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“Non c’è nulla di male se una persona cerca di confutare gli insegnamenti e le pratiche di un gruppo religioso che ritiene in errore”.
(Svegliatevi! 8 settembre 1997, pagina 6)

"Nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a seguire una forma di adorazione che considera inaccettabile o a scegliere fra le proprie credenze e la propria famiglia." (Svegliatevi! Luglio 2009 p.29)

domenica 1 marzo 2020

"La ragazza del mondo" arriva in TV il 2 marzo 2020


E' prevista per domani 2 marzo 2020 su Rai 5 (canale 23 del digitale terrestre) la messa in onda del film: "La ragazza del mondo".
Il regista esordiente Marco Danieli racconta una storia di emancipazione e ricerca di sé attraverso le vicende di una fuoriuscita dalla comunità dei Testimoni di Geova, nel film “La ragazza del mondo”, in onda, in prima visione Rai, lunedì 2 marzo alle 22.15 su Rai5 per il ciclo “Nuovo Cinema Italia”.

Quello di Giulia è un mondo antico e sospeso, fatto di rigore e testi sacri, che esclude con ferocia chi non vi appartiene. Quello di Libero è il mondo di tutti gli altri, di chi sbaglia, di chi si arrangia cercando un'altra possibilità e di chi ama senza condizioni. Quando Giulia incontra Libero scopre di poter avere un altro destino, tutto da scegliere. La loro è una storia d'amore purissima e inevitabile e per i due ragazzi inizia un intenso periodo di vita insieme, scelta che comporterà per Giulia una totale esclusione dal mondo dei Testimoni di Geova al quale appartiene. Libero farà a Giulia il dono d'amore più grande di tutti: la libertà di appartenere al mondo, un mondo nuovo, luminoso e pieno di futuro.

Sulla qualità del film e sul suo contenuto non mi esprimo (non l'ho visto) ma pubblico la notizia per chi se lo fosse perso e desiderasse vederlo!






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24 commenti:

  1. Io lo vidi quando uscì,molto bello perché oltre ad illustrare bene il mondo dei tdg con tutte le sue pratiche riesce anche a manifestare il disorientamento sociale,la difficoltà di prendere decisioni autonome volte al proprio benessere e comunque tutto il dramma che può vivere una persona cresciuta nei tdg una volta che si affaccia al mondo reale.A me è piaciuto molto forse anche perché in alcune cose mi ci sono rivisto.

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  2. @Grazie John per l'indicazione, sarà utile per il pubblico vedere questo film che aiuta a comprendere la realtà di molti giovani che vivono nell'oppressivo mondo dei TdG/wts con chiusura settaria (mentale) e regole condannate costituzionalmente e moralmente dalla società moderna la quale dopo tante guerre e battaglie sociali, ogni singolo cittadino ha conquistato sul sacrificio dei propri avi l'attuale Status di Diritto di essere libero di fare scelte per prospettive di vita desiderate.

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  3. Anonimo consapevole1 marzo 2020 alle ore 13:17

    A me invece non è piaciuto per niente perchè per assurdo rafforza le loro convinzioni che chi esce dalla congregazione avrà delle brutte esperienze.

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    1. In parte hai ragione, la protagonista si va ad infilare in un mare di guai...
      Ma il film non è nato per supportare la wts, bensì per evidenziare l’ostracismo

      Ad ogni modo non è stato girato a beneficio di un pubblico fatto di TDG ma di gente “normale”

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    2. Comunque dati di fatto confermano che essere un testimone di Geova non significa essere immuni da brutte esperienze, basti ascoltare esperienze di vite devastate da pedofili TdG, e per aver seguito i dettami del sistema omertoso WTS, matrimoni imposti solo tra i membri del gruppo tdG e falliti pe ovvi motivi anche per infedeltà coniugale, imposizioni religiose non condivise, e altro.
      Con razionale obiettività è realistico ammettere che in qualsiasi ambiente sulla base di vari fattori ci si trova a vivere belle esperienze ma purtroppo di dover affrontare anche brutte esperienze,
      "se la vì"! Di conseguenza l'ambiente WTS dei testimoni di Geova non può assicurare che il loro ambiente settario possa risparmiare le stesse brutte esperienze che si affrontano nel mondo (umanità in generale); almeno nel "mondo" se si affrontano le brutte esperienze lo si fa da uomini e donne libere , perché una vita libera non si baratta nemmeno con quelle che si pensa siano belle esperienza ma in schiavitu di un'organizzazione come la WTS.
      Le belle esperienze si possono tranquillamente vivere anche nel "mondo", poi come considerare un' esperienza è soggettiva, perché quella che si può considerare una bella esperienza per una persona, può non essere considerata tale da un'altra, in parte è anche con quale forza di spirito si affronta un'esperienza .
      La WTBTS con l'opera di predicazione (politica pubblicitaria) ha fatto proselitismo per circa 150 anni , offrendo a chi sarebbe entrato a far parte nella sua organizzazione se pur imperfetta una vita felice priva di brutte esperienze , trovandosi da subito a vivere in un "paradiso spirituale"*, con la promessa di non morire mai entro la generazione del 1914 ricevendo la vita eterna sulla Terra trasformata in un paradiso sotto ogni aspetto.
      *(Paradiso spirituale: ambiente basato sui principi morali cristiani e civili fondati sui frutti dello spirito).
      La WTS non potendo umanamente mantenere le promesse fatte ai suoi adepti , per non perdere credibilità e poter continuare a reclutare nuovi proseliti grazie a tale lusinghiero messaggio, all'interno della sua organizzazione ha creato un sistema di pocrita religiosità, con terrorismo psicologico, ricatti morali e omertà per mantenere nascoste tutte le brutte esperienze e promesse disattese , azzittendo anche i fuoriusciti con la pratica anticristiana e anticostituzionale dell'ostracismo.
      Ma, con l'informazione multimediale e di internet il segreto della "felicità " dei TdG/WTBTS è stato sfatato!

