!
i "CAPRI" CHE RAGIONANO CON LA LORO TESTA E DIGNITA' RIMARRANNO POCHI, SE NON POCHISSIMI ...
100 volte meglio una vita di capra che pecora!!!
Buona salita della vostra scala!!
Caro John volevo esprimere la Mia gratitudine per questo sito.
RispondiEliminaSaluti con affetto tutti I partecipanti
a questo blog.
Ci si sente parte di un gruppo Che la pensa come me, e ti capisce.
VI seguo da piu di due Anni.
Sono un TG Italiano, in Germania, inattivo da ca.3 anni.
Tg da ca 35 Anni, ma ho avuto sempre dubbi.
Ho una figlia Che e Stata disasociata.
Quando pretesero di non avere piu contatto con Lei, gli dissi Che per me
prima di tutti viene la Famiglia, mandandoli al Diabolo.
L'ultima spiegazione della WTS riquardo
alle generazioni mi ha dato il colpo
Finale.
Scusatemi per il Mio scarso italiano
ho studiato solo il tedescho.
Saluti tutti con sincero affetto.
Tengo a partecipare che io non ho partecipato alla stesura del libro e che ospito il link solo allo scopo di farlo conoscere.
RispondiEliminaTuttavia lo ritengo utile sopratutto per chi si sente ancora condizionato da certe "dottrine"
Prima di decidere di farsi condizionare le proprie scelte di vita da certe dottrine , è saggio accertarsi se sono false o vere , e che comunque non possono essere imposte delimitando la libertà individuale altrui .
RispondiEliminaNon tutti possono verificare. Io ero una bambina, cresciuta a lavaggi del cervello. Mi sono ritrovata a 17 anni straconvinta di avere la verità, perché gli unici libri che mi era permesso leggere erano della Watchtower. Inoltre mi era stato inculcato il terrore verso apostati o gente che avrebbe potuto sollevare in me dubbi. La consapevolezza è arrivata solo con l'era di internet.
EliminaAv se sei un sorvegliante spero per te che ti sei messo parecchie contribuzioni da parte, perché altrimenti dovrai trovarti un altro lavoro il patassitismo sta owr finire. Saulo
RispondiEliminaGiusto Saulo ti appoggio in pieno!a proposito come va..a presto e pure senza mister ancora te mando un po de saluti..
RispondiEliminaA lui la mente si è aperta studiando storia e trovando analogie pagane con quelle cristiane (anche la storia di Noè esisteva 500 anni prima con nomi diversi). altri hanno aperto la mente con l'università,io viaggiando.... Viaggiando per lavoro o per piacere,ho notato che i testimoni in Italia sono quelli con la mente più chiusa! GLi stessi testimoni di Geova in altri paesi d'Europa,sono molto pù liberi in quanto a scelte del vestiario,acconciatura, (portano la barba anche sul podio) e divertimenti..solo in Italia sono molto chiusi sotto ogni aspetto,specialmente nel sud!Rispecchiando tradizionalmente il vecchio bigottismo cattolico Vero che ogni paese ha la sua cultura,ma è anche vero che l italia è diversa da tutti. Solo in italia si predica rigorosamente con la cravatta; solo in italia non si porta la barba;solo in italia le donne non hanno lo spacco o la gonna sotto il ginocchio;solo in italia certi locali sono visti come mondani..Questi aspetti sono considerati anche altrove,ma in forma decisamente più leggera,perchè si guarda la sostanza della persona e non la "forma" In Italia invece è l'esatto opposto! Questa non è cultura differente,ma ignoranza!
RispondiElimina