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Un archivio del blog, con tutti i post fino ad oggi pubblicati, elencati per mese, lo trovate in fondo alla colonna centrale.

“Non c’è nulla di male se una persona cerca di confutare gli insegnamenti e le pratiche di un gruppo religioso che ritiene in errore”.
(Svegliatevi! 8 settembre 1997, pagina 6)

"Nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a seguire una forma di adorazione che considera inaccettabile o a scegliere fra le proprie credenze e la propria famiglia." (Svegliatevi! Luglio 2009 p.29)
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venerdì 21 aprile 2017

Perchè ci lasciamo bendare gli occhi?



Il ministero del regno del settembre 2007 riportava un breve articolo che rispondeva a questa domanda: 

“Lo schiavo fedele e discreto” approva che gruppi di Testimoni si riuniscano in maniera indipendente per effettuare ricerche o dibattiti scritturali?

Ecco la risposta che veniva data nell'articolo:


martedì 14 febbraio 2017

Perchè restano tra i Testimoni di Geova?




Vorrei andare via, smetterla di fingere, ogni volta che vado in servizio, davanti ad ogni porta che si apre e ad ogni persona che mi si presenta, dover ripetere la solita tiritera. "Stiamo parlando di Dio", "vorrei porle una domanda", "posso lasciarle una rivista?".
Ogni volta sento di mentire a me stesso e agli altri, perché sò, ed è questo a fare la differenza. Sò cosa realmente succederebbe se quella persona iniziasse a studiare e magari venisse in sala. Sò bene che una volta battezzata, dovrebbe assoggettarsi come me e tanti altri fratelli, "a quelli che prendono la direttiva", senza contestare, sentirsi liberi di esporre un punto di vista che sia differente da quello del "corpo direttivo", pena l'ostracismo coatto. 

giovedì 24 novembre 2016

Le tempeste del cuore




...un "frullato" di pensieri...


I primi dubbi andavano di pari passo coi sensi di colpa. Perchè non mi fido, mi chiedevo? In fondo se è la verità non dovrei dubitare. La verità migliora la vita delle persone. Ma la mia vita, in confronto a quella dei miei colleghi e parenti "mondani" è veramente migliore? Io mi sforzo di "sopportare" le mie "prove", ma spesso non posso agire come loro... perchè io devo essere ubbidiente.

"Noi non seguiamo uomini, noi seguiamo Geova e Cristo..." ci hanno fatto ripetere come ebeti per anni... come se tutte le pubblicazioni che studiamo venissero direttamente dal cielo. Vietare il divorzio per l'omosessualità del partner (anni 60), veniva dal cielo? E poi consentirlo di nuovo anche?
E chi aveva autorità per vietare ai Cristiani il servizio sostitutivo civile? “Se qualcuno che ha autorità ti costringe a prestare servizio per un miglio, va con lui per due miglia” disse Gesù. (Matteo 5:41).


lunedì 24 ottobre 2016

I lettori ci scrivono



Un lettore invia una sua riflessione...

Mi vergogno della mia ingenuità, della fiducia che ho riposto in un organizzazione diretta da uomini che spesso han dimostrato di non avere nulla di 'divino'. Mi vergogno di aver donato il cuore e speso energie, tempo, vita, solo per contribuire inconsapevolmente alla crescita della suddetta organizzazione dedicando ore a farle pubblicità con le varie riviste e opuscoli che per quanto diano parvenza di parlare di Dio, alla fine poi esortano sempre ad entrare a far parte di questo gruppo, religione, sistema.

Ricordo ancora quanto a volte mi sentissi indegno perché magari non riuscivo a fare "abbastanza ore" o a migliorare sulla qualità delle visite di casa in casa o perché non riuscissi ad iniziare "uno studio" e quindi non facevo proseliti. Dovevo lavorare per mantenere la mia famiglia, eppure sentivo costantemente di venir meno come servitore di Dio, proprio perché ogni cosa si misurava con la quantità di tempo, energie e fatica dedicati al "servizio teocratico". Anziani di congregazione che se la passavano bene economicamente spesso si rapportavano con freddezza ed indifferenza verso chi invece aveva un lavoro precario e serie difficoltà economiche, ripetendo come un mantra le famose parole di Gesù riportare nel vangelo di Matteo 6:33 (metti il Regno al primo posto e tutte le altre cose ti saranno aggiunte). Certo, è facile dare questi consigli quando poi chi li dà ha un lavoro sicuro e ben retribuito, una bella casa ed anche una bella famiglia, e non si fa mancare le varie comodità che il tanto osteggiato "mondo" offre....