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  4. Si in effetti va a rafforzare l'idea dei Tdg che "fuori" siano tutti malvagi e senza la protezione di Geova si finisce nei guai. Vero che dovevano dare un po' di drammaticità per fare audience, ma per finire hanno fatto il gioco di mamma Wts. Diciamo che il tema è stato affrontato con una certa superficialità, invece di scavare nella psicologia si è preferito fare action. Lì ha perso punti il lavoro del regista

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  5. il regista dice:

    DANIELI: «IL MIO E' UN APPROCCIO LAICO» - «Il film nasce da un racconto di un vissuto adolescenziale di una mia amica. Ero alla ricerca di un soggetto per un altro tipo film poi la sua storia mi ha folgorato e ho cambiato il soggetto dirottando su questa storia. Nel film si percepisce una curiosità antropologica per un tema poco conosciuto, almeno in Italia. A parte due, tre luoghi comuni, per il resto non si sa molto dei Testimoni di Geova, c'è stata una fascinazione per questa comunità. Io ho un punto di vista laico e abbiamo cercato di essere onesti il più possibile nell svolgimento della narrazione. Polemiche? Ci sono state ma secondo me sono state preventive. E' chiaro che una religione radicale non ha piacere che si faccia un film su di lei, se non apologetico. Però poi credo che i Testimoni di Geova possano apprezzare il nostro sforzo di non semplificare le cose», ci ha raccontato Danieli che è stato nostro ospite in redazione.

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  6. Volevo consigliare la lettura di un libro che racconta una storia tra l'autobiografia e il romanzo, il mondo delle sette religiose, in particolare dei Testimoni di Geova. L'autrice del libro è Vincenza D'Esculapio, il titolo del libro è "La Torre d'Avorio.

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  7. Ricordo quando fu presentato alla mostra del cinema di Venezia, ne sentii parlare parecchio e scrissi anche al regista, ma non l'ho visto. Certo, non dev'essere Spotlight, ma ben vengano film così in Italia, dove non si sta muovendo una figlia. Chi dice che è un autogol a favore della wt continua ad avere una mentalità geovista. Certo che nel nostro mondo si sbaglia, ma ne più né meno che in quello dei tdg, con la differenza che noi sbagliamo per sbagliare non perché lo dite voi. Io spero fortemente di essere ancora vivo quando cadra la torre per potermi fare una grossa risata. Andrò dalla mia ex moglie e dal mio ex cognato e gli farò un bell'applauso, "Complimenti! Da chi andrete adesso? Dai buddisti? Dai pastafariani?" gli chiederò. "Credevate di essere tanto intelligenti, ignoranti presuntuosi che non siete altro!" Poi posso anche morire. Albert Lhì

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    1. @albert lhi continuo a vederlo come un autogol, i tdg leggeranno la storia così. Non ritengo di avere una mentalità geovista, niente di più lontano. Mi associo al tuo desiderio di vedere crollare la torre, svergognata oltre ogni possibilità di giustificazione. Non condivido il tuo spirito di rivalsa, io spero invece che la mia ex moglie si risvegli (anche se considero le probabilità inferiori all 1%). Una curiosità statistica: il tuo matrimonio è andato a fondo nel momento che sei uscito dai tdg?

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    2. Vorrei fare 2 osservazioni:

      - La maggior parte dei TdG non guarderà il film (se sa di cosa parla) e ad ogni modo molti lo hanno già bollato come film "apostata". Poco importa se la protagonista "cade dalla padella sulla brace"

      - Chi non conosce i TdG può farsi un'idea di come funzionano certi meccanismi nell'organizzazione.

