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“Non c’è nulla di male se una persona cerca di confutare gli insegnamenti e le pratiche di un gruppo religioso che ritiene in errore”.
(Svegliatevi! 8 settembre 1997, pagina 6)

"Nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a seguire una forma di adorazione che considera inaccettabile o a scegliere fra le proprie credenze e la propria famiglia." (Svegliatevi! Luglio 2009 p.29)

mercoledì 28 marzo 2018

“Ho lasciato i testimoni di Geova e non mi fanno vedere mia figlia”


Poche ore fa il quotidiano "La Stampa" ha pubblicato una notizia che riporta la vittoria in tribunale di un papà al quale, una volta dissociato dai Testimoni di Geova, la ex moglie voleva impedire di vedere la figlia.



Non poteva più nemmeno chiamarlo «papà». L’uomo era un fuoriuscito o, come si dice nel gergo della congregazione, un «dissociato»: aveva abbandonato la fede religiosa. L’ex moglie e i familiari gli impedivano incontri con la figlia ed è per questo che si è rivolto al tribunale, ritenendo quantomeno poco educativo che la bambina partecipasse alle adunanze dei estimoni di Geova.  

I giudici civili di Novara (presidente Filippo Lamanna, a latere Vito Febbraro e Nicola Tritta) gli hanno dato ragione: ora ha diritto di vedere la figlia almeno due fine settimana al mese, due pomeriggi infrasettimanali e anche in altre festività previste dal calendario scolastico. E ancora il giorno del compleanno della piccola, ricorrenza che non viene celebrata. Alla madre, condannata alle spese di giudizio, è stato imposto il divieto di accompagnare la minore alle assemblee e alle adunanze religiose di qualsiasi natura tenute dai testimoni di Geova.  

Scrivono i giudici: «La frequentazione, anche per meri fini ricreativi, di riunioni alla Sala del Regno costituisce un serio pregiudizio per mantenere e sviluppare un sano rapporto con entrambe le figure genitoriali, sussistendo il rischio che la minore venga ivi educata e indotta a considerare il padre come una persona da tenere lontana in considerazione della sua scelta di abbandono della fede». 

La «guerra» fra ex all’interno della congregazione dei geovani ha come protagonisti due quarantenni dell’Aronese, genitori di una bimba che oggi ha cinque anni. Si erano separati nel 2013 quando la piccola aveva solo un anno. L’uomo aveva abbandonato anche la fede religiosa, praticata dai suoi genitori oltre che dalla moglie e dai suoceri. Lamentava così di essere stato completamente escluso dalla vita della piccola: i dissociati, infatti, non possono mantenere rapporti con gli associati.  

Isolato anche dai genitori  
La bimba non poteva chiamarlo «papà» e non poteva consumare pranzi e cene con lui: «Da quando ho lasciato la congregazione nemmeno i miei genitori mangiano più con me - ha dichiarato l’uomo - neanche nel fine settimana». La madre del fuoriuscito: «Manteniamo i rapporti con lui, lo aiutiamo in caso di necessità. Ma non pranziamo con lui». 

Severo il giudizio del tribunale che ha emesso un decreto già pubblicato in qualche rivista di settore: «Il precetto che vieta agli associati contatti coi “dissociati”, condiviso dagli altri familiari della minorenne, determina un concreto, attuale e assai grave pregiudizio per lei». A nulla è valso il tentativo della donna di accusare l’ex marito di qualche generico episodio di pornografia, di cui mai aveva parlato in sede di separazione e nemmeno nei messaggi scambiati con lui. È stata condannata anche a pagare 2.225 euro per le spese di giudizio. 















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29 commenti:

  1. Una vittoria importante. Sono contento!

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    1. Si John, speriamo ne seguano altre e speriamo che lo stato italiano come altri recentemente stanno facendo, prendano seri provvedimenti per ostracismo.