sabato 8 ottobre 2016

Esortazione a contribuire fin dal battesimo


“Paga gioiosamente a Geova”: Il nuovo libretto dei cantici include un... appello per le donazioni


A quanto pare il nuovo libretto Cantiamo a Geova contiene più che semplici lodi a Geova. Contiene anche un non-così-sottile richiamo per i Testimoni a scavare in profondità nelle loro tasche e donare.
Quando ho visto la prima volta il thread che discuteva di questo, ho pensato che ci si riferisse alla copertina del libro, con un richiamo a visitare JW.org e fare una donazione … ma mi sbagliavo...

giovedì 22 settembre 2016

Nascondersi dietro la Bibbia



QUANDO CI SI NASCONDE DIETRO I VALORI MORALI

Nel mondo esistono migliaia di religioni e sètte diverse. Ognuna col proprio credo e con i propri riti. Ma solo alcune vengono riconosciute pubblicamente dai governi nazionali così da poter stringere concordati o accordi con essi per esercitare il proprio culto.
La Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova è una di queste religioni riconosciute. In Italia i suoi ministri di culto approvati dallo stato, hanno la possibilità di celebrare matrimoni legalmente validi e di visitare i detenuti nelle carceri per dispensare conforto religioso. Gode di alcuni benefici fiscali, come la possibilità di ricevere il 5 per 1000 del gettito IRPEF da parte di coloro che ne fanno richiesta in dichiarazione dei redditi. L'organizzazione ha anche la possibilità di chiedere ai vari comuni dello stato Italiano l'uso di terreni idonei per fabbricare i propri edifici di culto. Esiste uno statuto dei Testimoni di Geova depositato ufficialmente negli uffici preposti.

Il tutto con lo scopo dichiarato di diffondere messaggio e valori "cristiani". Se ci pensiamo bene, però, essi non sono gli unici a farlo. Non hanno il diritto di copyright sulla Bibbia...

Ce ne siamo mai resi conto?

Questa premessa è necessaria perchè di seguito pubblichiamo un articolo sulle "psicosette". Rammento ai lettori che definire sètta una religione riconosciuta costituisce vilipendio punibile per legge. Però ci sono delle analogie tra le dottrine e delle procedure attuate tra i TdG che sono molto simili a quelle di altri gruppi religiosi. Vediamo il perchè...


venerdì 2 settembre 2016

Nati nella "verità": uno svantaggio in più


Particolari esigenze per gli ex-membri di sette di seconda generazione





Uno dei punti salienti della International Cultic Studies Association (ICSA) a cui ho partecipato nel Luglio 2016 è stata la presentazione di Lorna Goldberg sulle specifiche esigenze degli ex-membri di sette di seconda generazione, che comprendono anche gli ex-testimoni di Geova. Il titolo del suo discorso era Some Considerations Working with Former Cult Members.
Lorna ha subito ricordato al suo pubblico che nella comunità di ex-membri di sette vi è una crescente consapevolezza circa le esigenze specifiche degli ex di seconda generazione (SGAs),  quelli che sono nati o cresciuti in un culto, rispetto agli ex-cultisti di prima generazione (FGAs), quelli che hanno aderito in seguito alla setta.
Ha detto che in entrambi i casi il gruppo coercitivo inietta la personalità della setta nella mente dell’individuo, costringendo la personalità autentica in secondo piano. Ma per gli SGA questo significa che la vera personalità non ha mai avuto l’opportunità di svilupparsi. Poi, dopo aver lasciato il culto, quelli nati dentro spesso hanno molte più difficoltà ad adattarsi alla vita al di fuori della setta, in quanto non hanno alcuna precedente personalità a cui attaccarsi. Devono ripartire da zero, cercando di capire chi sono...


venerdì 19 agosto 2016

Riconoscere la manipolazione mentale



Secondo Margaret T. Singer le “manipolazioni sistematiche di influenza sociale e psicologica in condizioni particolari vengono chiamate programmi perché i mezzi con cui si induce il cambiamento sono coordinati. Ed è a causa del fatto che i cambiamenti portano ad apprendimento e adozione di certi atteggiamenti, generalmente accompagnati da certi comportamenti, che applicazioni e risultato vengono chiamati riforma del pensiero.”
I programmi, pertanto, hanno come fine la destabilizzazione del senso del sé, minano la coscienza fondamentale di una persona, la sua consapevolezza della realtà, delle sue credenze e della sua visione del mondo, del controllo emotivo e dei meccanismi di difesa. Viene attaccato il concetto di sé della persona, la sua capacità di autovalutazione e il tutto non avviene con la forza o con la coercizione, ma con un sottile e potente processo di destabilizzazione e di dipendenza...

