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Un archivio del blog, con tutti i post fino ad oggi pubblicati, elencati per mese, lo trovate in fondo alla colonna centrale.

“Non c’è nulla di male se una persona cerca di confutare gli insegnamenti e le pratiche di un gruppo religioso che ritiene in errore”.
(Svegliatevi! 8 settembre 1997, pagina 6)

"Nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a seguire una forma di adorazione che considera inaccettabile o a scegliere fra le proprie credenze e la propria famiglia." (Svegliatevi! Luglio 2009 p.29)

venerdì 16 dicembre 2016

Ancora problemi per i Testimoni di Geova in Australia





Il Report governativo australiano condanna le politiche di gestione di abusi dei Testimoni di Geova


Le critiche ai Testimoni di Geova e ai loro vari regolamenti, dalla gestione dei casi di pedofilia alla proibizione di procedure mediche come le trasfusioni di sangue, hanno portato a una campagna “diffamatoria” nei confronti degli oppositori alle politiche dei Testimoni.

Coloro che dissentono, gli ex membri di questa religione, vengono bollati come “apostati mentalmente malati“nelle pubblicazioni dei Testimoni.

La religione di Scientology usa un’espressione simile, chiamando le persone che dissentono “individui soppressivi”. Come indicato sul loro sito web:

martedì 13 dicembre 2016

La pietra d'inciampo


"Naturalmente, è ineluttabile che vengano le pietre d'inciampo...e se il tuo occhio ti fa inciampare, cavalo e gettalo via da te"
Matteo 18:7-9

Inciampare, nella Bibbia, è tradotto anche ostacolare, scandalizzare o scandalizzarsi. Spesso è messo in relazione ad un'ostacolo che impedisce, in vari modi, di perseguire l'obbiettivo dell'ubbidienza a Dio.



Alcuni testimoni di Geova, definiscono questo blog come "pietra d'inciampo", o come qualcosa che per alcuni ha avuto anche il significato di "scandalizzarsi", in un modo o nell'altro.
Quindi si sono scandalizzati perchè su queste pagine si mettono in luce le mancanze di un'organizzazione che si definisce "pura", e forse chi legge la ritiene effettivamente tale ed esente da critiche. Perciò, per loro, questo blog conterrebbe "scandalose calunnie"

Al contrario, molti si sono invece scandalizzati perchè si rende evidente che la purezza che l'organizzazione millanta, evidentemente non c'è, e non c'è mai stata. E qui, sulle pagine di questo blog, ci sono le prove.


domenica 11 dicembre 2016

esperienze: cresciuta da Testimone di Geova


«Sono scappata via dai Testimoni di Geova»

Quando Sara disse ai genitori che non voleva più essere una Testimone di Geova, il padre le rispose che l’avrebbe preferita morta. Invece, uscita dalla Congregazione, ha iniziato la sua nuova vita. E la racconta in un film


Uno dei primi ricordi di Sara è una fetta di torta. La mangiò all’asilo, in occasione del compleanno di un compagno di classe. Tornò a casa e disse a sua madre: «Ho fatto una cosa bruttissima». La famiglia di Sara appartiene ai Testimoni di Geova e i Testimoni di Geova non festeggiano né il Natale né i compleanni, nemmeno quelli altrui. Dopo quella fetta di torta, Sara non partecipò più a nessun compleanno, né alle elementari né dopo.


giovedì 8 dicembre 2016

La mia lettera



Avevo notato quella chiamata. Era un numero che non conoscevo. Sarà un contatto di lavoro, pensai.
Ma era domenica e non volevo rotture di scatole, quindi decisi di non rispondere.
"Se è importante richiamerà", pensai tra me.

Il giorno dopo quel numero apparve di nuovo sul cellulare, mentre squillava. Decisi di rispondere...

"Ciao, sono Giulio*, ti ricordi di me?",  disse la voce dall'altra parte. E come se non mi ricordavo? Era il giovane anziano "rampante", arrivato in congregazione proprio nel periodo in cui io smisi di frequentare le adunanze.

