Sliding doors (cosa sarebbe successo se...)

Una nostra lettrice, Orietta Degaudenz, tempo fa aveva raccontato la sua storia che era stata ripresa anche da questo blog. 
La potete leggere a questo link.

Oggi, alla luce di quanto esposto nell'ultimo articolo pubblicato (sul DAT), ripercorre le vicende di salute di suo padre sullo stile del famoso film "Sliding doors" (cliccare sul link per leggerne la trama).

Cosa sarebbe successo se, quando fu avvertita dall'ospedale delle gravi condizioni in cui versava il papà, avesse trovato nella sua stanza un Testimone di Geova, magari anziano di congregazione, che era stato precedentemente nominato dal padre come fiduciario nel modulo DAT?



Ai tempi della sua esperienza il DAT non esisteva, essendo una disposizione in vigore da breve tempo, ma è utile sapere cosa può cambiare, in caso di emergenza, rispetto al vecchio tesserino "Niente sangue!"

Ecco cosa ci scrive Orietta:

Chi segue il blog ha letto la mia storia. 
Facciamo finta per un momento che... mio padre abbia firmato senza essere informato debitamente il documento attuale (DAT) che spacciano per il nuovo tesserino "niente sangue".
Fino al 30 luglio 2000, la storia si svolgerebbe come descritta nel mio racconto.

Poi il 30 luglio papà entrò in coma per una setticemia.
Io aspettavo la sua chiamata, ma non arrivava. Lo chiamai, ma il telefono era spento.
"Papà accendi il telefono!" ripetevo mentalmente. Poi squillò il telefono. Non era lui ma l'ospedale. Mi dissero di andare subito lì perchè mio padre era in coma. Mi precipitai da lui...

Questo è quello che è successo. Ma se avesse firmato la DAT? Con fiduciario un anziano di congregazione?

vediamo...

Il telefono non suona, non so nulla, chiamo l'ospedale, non ottengo risposte esaustive. Preoccupata prendo la macchina e vado in ospedale. Un oretta di viaggio in totale angoscia. Arrivo, faccio per entrare in camera di papà ma c'è l'anziano sulla porta che mi manda via. Non mi permette di vederlo. 
Confusa, preoccupata e arrabbiata vado dal medico che con aria desolata mi comunica che non può parlare con me delle condizioni di mio padre perché lui ha firmato il DAT, e la fiduciaria non sono io ma l'anziano di congregazione sulla porta, che è lì con un suo compare a fianco. Non può fare nulla il dottore, la legge parla chiaro, il fiduciario incaricato di far rispettare la volontà di mio padre è l'anziano di congregazione.
Spero nel suo buon cuore, cerco di parlare con lui, ma la sua risposta è categorica... "tu sei dissociata, io sono il fiduciario di tuo padre, non abbiamo nulla a che fare con te. Resta fuori!"

Questo sarebbe successo se mio padre avesse firmato la DAT spacciata per il nuovo tesserino del sangue.

Informatevi bene su ciò che firmano i vostri cari, potreste trovarvi in una situazione simile, SENZA POTER FAR NULLA!!!

Orietta Degaudenz

________________

Ora io non so se un fiduciario possa effettivamente allontanare i familiari del malato dal suo capezzale, ma la sostanza è questa. Legalmente il medico deve rispettare la volontà del malato espressa per mezzo del fiduciario nominato.

Ma se nel frattempo il malato avesse espresso ai suoi cari dei dubbi circa il documento firmato? E se poi avesse perso conoscenza a motivo della malattia o di un incidente? E' giusto far amministrare la propria vita da una persona esterna alla famiglia?  Il DAT non è un documento pensato dai testimoni di Geova, il DAT è un documento con valore legale che l'organizzazione dei Testimoni di Geova ha voluto utilizzare per i propri scopi.

Stai leggendo questa pagina da un cellulare?

Visualizza la versione completa del blog 

indirizzo email dell'amministratore del blog:

pensi che queste informazioni debbano 
raggiungere più persone?

clicca qui