martedì 16 agosto 2016

Tecniche di controllo mentale



Lo psicologo Robert Lifton individua otto temi psicologici fondamentali degli ambienti totalitari. Questi temi vengono utilizzati all’interno delle sètte per promuovere cambiamenti comportamentali e attitudinali e sono:
− Controllo del milieu (Controllo dell'ambiente e della Comunicazione): si tratta del controllo totale della comunicazione del gruppo. Dietro alla scusa che “pettegolezzi” e “chiacchiere” strapperanno il tessuto del gruppo o ne distruggeranno l’unità, si nasconde la ben più subdola motivazione di impedire agli affiliati di esprimere dubbi o perplessità su quanto sta accadendo e di comunicare agli altri membri qualsiasi cosa non sia una positiva approvazione. “Agli aderenti viene insegnato di fare rapporto su chi infrange la regola, una pratica che serve anche a mantenere i membri isolati l’uno dall’altro, ed aumentare la dipendenza dalla leadership. Il controllo del milieu spesso implica anche scoraggiare i membri dal mantenere contatti con parenti o amici esterni al gruppo, e dal leggere qualsiasi cosa non sia approvata dall’organizzazione.”
.... continua

martedì 19 luglio 2016

I Pupi



Da ‘Il berretto a sonagli’:   di L. Pirandello
CIAMPA uno dei personaggi della commedia ad un certo punto dice:
"Pupi siamo... lo spirito divino entra in noi e si fa pupo, pupo io, pupo lei, pupi tutti. Dovrebbe bastare, 'santo Dio, esser nati pupi così per volontà divina. Nossignori! Ognuno poi si fa pupo per conto suo: quel pupo che può essere o che si crede di essere. E allora cominciano le liti! Perché ogni pupo, signora mia, vuole portato il suo rispetto, non tanto per quello che dentro di sé si crede, quanto per la parte che deve rappresentare fuori. A quattr' occhi non è contento nessuno della sua parte: ognuno, ponendosi davanti il proprio pupo, gli tirerebbe magari uno sputo in faccia. Ma dagli altri no; dagli altri lo vuole rispettato".

Il Pirandello da buon siciliano usa la metafora dei pupi per evidenziare come l’uomo in realtà non è libero, ma ogni sua scelta e pensiero è condizionato dalla propria etnia o ambiente di vita  i quali esercitano i loro condizionamenti in modo più o meno evidenti. Si è pupi non per scelta ma perchè lo si è sul piano del proprio essere. Si è di fronte ad una inevitabile  mancanza di libertà. Per questo motivo l’unica difesa è l’orgoglio che cerca di alleviare quel senso di inutilità e di vuoto nei confronti di altri pupi o di altri uomini cercandovi una sorta di consenso che possa in qualche modo permettere di conservare una parvenza di rispettabilità e di credibilità, coprendo altresì  i propri egoismi, cattiverie, limitazioni e intolleranza verso altri. A volte si vuole essere anche pupi per scelta come dice il personaggio “…., non tanto per quello che dentro di sé si crede, quanto per la parte che deve rappresentare fuori”.


lunedì 4 luglio 2016

Vi sentite perseguitati?



Vi sentite perseguitati a motivo della vostra religione? In cosa consiste effettivamente questa "persecuzione"? E' un fatto reale, o una vostra convinzione interiore difficile da sradicare? Il Testimone di Geova è realmente "perseguitato" nel mondo? O si rende semplicemente antipatico per l'atteggiamento arrogante del proprio corpo direttivo?



martedì 28 giugno 2016

Lingua pura... o neolingua?



I principi della Neolingua


Nel 1948, George Orwell scrisse un romanzo distopico ambientato nel 1984 che fu ascritto al genere della fantascienza. La società immaginata da Orwell era dominata dalla sorveglianza universale del «grande fratello» ed il regime autoritario fondava il proprio controllo imponendo una lingua semplificata, pensata per scongiurare ogni forma di pensiero libero e divergente.

Dove si fa violenza al linguaggio è già iniziata la violenza sugli umani.
Italo Calvino, Lezioni americane

Fine specifico della neolingua non era solo quello di fornire … un mezzo espressivo che sostituisse la vecchia visione del mondo e le vecchie abitudini mentali, ma di rendere impossibile ogni altra forma di pensiero [G. Orwell, 1984; Appendice, I principi della Neolingua].

(cosa c'entra con i Testimoni di Geova? Continuate la lettura...)

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