Dopo pochi secondi di convenevoli, sbottai:

"Dimmi,  cosa posso fare per te?"


mercoledì 7 dicembre 2016

Lettera aperta al corpo direttivo



Cari membri del Corpo Direttivo,
spero che stiate bene. Scrivo a voi in questo giorno, per farvi una domanda.
Come ci riuscite? Tutti noi vorremmo saperlo. Avete messo le mani avanti, dicendo che non siete ispirati e potete sbagliare, ma vi aspettate obbedienza perchè… è così. E vi scrollate di dosso la responsabilità, dicendo: “Noi non diciamo ai fratelli cosa fare. Noi ragioniamo solo sulla Bibbia e loro decidono se quello che diciamo è vero.” Ma non è così semplice, no, non lo è. Lo sapete voi come lo so io. I vostri seguaci sono legati a delle parole che escono da una lingua biforcuta. E perché non dovrebbero, quando la punizione per non farlo è la morte. Si, è la morte quella con la quale punite. E’ la morte, quella che promettete agli espulsi. Non ispirati e fallibili, vi arrogate il diritto di separare uomini e donne dalle loro famiglie e condannarli all’oblio. E se doveste sbagliarvi? E se doveste essere fallibili, cosa che in realtà avete ammesso?

lunedì 5 dicembre 2016

E Dio, dov'è?



Riflessioni di un lettore

C'è stato un tempo in cui credevo nel prossimo, nella vita, in Dio e nel futuro. Avevo fiducia in un mondo diverso, migliore, più bello e sicuro. Mi avevano insegnato che tutta la sofferenza esistente oggi sulla terra era il frutto di una contesa, una specie di "scommessa" tra il male ed il bene, tra Dio ed il diavolo. Tutto si basava su un racconto del libro di Giobbe dove il malvagio sfidava Dio dicendo che il fedele servitore era leale solo perché riceveva benedizione e protezione. Una volta privato della cura Divina, l'uomo si sarebbe ribellato ed avrebbe rinnegato il suo Dio.

Per tanto tempo ho creduto a questa storia come a tante altre, e non mi ero mai soffermato a riflettere su una cosa a cui non avevo mai pensato, e cioè che un Dio d'amore non avrebbe potuto permettere che per testare o mettere alla prova la fedeltà di una persona, ne sarebbero dovute morire decine tra i figli di Giobbe ed i suoi servitori più miriadi di animali domestici, proprio come racconta la storia di questo antico adoratore di Dio nel suo libro omonimo. E non possiamo nemmeno attribuire tutta la colpa al malvagio per questa strage, perché fu proprio Dio a dirgli: "tutto ciò che ha è nella tua mano, solo non toccare la sua anima" (Giobbe 1:12).


venerdì 2 dicembre 2016

Prigionieri dei continui cambiamenti - JW.org


Quando si tratta di dottrina religiosa, i Testimoni di Geova sono l’epitome dell’ironia. Come mai? Sono convinti di avere la verità. Tuttavia, la loro dottrina passa attraverso un cambiamento costante.

Esempi di continui cambiamenti - jw.org

Alcuni cambiamenti sono riportati nella sezione “Cambiamenti dottrinali” di questo sito. Sul sito jwfacts.com si può trovare un’ampia lista di cambiamenti dottrinali ed organizzativi. Questi includono, ma non sono gli unici:

lunedì 28 novembre 2016

L'amore rubato


“Può una moglie dimenticare il suo lattante così da non aver pietà del figlio del suo ventre? Queste donne possono pure dimenticare, ma io stesso non ti dimenticherò...”


Queste parole hanno toccato molti di noi quando le leggemmo la prima volta nella Bibbia. Da quando esiste l'umanità, sono sempre esistiti casi di abbandono della prole. Oggi, in una società quasi totalmente "connessa" in rete, ogni volta che ciò accade tutti possono venirne a conoscenza tramite giornali, TV o internet.

Questo è uno degli esempi più eclatanti di mancanza di affezione naturale. 
Anni fa, ad un'assemblea di circoscrizione, ascoltai tuonare un anziano (di congregazione) dal podio che citò (a suo dire) le parole di una ragazza che da neonata rischiò di essere abbandonata dalla madre la quale, "fortunatamente", proprio in quei giorni iniziò a studiare con i Testimoni di Geova e decise quindi di allevare lei la piccola.
Ebbene, riportando le parole di questa giovane, l'anziano gridò nel microfono: "sono felice che grazie a Geova, mia madre non mi gettò in un cassonetto della spazzatura, come fanno le persone del mondo!"


giovedì 24 novembre 2016

Le tempeste del cuore




...un "frullato" di pensieri...


I primi dubbi andavano di pari passo coi sensi di colpa. Perchè non mi fido, mi chiedevo? In fondo se è la verità non dovrei dubitare. La verità migliora la vita delle persone. Ma la mia vita, in confronto a quella dei miei colleghi e parenti "mondani" è veramente migliore? Io mi sforzo di "sopportare" le mie "prove", ma spesso non posso agire come loro... perchè io devo essere ubbidiente.

