Usando questo sito, dichiarate di aver letto il Disclaimer e le norme sulla Privacy.

Un archivio del blog, con tutti i post fino ad oggi pubblicati, elencati per mese, lo trovate in fondo alla colonna centrale.

“Non c’è nulla di male se una persona cerca di confutare gli insegnamenti e le pratiche di un gruppo religioso che ritiene in errore”.
(Svegliatevi! 8 settembre 1997, pagina 6)

"Nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a seguire una forma di adorazione che considera inaccettabile o a scegliere fra le proprie credenze e la propria famiglia." (Svegliatevi! Luglio 2009 p.29)

lunedì 8 aprile 2019

Siete religiosi o spirituali? C'è differenza!


Siete persone spirituali? No, tranquilli, questa NON è una lezione di religione! E' una domanda, questa sulla spiritualità, che oramai suscita in alcuni di noi un senso di fastidio. Per anni ci è stato insegnato che ...
...la persona spirituale ubbidisce, contribuisce, predica, è leale ad un'organizzazione (quale?). Insomma la spiritualità ci è stata consegnata come un "pacchetto all inclusive" che spesso prende spunto da scritti di una non ben definita persona vissuta circa 2000 anni fa. Persona che ha cercato di trasformare parte dell'antica religione ebraica in cristianesimo.

Dico "non ben definita" perché chi studia storia ed archeologia sa benissimo che gli scritti attribuiti per tradizione all'apostolo Paolo in realtà non si sa neppure chi li abbia scritti. Ed almeno la metà non appartengono alla mano di una stessa persona. Ma andiamo oltre.

Ai Testimoni di Geova viene insegnata una certa definizione di spiritualità, e se essi non si attengono alle direttive imposte, i singoli proclamatori vengono bollati come persone poco spirituali!

Sul sito jw.org la spiritualità viene infatti definita in questo modo.

Tuttavia la definizione si spiritualità secondo un dizionario della lingua italiana è:
spiritüale (ant. o poet. spiritale) agg. [dal lat. spiritualis, der. di spiritus -us «spirito»]. – 1. Che è immateriale, esente da materialità, che appartiene alla sfera dello spirito: esseri, creature s., per es. gli angeli e i santi, nella comune concezione. 2. a. Proprio dello spirito, inteso come complesso e centro della vita psichica, intellettuale e affettiva dell’uomo: la vita s., il mondo s., la sfera s.; beni, valori s.; esigenze, necessità s.; educare le facoltà s., dimostrare grande forza o energia s.; grandezza, nobiltà s., o povertà, miseria s.; il progresso, l’elevazione s. di un popolo; il patrimonio s. di una nazione; amore s., non fisico e sensuale ma fondato sull’affetto e su affinità di sentimenti;

(cit. Treccani)


Ora, premesso che ciascuno è libero di avere le proprie opinioni in merito, la definizione di spiritualità nella nostra lingua non ha necessariamente attinenza con Dio, religione e Bibbia!


Che è immateriale, esente da materialità, che appartiene alla sfera dello spirito significa che appartiene alla sfera dell'intelletto umano, inteso come pensiero, ideologia, comprensione degli eventi, riflessione, consapevolezza.
Una persona spirituale può avere una propria scala di valori ed attenervisi per propria coerenza senza influenze.

Su un sito ho trovato alcuni concetti che si avvicinano al mio modo di pensare. Analizziamoli insieme.


La religione tende la corda – la spiritualità la lascia andare

La religione ti obbliga a seguire un’ideologia dettata da altri altri e di rispettare determinate regole o altrimenti sarai punito (per esempio andrai all’infermo o morirai ad Armaghedon). La spiritualità ti permette di seguire il tuo cuore e ciò più senti giusto per te. La spiritualità ti permette di essere veramente ciò che vuoi essere senza piegarti a regole o a qualunque cosa non sia in sintonia con il tuo essere.


La religione mostra la paura – La spiritualità mostra come essere coraggiosi

La religione ti dice cosa DEVI temere e ti dice le conseguenze a cui vai incontro. La spiritualità ti rende consapevole delle conseguenze delle tue azioni, ma non vuole che tu ti concentri sulla paura. La spiritualità ti dona l'istinto di come agire attraverso l’Amore o elevati valori e non mediante la paura, ti mostra come controllare il timore e come gestirlo a tuo vantaggio.

La religione ti propone una verità preconfezionata (falsa) – La spiritualità ti permette di scoprirla

La religione ti dice cosa credere e cosa è giusto. La spiritualità ti permette di scoprirlo da solo e di capirlo attraverso l'esperienza. La spiritualità ti permette di capire la vita ed sentimenti attraverso la percezione del tuo cuore.

La religione separa le persone dal credo differente – la spiritualità unisce il mondo

La quarta delle differenze tra religione e spiritualità è che nel nostro mondo ci sono molte religioni e ognuna di loro predica che la propria verità è LA verità assoluta.
La religione impone di odiare chi contraddice i suoi dettami.
La spiritualità vede se c'è del buono o del cattivo in tutte esse ma va oltre perché la verità è la stessa per tutti noi, nonostante le nostre differenze superiori; internamente “siamo fatti tutti della stessa sostanza dei sogni” (Shakespeare).