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    2. Sicuramente a lei brucia ancora di più, xkè non ha potuto procedere con "COLPA" (DI LUI) reale secondo la legge italiana!! Se le presa in saccoccia, e paga pure le spese! Ben gli sta ad ascoltare le direttive farlocche della WT!

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    3. Ogni tanto giustizia è fatta

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  2. costituisce un precedente e quindi ha gran valore

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  3. Dio ci dice di onorare i nostri genitori, non di ostracizzarli...
    Spero che questa bambina possa crescere sana con entrambe le figure genitoriali accanto senza pressioni dai parenti testimoni volte a farle ostracizzare il papà non più testimone.

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  4. Giustissimo..come si e' espresso il giudice verso il minore..x non screditare il padre non andra' alle adunanze. Bene. vale anche x i figli adolescenti dei testimoni..Quello che ancora non capiscono i testimoni di g che se un minore non vuole frequentare..non e' obbligato solo perche vive in casa con i genitori..se si rivolge al giudice gli da ragione.

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    1. Il minore x esercitare il diritto di esprimere il suo pensiero al Giudice, deve aver compiuto almeno 14 anni, prima, non viene sentito in maniera diretta. Se si vuole procedere con i figli + piccoli, si dovrebbe incaricare assistenti sociali che stilino un rapporto da poter esporre al giudice.

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  5. Mi auguro tanto che questo precedente sia l'inizio di tante altre sentenze simili.

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    1. Come avrei voluto che sentenze simili ci fossero state almenoun pò di anni prima.
      Un bambino ha bisogno di crescere senza privazioni mentali per poi scegliere da adulto maggiorenne la sua ideologia politica, religiosa e studi da proseguire.
      Ci lamentiamo dell'islam

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    2. Un abbraccio a tutti voi del blog.vi penso sempre anche se non sono molto presente..bacioni

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  6. Bellissima sentenza che crea un precedente. Era ora che I giudici aprissero gli occhi.

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    1. I giudici sicuramente aprono gli occhi ma lo faranno se questi casi vengono denunciati. Sono molto contenta di questa sentenza. Anche perche io non posso vedere le mie figlie e i miei nipoti perche' sono disassociata. Questo e' un modo amorevole per dimostrare wyanto amore hanno i tdg e lo dimostrano dividendo le famiglie.

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  7. “La frequentazione……di riunioni alla Sala del Regno costituisce un serio pregiudizio per mantenere e sviluppare un sano rapporto con entrambe le figure genitoriali”

    Poiché sussiste:

    “il rischio che la minore venga ivi educata e indotta a considerare il padre come una persona da tenere lontana in considerazione della sua scelta di abbandono della fede”

    E ancora:

    “ «Il precetto che vieta agli associati contatti coi “dissociati”….determina un concreto, attuale e assai grave pregiudizio per lei».

    Sono valutazioni giurisprudenziali che hanno ispirato il dispositivo della sentenza.
    Ma per il loro contenuto, oggettivamente, sollevano questioni di natura politica.
    Cioè, di legittimità delle caratteristiche cultuali rispetto i beni non patrimoniali oggetto di tutela da parte dell’ordinamento dello Stato.
    Il giudice statale, infatti, motiva la sentenza proprio sulla base del riscontro della lesione di questi beni non patrimoniali:
    - “sano rapporto con entrambe le figure genitoriali”;
    - tutela del rapporto padre-figlia da quel “concreto, attuale e assai grave pregiudizio” per la bambina che deriva dal “precetto che vieta agli associati contatti coi dissociati”.

    Qui si chiama in causa direttamente l’eventuale antagonismo tra l’ordinamento statale che tutela questi beni non patrimoniali e l’applicazione dei precetti della confessione TdG sui legami familiari.
    E dunque si entra in materia legislativa, cioè politica.
    Purtroppo in Italia non vige lo stare decisis che vincola sia la giurisprudenza successiva su casi analoghi sia la produzione legislativa. Però questa sentenza è un altro tassello che aiuta a spostare la questione dallo sterile ambiente della “guerra tra religioni” al ben più concreto e determinante aspetto politico-legale.