"Noi non seguiamo uomini, noi seguiamo Geova e Cristo..." ci hanno fatto ripetere come ebeti per anni... come se tutte le pubblicazioni che studiamo venissero direttamente dal cielo. Vietare il divorzio per l'omosessualità del partner (anni 60), veniva dal cielo? E poi consentirlo di nuovo anche?
E chi aveva autorità per vietare ai Cristiani il servizio sostitutivo civile? “Se qualcuno che ha autorità ti costringe a prestare servizio per un miglio, va con lui per due miglia” disse Gesù. (Matteo 5:41).


lunedì 21 novembre 2016

I piani Watchtower a partire dal 2017



Ecco svelato il programma di gestione della Watchtower per il prossimo futuro


In molti si chiedono, alla luce degli ultimi avvenimenti, che strategie adotterà la congregazione centrale americana per fronteggiare le sfide che dovrà affrontare nei prossimi anni.
I principali fattori che dovrà tenere sotto controllo sono:


  1. Crescita zero o regressione IN CASO di numerosi abbandoni dei proclamatori attivi
  2. Cause legali che comporteranno un notevole esborso di denaro
  3. Diminuzione delle contribuzioni
  4. Smascheramento dei cambi di dottrine nel corso del tempo
  5. Maggiore controllo degli adepti in un periodo in cui tutti anelano ad una grande libertà personale
  6. Impatto generale sull'opinione pubblica


domenica 20 novembre 2016

Uno sguardo al mondo


Quando un'anziano di congregazione è al centro dei media


E' notizia di oggi, apparsa su un quotidiano locale, che un'azienda gestita da un'anziano di congregazione molto in vista (di Poiana Maggiore) avrebbe evaso al fisco ben 6 milioni di €uro, di cui la maggior parte sarebbero contributi non versati all'INPS relativi ad almeno una parte dei 1200 dipendenti. E' in corso un'indagine da parte della guardia di finanza per accertare le responsabilità dell'accaduto.

Ciò che sconcerta parte dei testimoni di Geova della zona è il fatto che il fratello in questione svolga ancora parti dal podio. Da quanto riporta l'articolo (sotto una foto del giornale) l'imprenditore Testimone di Geova risulterebbe anche proprietario di una quota di azioni della squadra di calcio della città di Vicenza.

venerdì 18 novembre 2016

Le cinque piaghe



Cinque piaghe difficili da estirpare

Come gruppo, i Testimoni di Geova mostrano caratteristiche simili a qualsiasi altra comunità presente sulla terra. Sebbene professino (al pari delle altre religioni) di essere il "popolo di Dio", essi - individualmente e come gruppo - sono normalmente assimilabili a qualunque altro essere umano, nel bene e nel male.
Ciò che fa più sorridere, però, è la loro convinzione che sia possibile applicare in misura notevole (grazie alla Bibbia) sempre e comunque i principi del rispetto, della sanità di mente e della perspicacia nella propria vita e nei rapporti con gli altri.
Purtroppo, però, se si analizzano certi aspetti del loro comportamento, sia nella comunità sia al di fuori di essa, ci si accorge che nell'organizzazione (che, ricordiamolo, è di tipo "settario") vengono manifestati spesso atteggiamenti che si discostano molto da quanto viene millantato nelle riviste e nei discorsi dal podio.
Esaminiamo cinque di queste atteggiamenti caratteristici:

mercoledì 16 novembre 2016

Storia di vita vissuta


L'esperienza di una donna cresciuta tra i Testimoni di Geova. Poi l'adolescenza, la ribellione, i momenti difficili, la perdita dei genitori...

Torniamo indietro di 30 anni circa. Alle elementari mi sentivo migliore delle povere persone del mondo: io avevo la VERITA', gli altri sbagliavano tutti. Mi sentivo migliore, superiore, fortunata. Snobbavo tutti. Sulla mia pagella scrissero: la bambina non socializza con nessuno dei suoi compagni... Per i miei non era un problema, anzi... non mi mischiavo con i poveracci del MONDO! Però ero sempre sola, ma allora non mi dava noia, la mia mamma veniva tutti i giorni a farmi compagnia durante la ricreazione. Poi inizio le medie, mia mamma non viene più a scuola, non ha tempo... ha iniziato a fare la pioniera ausiliaria. E io sto sempre sola.

lunedì 14 novembre 2016

La pace interiore


La pace interiore inizia quando non 

ci si lascia gestire dagli altri





La vostra pace interiore comincerà lo stesso giorno in cui non permetterete più agli altri di gestirvi. Quando le vostre emozioni non potranno essere manipolate
 sulla base di credenze malsane ed esigenze di terzi.

giovedì 10 novembre 2016

Un annuncio diverso dal solito


Trovato in rete 

Martedì 17 marzo 2015 in una delle congregazioni di Padova è stato letto l’annuncio della mia disassociazione.