      Certo, SEMBRA che certi particolari di alcuni personaggi siano stati trascurati (anziani senza cravatta e con barba incolta?).

      Comunque tutto fa brodo... il film fa parlare comunque.

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    3. Stasera lo riguarderò perché sono passati tre anni da quando l’ho visto quindi non ricordo tutto perfettamente,resto dell’idea però che il messaggio del film non sia quello di considerare una protezione il culto wts dalle brutte esperienze ma piuttosto quello di mostrare la mancanza di strumenti personali adeguatamente sviluppati per affrontare le scelte della vita di coloro che sono stati cresciuti nelle file wts dove ti insegnano a chiedere a Geova (che è notoriamente taciturno...)e agli anziani per risolvere problematiche personali.Il film mostra bene anche la vigliaccheria della pratica dell’ostracismo:dal momento che non fai ciò che ti diciamo noi ti piantiamo da sola...Da ricordare anche che il film si basa su una storia vera(ne conosco diverse anch’io molto simili)quindi non ha come obiettivo la demolizione della setta ma offrire spunti di riflessione.Se esco dai tdg perché mi sono innamorato di una persona del mondo e finisco nei guai perché è un poco di buono la soluzione non era di restare sotto la campana di vetro creata dal culto wts e vivere in un mondo parallelo impregnato di menzogne quanto quello di essere accompagnato (generalmente dai genitori)alla conoscenza del mondo reale comprese le persone che lo abitano e se mi tocca scoprire,capire e colmare il gap inevitabile che si è creato con i miei coetanei tutto da solo prendere decisioni sagge non è facile.Pero comincio a capire cos’e la vita quella vera.

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    4. Tranquillo, mai stato tdg, per qualche anno però ho studiato con loro e li ho frequentati. La mia ex non credo si sia ancora battezzata, se lo facesse non potrebbe più fare la vita della musicista. Il mio ex cognato, invece, è battezzato da anni ed ha sempre pensato che il mio matrimonio non avrebbe funzionato. Lui ha sempre avuto una grande influenza sulla sorella, cioè la mia ex. Non ho potuto salvare il mio matrimonio, perché questo significava andare contro i miei principi, ho subito pressioni e ricatti fintanto che non ce l'ho più fatta. L'ignoranza lì dentro è grande. Albert Lhì

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  8. Diciamo che forse questo film è un antipasto. La portata principale dovrebbe essere un film che descrive tutto il marcio che c'è lì dentro (e ce n'è e stride con l'alone di spiritualità) in stile Suburra. Oramai, con tutto quello che sta venendo a galla, è anche inutile salvare qualcosa di questa religione. Si tratta semplicemente di un grosso business in stile Scientology. Chi spera ancora che cambi qualcosa, che ci sia un rinnovamento, così da poter ancora credere in un dio dall'improbabile nome di geova, non ha capito nulla. Albert Lhì

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  9. A me questo film non è piaciuto affatto, è un assist clamoroso alle vedute della wt e al tdg indottrinato, non fa che confermare la "giustezza" delle loro convinzioni. Storia costruita malissimo. Colgo l'occasione per unirmi al coro di apprezzamenti a John per il blog, in merito a quanto scritto sul post "my way". Leggo tutti i giorni, e spero anch'io che, seppur nella misura decisa dal suo fondatore, questo blog continui ad essere un faro di risveglio. È vero, ce ne sono altri, ma questo ha uno stile unico. Una buona giornata a tutti.

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  10. Io se fossi in voi più che questo film guarderei "il verdetto"

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  11. Scricciolo. Ho visto il film, finito ora. Mi è piaciuto; sono d'accordo con il pensiero di @Freddie Mercury. La scelta finale della protagonista è la strada migliore che possa iniziare a percorrere.

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  12. Purtroppo non lo capiscono nemmeno i non tdg. Un mio amico ha detto che forse era meglio che la protagonista tornasse dalla sua famiglia d'origine. Gli ho dovuto spiegare che invece ha scelto la terza via, cioè quella dell'autodeterminazione. Albert Lhì

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  13. @Renegade, non è che TUTTI i commenti sono ammessi!

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  14. Non mi pare che un pochino di sarcasmo violi le tue policy aziendali.
    Hai preso il Wt virus?
    Ciao John C. da Terminator

    firmato; the Renegade

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  15. Bellissimo film peccato sia su Rai 5 , un canale non molto visibile . Recentemente su SKY , ho visto un altro bellissimo film , IL VERDETTO , ambientato in Inghilterra , che parla di un giovane testimone che viene trasfuso coercitivamente ... se vi capita guardatelo... bellissimo anche lo scontro giudiziario in aula di tribunale tra le parti....

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  16. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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