    Una nota finale. Il tentativo della ex moglie di sollevare l’accusa di “pornografia” per cercare addebito morale (non certo giudiziale perché ormai fuori tempo) sa tanto di suggerimento dell’apparato amministrativo torreguardiano. Ecco, infatti, un'altra frontiera verso la quale la giurisprudenza deve rivolgere attenzione: la responsabilità civile (e penale) dei “nominati” che gestiscono le condotte cultuali e comportamentali dei propri seguaci.

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  8. Alla fine si ostracizza il genitore disassociato per indottrinare meglio il figlio ...perchè se la buona educazione dipendesse solamente dalla WT ..allora tutto il resto del mondo sarebbe un disastro , ma qui non si tratta di buona educazione che qualsiasi genitore che ha a cuore il bene dei figli darebbe....questo è solo fanatismo religioso stile isis , ma non si rendono conto in che EPOCA stanno vivendo questi MEDIOEVALI ? ma lo sanno che i figli quando diverranno grandi , avranno la possibilità di informarsi VERAMENTE bene e di scegliere ?.......io credo che più andremo avanti e più tra i giovani ci saranno un sacco di riprensioni ,segnature , comitati giudiziari , disassociazioni e innativi , fino al punto che ci sarà del gran ostracismo nelle famiglie dei TDG e nelle congregazioni......lasciate che l acqua bolli bene.

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  9. Dov'era il Dio della WTS non gli ha fatto vincere la causa ?

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    1. Al di là di questa sentenza, quando si tratta proprio di loro se perdono:
      1) Non abbiamo perso. Abbiamo fatto ricorso
      2)(Dopo il ricorso)Perso? Noo sono chiacchiere. Fammi vedere dove abbiamo perso perchè ti dimostrerò che avevamo ragione e il giudice è schiavo della Bestia Selvaggia e quindi è normale che Satana si metta contro. Anzi questa è una dimostrazione che siamo il supermegagalattico popolo di Dio.
      3) (Porti prove su prove) Quindi cosa vorresti dire? Non credi che il CD sia guidato con la patente B dallo Spirito inalato al 12,5% x 8? Prega! Devi farti aiutare perché proprio questo dimostra che si stanno avverando le profezie.

      Se invece vincono, è la mano di Geova.

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    2. Quando vincono tutto viene pubblicato, infatti nel libro il regno di Dio è già una realtà ..ce un elenco di tutte le sentenze che hanno vinto non certo quelle che hanno perso , e questo vale anche per altre cose........ma se sono così convinti di avere il Dio del universo dalla loro parte , perchè hanno così bisogno di tirare sempre l acqua al proprio mulino ?

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    3. Quando perdono dicono che è un disegno di Geova che non possiamo capire al momento. Tanto vedremo quando si occuperanno più incessantemente dei casi pedofilia o truffa, diranno che sono attaccati da satana. È talmente studiata bene la situazione che è impossibile smontargli un altarino

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    4. Ma il mondo degli altarini fatati esiste solo nella testa di chi vuole vivere nel mondo delle figurine del presepe. E' una difesa infantile rispetto la difficoltà che prova impattando nella realtà vivente.
      Finchè qualcuno ha più paura della vita reale e meno repulsione verso l'autoconvincimento di vivere nell'eterno catechismo da prima comunione l'illusione sarà accettata. Ma la questione è che i fatti della vita reale hanno la testa dura e continueranno sempre a riproporsi.

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  10. Auguri alla famiglia e che l'ex moglie possa capire quanto il marito li ami.
    Una sentenza del genere arriva in un periodo in cui già tra le righe neglis tudi della domenica si diceva che se i coniugi non testimoni chiedono di festeggiare il compleanno dei piccoli o cose varie, bisogna lasciarli liberi di farlo. Anche per quanto riguarda studio o adunanze se il coniuge è contrario.
    Si vede che è la prima in Italia ma probabilmente in America c'è stato gi qualcosa.
    L'Italia tra nuovo governo e queste sentenze positive sta cominciando a piacermi.