Da diversi anni ormai non c’è più margine di manovra per gli anziani, l’annuncio, come da direttiva, consta in una striminzita frase del tipo Nome e Cognome non è più Testimone di Geova.
In pochi secondi una persona viene letteralmente cancellata, annullata dalla mente e dal cuore di persone che prima le volevano bene, avevano stima e rispetto per lei.
Non c’è appello, non c’è possibilità di difendersi: è un’esecuzione in piena regola, semplicemente non esisti più. Non c’è nulla di amorevole, non ci sono pacifici frutti, non c’è giustizia, e men che meno c’è Dio ed il Cristo in tutto questo.
Venendo all’annuncio della mia disassociazione, vorrei condividere con voi quanto ho vissuto. 

martedì 8 novembre 2016

Domande scomode...



Dodici domande su cui riflettere:

1 Credete davvero che Dio misuri l'amore e la fede in Lui contando le ore che passate lasciando volantini e riviste alle porte o per strada? (aggiungo: credete davvero che quelle riviste contengano i pensieri di Dio?)

2 Pensate che ci sia bisogno di "scuole teocratiche", discorsi d'istruzione e quant'altro per suscitare amore per la Parola di Dio e rafforzare la fede di chi ascolta? Perché allora ci sono sempre più fuoriusciti fra i testimoni di Geova ed 'inattivi' che smettono di associarsi alle congregazioni?
(aggiungo: credete davvero che tutto ciò che si insegna in quelle "scuole" provenga da Dio?)

venerdì 4 novembre 2016

Letteratura spazzatura


Letteratura da buttare?



literature-litter-post-image-210x210Sono nato nel 1977. Sono Testimone di Geova di quinta generazione da parte di mia madre e di terza generazione da parte di mio padre. Senza contare le generazioni sovrapposte!
Lo zio della mia bisnonna era un “Unto”. E’ stato un “Colportore” negli anni Dieci e Venti del 20° secolo. La mia bis-nonna è morta in “servizio” nel 1975. E’ stata un “grande esempio di buon Testimone di Geova”. Entrambe le mie bis-nonne hanno sposato non credenti, o meglio, non Testimoni di Geova. Tuttavia, i miei genitori sono stati entrambi cresciuti in questo culto.

martedì 1 novembre 2016

La forza ed il coraggio



Ho sempre mal sopportato i paladini di entrambi gli schieramenti. Mi ha fatto male vedere per anni ex-fratelli che montavano i fatti per sparlare ed accusare coloro che un tempo erano loro amici.
Ma col tempo mi ha fatto ancora più male capire che le stesso cose accadevano sull'altra sponda del fiume. Mi riferisco al sentire fratelli e sorelle "spirituali" che sparlano e calunniano i disassociati, coloro che per definizione non hanno più libertà di parola, essendo le loro bocche cucite per sempre.
Coloro che non hanno l'opportunità di difendersi di fronte alla congregazione. Coloro verso i quali, molto spesso, si è agito con malvagità ed intolleranza, o forse anche solo con insensibilità...


lunedì 31 ottobre 2016

venerdì 28 ottobre 2016

Le stranezze di una dottrina

Trovato sul web: stranezze di una religione




Chi guida i Testimoni di Geova?

ovvero

Una "radiografia" del Corpo Direttivo 
Il periodico La Torre di Guardia del 15 settembre 1972 affermava: "ha dunque Geova un profeta per avvertire dei pericoli e per dichiarare cose avvenire?... Chi è questo profeta? Questo profeta non fu un uomo ma un gruppo di uomini e donne. Fu il piccolo gruppo dei seguaci delle orme di Cristo Gesù, chiamati Studenti Biblici internazionali. Oggi si chiamano cristiani testimoni di Geova".

