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Un archivio del blog, con tutti i post fino ad oggi pubblicati, elencati per mese, lo trovate in fondo alla colonna centrale.

“Non c’è nulla di male se una persona cerca di confutare gli insegnamenti e le pratiche di un gruppo religioso che ritiene in errore”.
(Svegliatevi! 8 settembre 1997, pagina 6)

"Nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a seguire una forma di adorazione che considera inaccettabile o a scegliere fra le proprie credenze e la propria famiglia." (Svegliatevi! Luglio 2009 p.29)
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lunedì 1 agosto 2016

la mia vita cambia in meglio


Cinque modi in cui la mia vita è cambiata in meglio da quando ho lasciato la mia religione


Dal momento che lo scorso anno ho deciso di andare via dai Testimoni di Geova (JW), ci sono stati molti cambiamenti nella mia vita.
Alcuni di questi cambiamenti, come essere evitato e messo da parte da familiari e amici, sono stati difficili da affrontare. Tuttavia, quando si parla di cosa succede quando si lascia i Testimoni di Geova, sento che è importante condividere anche il lato più positivo della vicenda .
Anche dovendo affrontare la manipolazione emotiva che la politica dell’ostracismo della religione infligge su coloro che se ne vanno, ci sono diversi motivi per cui la mia vita è ora molto più felice e appagante .
Ecco cinque modi in cui la mia vita è migliorata da quando ho deciso di lasciare la religione.


venerdì 29 luglio 2016

Libertà e controllo mentale




Se foste sotto il controllo mentale da parte di qualcuno, sareste in grado di accorgervene?

La risposta è no. Allora, come potreste uscirne? Da soli non vi riuscireste, potreste farlo soltanto grazie all’aiuto di qualcun altro. Inoltre, dovreste capire che cos’è e come funziona il controllo mentale...


martedì 26 luglio 2016

Siate risoluti per il vostro bene !


"Bisogna vivere come si pensa, altrimenti, prima o poi, si finisce col pensare a come si è vissuto"

       Paul Boarget

Molti di coloro che ci leggono da mesi stanno percorrendo un sentiero simile al nostro. Aprire gli occhi alla realtà è un processo lento, doloroso, e molto personale. Tuttavia, una volta riattivati alcuni sensi che avevamo anestetizzato, spesso la nostra esperienza di vita migliora. Ci liberiamo da angosce, ansia, timori e inutili sensi di colpa.
Attorno a noi, però, molti hanno i "sensi ancora assopiti". Per evitare loro un brusco risveglio a volte si resta immobilizzati nel dubbio tra parlare (e agire) o tacere.
E' ovvio che finchè non faremo mai nulla di concreto per noi o per gli altri, non rischieremo mai di commettere errori.
Tuttavia nascondersi a lungo nel tempo, e rinnegare noi stessi e ciò che realmente pensiamo, a lungo è controproducente, e ciò per i seguenti motivi:

martedì 19 luglio 2016

I Pupi



Da ‘Il berretto a sonagli’:   di L. Pirandello
CIAMPA uno dei personaggi della commedia ad un certo punto dice:
"Pupi siamo... lo spirito divino entra in noi e si fa pupo, pupo io, pupo lei, pupi tutti. Dovrebbe bastare, 'santo Dio, esser nati pupi così per volontà divina. Nossignori! Ognuno poi si fa pupo per conto suo: quel pupo che può essere o che si crede di essere. E allora cominciano le liti! Perché ogni pupo, signora mia, vuole portato il suo rispetto, non tanto per quello che dentro di sé si crede, quanto per la parte che deve rappresentare fuori. A quattr' occhi non è contento nessuno della sua parte: ognuno, ponendosi davanti il proprio pupo, gli tirerebbe magari uno sputo in faccia. Ma dagli altri no; dagli altri lo vuole rispettato".

Il Pirandello da buon siciliano usa la metafora dei pupi per evidenziare come l’uomo in realtà non è libero, ma ogni sua scelta e pensiero è condizionato dalla propria etnia o ambiente di vita  i quali esercitano i loro condizionamenti in modo più o meno evidenti. Si è pupi non per scelta ma perchè lo si è sul piano del proprio essere. Si è di fronte ad una inevitabile  mancanza di libertà. Per questo motivo l’unica difesa è l’orgoglio che cerca di alleviare quel senso di inutilità e di vuoto nei confronti di altri pupi o di altri uomini cercandovi una sorta di consenso che possa in qualche modo permettere di conservare una parvenza di rispettabilità e di credibilità, coprendo altresì  i propri egoismi, cattiverie, limitazioni e intolleranza verso altri. A volte si vuole essere anche pupi per scelta come dice il personaggio “…., non tanto per quello che dentro di sé si crede, quanto per la parte che deve rappresentare fuori”.


martedì 12 luglio 2016

I Testimoni di Geova e i dubbi





Come me, mia moglie è stata allevata da genitori Testimoni di Geova ed ha sempre amato leggere. Quando aveva circa 7 anni stava leggendo un libro di scienza e si è imbattuta in un grafico che dettagliava l’evoluzione del cavallo attraverso i secoli.
Era così entusiasta di quello che aveva scoperto che lo corse a dire a sua madre. Sua madre, naturalmente, le disse che il libro era sbagliato e che quello che riportava non era vero. Lei le aveva insegnato che Geova ha creato tutte le cose e che l’evoluzione era una bugia.
Mia moglie punta a questo momento come il primo ricordo che ha di dover reprimere i dubbi, come Testimone di Geova.