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  11. Auguri al papà che possa ristabilire un ottimo rapporto con la figlia e che possa aiutarla a non cadere vittima di nessun tipo di setta.

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  12. La sentenza è più che giusta..speriamo sia la prima di tante altre.La storia,però,così come la leggiamo; e di una tristezza infinita.Quanta ignoranza,quanto dolore per nulla.Non sono nuova a tali vicende,alcune vissute sulla mia pelle;ma fanno sempre male.

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  13. Spero tanto che tutti i papà o le mamme nelle stesse situazioni di cui sopra riescano a far capire al proprio coniuge che sono balle e che non si può vivere come dicevo qualche giorno fa di pane e geova.E' molto forte questa storia soprattutto se ci si immedesima nei piccoli che seguono e assorbono come spugne dai genitori.Il problema è legato al grande egoismo e falsità dei vertici che hanno sfasciato famiglie e costretto loro adepti addirittura al suicidio.Ovviamente loro fanno riferimento al fatto che se una persona diventa tdg gli cambia la vita io aggiungerei in peggio perchè se si diventa così ottusi nel seguire passo passo tutto quello che viene propinato è centomila volte meglio fumare e bere almeno si è liberi.Chissà non è detto che il prssimo coniuge nelle stesse condizioni di questo papà non possa essere uno di noi.Loro sono accecati da questa verità che la mettono sempre e comunque al primo posto già questo dovrebbe far riflettere. Se avessi conosciuto bene prima chi fossero i tdg non avrei mai accettato di mettere su famiglia con un loro seguace.Tutto fila liscio fino a quando non arrivano i figli, poi.....inizia una vera e propria guerra e bisogna aspettare il momento giusto per colpire come nel caso di cui sopra.

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  14. Credo che sarebbe giusto togliere la bambina ad una madre del genere...

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  15. Quando leggo notizie come questa da un lato mi rallegro molto e continuo a sperare che presto la torre crolli, dall'altro vorrei tanto esistesse un dio per giudicarli anche dopo.

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    1. Giàh...chi pagherà tutto il male che hanno fatto e le vite distrutte! Basterà semplicemente chiedere scusa? Spero proprio di no! Ma dio il settimo giorno si riposò...e a quanto pare ancora dorme.

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    2. Le più grandi risposte a tutta la nostra rabbia e indignazione secondo me ,ce le ha comunque date Raymond Franz nei suoi due libri.
      Quando un ex membro della massima dirigenza di questa setta si dimette devasatato nella coscienza e scrive con una serenità e rispetto incredibili tutto quello che hanno fatto verso le persone ed il vangelo ,sia consciamente che inconsciamente , questo avrebbe dovuto far riflettere la stragrande maggioranza dei testimoni di Geova .
      Perfino nell'altro blog che frequentavo si rifiutavano di citarlo o di prenderne in considerazione i suoi capitoli, essendo molti ancora invischiati sia nel plagio che nel condizionamento mentale , e felici di coccolarsi ancora in quella melma.
      Le sue affermazioni e ragionamenti sono espressi nitidi inequivocabili e senza rancore o astio ,ma solo con la speranza che siano un monito a tutte le religioni organizzate di questo mondo ed un ulteriore passo avanti nella comprensione della vera Cristianità
      Il comportamento della madre denota solo innanzitutto una enorme immaturità nella manifestazione di ciò che dovrebbe essere il vero amore cristiano ( Prendersi cura e proteggere) e poi il risultato di una cieca cattiveria nutrita solo da un fanatismo ottuso che serve propio a compensare tutti gli enormi vuoti e contraddizioni di questa religione

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  16. Amalia..come non puoi vedere le tue figlie?ma con un provvedimento di un giudice? O sono loro che non te le fanno vedere..

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