Dal canto suo, la Bibbia attesta: "...poichè sorgeranno falsi cristi e falsi profeti..." (Matteo 24:24); "...non fatevi chiamare "condottieri"... " (Matteo 23:10) ["cristi" è un termine greco che significa UNTI: i Testimoni di Geova sono forse l’unico, tra i movimenti religiosi alternativi, ad attribuire ai propri vertici (specificamente al cosiddetto Corpo Direttivo) il ruolo di "cristi", di "profeti" e di "condottieri" o guide].

I Testimoni di Geova sono convinti che la Società Torre di Guardia sia l’unica organizzazione religiosa voluta e approvata da Dio. Quando qualcuno prova a mettere in dubbio quest'affermazione, rispondono che "non esiste un’organizzazione migliore!" Accertiamoci, in base ai fatti incontestabili e alle stesse pubblicazioni edite dalla predetta Società, se queste affermazioni corrispondono al vero.


mercoledì 26 ottobre 2016

Il passato razzista della letteratura Watchtower


Testimoni di Geova di tutte le razze ora adorano insieme da pari a pari, ma non è sempre stato così


La maggior parte dei Testimoni di Geova considerano la loro religione come del tutto irreprensibile quando si parla di questioni di razzismo e uguaglianza razziale.
Quando si partecipa ad un’adunanza, un congresso o un’assemblea dei Testimoni di Geova, i visitatori sono di solito immediatamente colpiti dalla mescolanza e l’armonia tra persone di tutte le etnie. La letteratura della Watchtower afferma che le persone di tutte le razze sono uguali davanti a Dio, che “non è parziale”...

lunedì 24 ottobre 2016

I lettori ci scrivono



Un lettore invia una sua riflessione...

Mi vergogno della mia ingenuità, della fiducia che ho riposto in un organizzazione diretta da uomini che spesso han dimostrato di non avere nulla di 'divino'. Mi vergogno di aver donato il cuore e speso energie, tempo, vita, solo per contribuire inconsapevolmente alla crescita della suddetta organizzazione dedicando ore a farle pubblicità con le varie riviste e opuscoli che per quanto diano parvenza di parlare di Dio, alla fine poi esortano sempre ad entrare a far parte di questo gruppo, religione, sistema.

Ricordo ancora quanto a volte mi sentissi indegno perché magari non riuscivo a fare "abbastanza ore" o a migliorare sulla qualità delle visite di casa in casa o perché non riuscissi ad iniziare "uno studio" e quindi non facevo proseliti. Dovevo lavorare per mantenere la mia famiglia, eppure sentivo costantemente di venir meno come servitore di Dio, proprio perché ogni cosa si misurava con la quantità di tempo, energie e fatica dedicati al "servizio teocratico". Anziani di congregazione che se la passavano bene economicamente spesso si rapportavano con freddezza ed indifferenza verso chi invece aveva un lavoro precario e serie difficoltà economiche, ripetendo come un mantra le famose parole di Gesù riportare nel vangelo di Matteo 6:33 (metti il Regno al primo posto e tutte le altre cose ti saranno aggiunte). Certo, è facile dare questi consigli quando poi chi li dà ha un lavoro sicuro e ben retribuito, una bella casa ed anche una bella famiglia, e non si fa mancare le varie comodità che il tanto osteggiato "mondo" offre....


venerdì 21 ottobre 2016

Gestire famiglie divise da un culto




Aiutare le famiglie a gestire un seguace di una "setta"
come la Watchtower

(dal sito aawa.co)

Cose interessanti che ho imparato nel corso della Conferenza ICSA 2016
By Lee Marsh on August 16, 2016

Una delle cose più interessanti che ho imparato alla Conferenza ICSA questa estate è che l'80% dei membri di una setta la abbandonano tra i 5 ed 7 anni dopo che sono stati reclutati nel culto. Questa
statistica è stato condivisa durante la presentazione di Rachel Bernstein.

Anche se Rachel considera la Watchtower una setta, non sono sicuro che questa statistica valga per la maggior parte dei Testimoni di Geova, perché molti di loro oggi sono nati in questa religione. Tuttavia, credo che questa statistica possa essere applicabile ai giovani testimoni che vengono
battezzati troppo presto e poi decidono di lasciare nella tarda adolescenza.


giovedì 20 ottobre 2016

I lettori ci scrivono



Con il passar del tempo sempre più spesso mi chiedo se sono io che non capisco le cose o se sono le cose che non sono così chiare come sembrano. Faccio un esempio che i genitori possono capire più facilmente:

Se io avessi dei figli che amo, difficilmente vorrei che incontrassero mai delle difficoltà nella loro vita, specialmente se avessi le possibilità economiche e di salute per poter realizzare ciò che desidero...


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