Una delle obiezioni che un credente rivolge maggiormente ad un ateo è che l'origine della nostra esistenza non può essere spiegata se non con il concetto di "Dio creatore". Senza entrare nella diatriba...
Blog riservato ai Testimoni di Geova attivi o non più attivi che desiderano esprimere le proprie opinioni liberamente senza rischiare di essere emarginati. Ci sentiamo liberi di parlare? (Giovanni 8:31, 32) - Perchè molti fratelli e sorelle stanno attraversando momenti difficili in congregazione?
Una delle obiezioni che un credente rivolge maggiormente ad un ateo è che l'origine della nostra esistenza non può essere spiegata se non con il concetto di "Dio creatore". Senza entrare nella diatriba...
L'esperienza di un giovane testimone di Geova che decide di intraprendere gli studi universitari. Com'è andata a finire? Cosa pensano di lui i familiari?
"Perché Dio non li ha protetti?" si potrebbe chiedere un proclamatore. Perché voleva "testare" la loro fede nella prova? Perchè lui permette la persecuzione allo scopo di "rispondere a Satana"? No!
No perché non si è trattato né di prova né di persecuzione ma solo di un brutale omicidio.
I Testimoni di Geova, intesi come organizzazione, sono preoccupati per un sondaggio effettuato da una università olandese, svolto su circa 750 membri ed ex membri dell'organizzazione religiosa. Quasi 300 di loro hanno affermato di aver subito abusi sessuali.
Chi è stato allevato in una famiglia con convinzioni religiose molto radicate rischia di perdere il controllo della propria vita una volta divenuto adulto. Oggi riportiamo la storia di Julia. Una storia di violenze e costrizioni.
In Messico è da poco stata inviata una circolare a tutte le congregazioni in cui l'organizzazione fa sapere di avere estremo bisogno di avvocati. La circolare è quella sotto indicata di cui pubblichiamo una traduzione parziale dei passaggi più interessanti.
A volte può essere utile non pubblicare il commento critico a piè di pagina ma riportarlo in un post e commentarlo parola per parola. In questo modo il lettore occasionale può farsi un'idea migliore di cosa troverà in questo blog. Ecco riportate alcune "accuse" del lettore che si firma... STEFANO
Un ex Testimone di Geova si rivolge ad una web-tv trentina per raccontare la sua storia. Il video appare molto ben fatto, con citazioni appropriate. All'interno anche la telefonata con un ministro di culto dei Testimoni di Geova che però ha declinato l'invito per l'intervista.
Ci hanno fatto sempre credere che utilizzare i bambini nel "ministero religioso" avesse un impatto positivo sul pubblico. ma è davvero così?
Leggete cosa scrivono su un quotidiano locale della città di Edimburgo, in Scozia
Un lettore mi ha girato il testo del discorso speciale che verrà trasmesso a breve in streaming presso i Testimoni di Geova in Italia e nel mondo.
Ogni accusa potete muovere verso di me, ma non quella che io non lasci libertà alle persone di esprimersi. E oggi c'è una ragione più impellente che mi spinge a scrivere questo post!
Un aspetto importante nelle relazioni sentimentali dei Testimoni di Geova é che la loro organizzazione li ammonisce severamente di non fidanzarsi né tantomeno sposarsi con chi non condivide la loro fede. Anche sul loro sito web questo principio è rimarcato spesso. (vedi link)
Questo porta molti di loro a sposarsi con un coniuge inadatto, vuoi perché la scelta in alcune zone é limitata, vuoi perché essendo a loro proibito di avere relazioni prematrimoniali, il matrimonio é l'unica opportunità per avere rapporti sessuali.
Essi inoltre vengono esortati a troncare ogni rapporto con chi trasgredisce le regole.
In Belgio sta per essere discussa in tribunale una causa che riguarda i temi appena menzionati...
Nella rivista Zion’s Watch Tower, dell'agosto 1879, Russell aveva affermato: “‘La Torre di Guardia’ ha, crediamo, GEOVA come suo sostenitore, e, stando così le cose, non chiederà né implorerà mai l’appoggio degli uomini. Quando Colui che dice: ‘Tutto l’oro e l’argento dei monti sono miei’ smetterà di provvedere i fondi necessari, capiremo che è tempo di sospenderne la pubblicazione”