Come sono considerati i dubbi dai Testimoni di Geova?

venerdì 8 luglio 2016

Essere o non essere...



Il momento che ha cambiato la mia vita: quando ho smesso di essere una Testimone di Geova

(storia di una ragazza e di una scelta diversa...)

Ricordo il primo anno dopo che avevo lasciato la fede dei Testimoni di Geova. Non credo di aver mai visto mia madre piangere così tanto, così spesso. Era convinta di avermi persa e che ero cambiata, non essendo più la figlia che aveva sempre amato e adorato. “Mamma, non sono morta. Sono ancora qui, e sono sempre la stessa. Non devi piangermi.”, le ho detto una volta.

venerdì 1 luglio 2016

Cosa hanno in comune i gruppi estremisti ed il credo dei Testimoni?




E' possibile che un credo basato storicamente sull'amore possa  avere dei punti in comune con un credo basato sull'odio? Qualcuno penserà che ciò sia come paragonare il giorno alla notte.
Purtroppo non dobbiamo dimenticarci che il cristianesimo, nei secoli, è stato spesso strumentalizzato per giustificare guerre, inquisizioni ed ogni altra atrocità.

Leggiamo a quali conclusioni è giunto un ricercatore. Analizziamo le sue conclusioni e vediamo a quali ragionamenti portano.


Uno degli educatori odierni più competenti sull'estremismo violento è lo svedese Robert Orell. Egli non riceve una meritata attenzione solo per la sua conoscenza, ma per come sta aiutando a migliorare la vita di migliaia di vittime di gruppi di odio e combattere la radicalizzazione.

A Robert è stato recentemente chiesto di pronunciare un discorso di 18 minuti sull'estremismo violento e su come i gruppi di odio influenzano le loro vittime.


martedì 28 giugno 2016

Lingua pura... o neolingua?



I principi della Neolingua


Nel 1948, George Orwell scrisse un romanzo distopico ambientato nel 1984 che fu ascritto al genere della fantascienza. La società immaginata da Orwell era dominata dalla sorveglianza universale del «grande fratello» ed il regime autoritario fondava il proprio controllo imponendo una lingua semplificata, pensata per scongiurare ogni forma di pensiero libero e divergente.

Dove si fa violenza al linguaggio è già iniziata la violenza sugli umani.
Italo Calvino, Lezioni americane

Fine specifico della neolingua non era solo quello di fornire … un mezzo espressivo che sostituisse la vecchia visione del mondo e le vecchie abitudini mentali, ma di rendere impossibile ogni altra forma di pensiero [G. Orwell, 1984; Appendice, I principi della Neolingua].

(cosa c'entra con i Testimoni di Geova? Continuate la lettura...)

venerdì 17 giugno 2016

Conformismo: così fan tutti (come pecore)



Il conformismo e il suo oscuro potere ha un’influenza spropositata su tutti noi… è l’effetto gregge che ci coinvolge sistematicamente, un meccanismo di cui spesso e volentieri diventiamo protagonisti.
Dai, non tiriamola tanto per le lunghe e ammettiamo che noi esseri umani siamo dei conformisti naturali! Ci copiamo nel vestire, nei modi di parlare, negli atteggiamenti e nel modo di pensare, spesso facendolo in modo automatico. Il conformismo nel modo di pensare lo applichiamo senza pensarci (scusate il gioco di parole!).
Ma esattamente fino a che punto il conformismo in cui ci facciamo coinvolgere “manipola le nostre menti”? Possibile che siamo disposti a negare l’evidenza pur di essere conformi alle altre persone, al gruppo?


mercoledì 15 giugno 2016

Dissonanza cognitiva: mentire a noi stessi


L’esperimento di psicologia sociale di Festinger e Carlsmith (1959) che ci dimostra l’incredibile potere della dissonanza cognitiva. Questo esperimento di psicologia  ci spiega perché raccontiamo a noi stessi delle storie, perché pensiamo e ci comportiamo in un determinato modo. Questo esperimento psicologico è zeppo di inganni, quindi il modo migliore per capirlo è immaginare di parteciparvi.
Siediti, rilassati e immagina di tornare indietro nel tempo. Corre l’anno 1959, tu sei uno studente universitario presso la Stanford University, i capelli ben pettinati, con una riga da una parte, indossi un completo grigio, sul taschino sinistro della giacca è stampato a caratteri rossi, lo stemma dell’università …
Oggi salterai le prime due ore di lezione, perché hai accettato di prendere parte a un esperimento che misura le performance cerebrali...


domenica 12 giugno 2016

Bisogna fare di più...



SPUNTI DI RIFLESSIONE ARTICOLO DI STUDIO W16 APRILE PP. 5-9

La mia vuole essere una personalissima riflessione sull’articolo della torre di guardia che è stato trattato nelle congregazioni tra il 4 ed il 5 giugno 2016
Il titolo era “Agiamo con fede per avere l’approvazione di Dio”, e prendeva in esame il voto che Iefte fece a Geova circa la battaglia contro i figli di Ammon. Se Geova gli avesse concesso la vittoria, lui avrebbe offerto in olocausto la prima persona che gli fosse venuta incontro dopo la battaglia. 
Iefte vinse quella battaglia e la prima persona fu sua figlia, che quindi fu portata al tempio dove restò vergine a servire e ubbidire senza che lei potesse obbiettare.
Ovviamente l’articolo faceva dei paragoni con i giorni nostri, ma andiamo per ordine.


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