La religione porta a dipendere da essa – la spiritualità ti rende indipendente

La spiritualità ti mostra che non hai bisogno di niente e nessuno per essere felice (reale o immaginario). La religione ti impone di seguire determinati programmi. Le persone religiose sono spesso bigotte e schiave di un'ideologia. Spesso cadono in un orribile fondamentalismo.
La spiritualità ti permette di essere te stesso e di valorizzare le tue virtù, e si adatta al cambiamento, perchè la nostra vita è un cambiamento continuo.

La religione applica la punizione – la spiritualità applica il Karma

La religione afferma che se non obbedisci a determinate regole c’è una punizione che ti attende. La spiritualità ci permette di capire che ogni azione ha una sua reazione e rende consapevoli che la punizione delle nostre azioni sarà la reazione proveniente dalle azioni che mettiamo in moto.

La religione ti fa seguire un viaggio altrui – la spiritualità ti permette di creare il tuo itinerario

Il fondamento di una religione è la storia che racconta di un Dio o di Dio e dei suoi seguaci. La religione si basa sempre su leggende,  e promuove come dottrine le interpretazioni di qualcun altro, che altri ti vogliono imporre per condizionare la tua vita in campo morale, sessuale, familiare e lavorativo.
La spiritualità ti permette di percorrere il tuo viaggio verso la conoscenza e di scoprire la verità attraverso la tua strada. Non importa come arrivi ad essa, le strade sono molteplici.


Per essere religioso devi credere in Dio. La spiritualità può essere presente anche in un ateo o un agnostico.

La religione, sopratutto, ti impone di ubbidire a uomini e ti obbliga (o cerca di obbligarti) a contribuire finanziariamente affinchè essa raggiunga i suoi obiettivi di espansione.

La spiritualità ti libera da qualsiasi sottomissione ed ubbidienza, ti spinge ad agire per il bene altrui e collettivo in virtù delle tue intime convinzioni senza che alcuno debba sollecitarti.

La spiritualità espande la mente e l'intelletto, la religione invece li chiude nelle gabbie del bigottismo e del fondamentalismo.

Essere spirituali rende soddisfatti, la religione rende ansiosi e pieni di timori, non ultimo quello della morte.

Qualsiasi capo religioso tenterà di spacciare l'ubbidienza dei fedeli come esempio di spiritualità Non cascateci!



sopra: vogliono rendervi bigotti?












Stai leggendo questa pagina da un cellulare?





indirizzo email dell'amministratore del blog:




pensi che queste informazioni debbano 
raggiungere più persone?

clicca qui






47 commenti:

  1. Un articolo bellissimo.Sempre nelle riviste e nei libri di Wachtower c'e scritto :Siamo persone con necessità spirituali"
    "Come esseri umani abbiamo necesità(o bisogni non so dirlo in italiano)spirituali" E io ora mi chiedo :Perché non sento qualche necesità spirituale?:Vivo benissimo senza aver a che fare con le cose definite spirituali.Conosco un sacco di persone che mai nella loro vita hanno avuto a che fare con le cose definite spirituali e vivono benissimo.Dove c'e questa necessità spirituale in loro?Peró secondo i TG spirituale si definisce una persona che passa moltissime ore condividendo le riviste per strada.Se questa persona poi fa una doppia vita per di nascosto per loro é spirituale perché "predica" molto.Definiscono spirituali le persone che durante le riunioni commentano molto o in modo bello.Peró tutti che commentano ripetono ció che c'e scritto sulle riviste,o meglio dire che c'e scritto su qualche libro pubblicatto da Wachtower.Non ho capito quando dicevano che chiunque faccia ricerche é spirituale.Che ricerche?Sul sito JW o sulle riviste?Queste sono le ricerche?Quando i fratelli o le sorelle vogliono conoscere qualche fratello o sorella per ssposarsi,vengono incoraggiati di scegliere uno che sia spirituale.Peró tutti scelgono il piú ricco,la piu bella,o la figlia/il figlio di qualche anziano e vengono definiti spirituali.Il concetto che i t tg hanno per la spiritualita é patetico.Come misurano loro in verità la spiritualità?La spiritualità forse si fa vedere sulla fronte?Il concetto di spiritualità si usa tra i TG come un mezzo per giudicare.Come un mezzo fare gruppi,per fare divisioni.Se continuo non finisco mai.Grazie John per lo spazio che mi dai.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Condivido Nicky .. la loro spiritualità si esprime a suon di ore di servizio , non come l'amore che ha predicato Gesù .. solo la crema della crema va avanti , i deboli spiritualmente vengono lasciati indietro ed allontanati .. piano piano ... con quella forma di falso amore del tipo ... "come stai .. tutto bene ..?" la solita frase ipocrita che ti veniva posta ad ogni adunanza .. ma per favore ..
      un saluto a tutti coloro che si sono .. svegliati !!

      Elimina
    2. Dobbiamo metterci nei loro panni: cosa produce soldi? La spiritualità! Intesa come fare tanto per la verità, questa porta a fare discepoli che a sua volta pagheranno la loro brava retta mensile e magari questi attireranno altri nel recinto. Se uno è debole allora non c'è da sperare un guadagno. L'amore si misura con le ore di servizio fatte, non con l'aiuto materiale fatto alle persone. A loro di questo non torna niente. Provate a chiedere al CD che un componente della congregazione ha bisogno urgente di un aiuto economico. Vedrai che ridere.

      Elimina
  2. Il CD delega i sorveglianti viaggianti e gli anziani a misurare la spiritualità dei loro adepti tdG contando quante ore di servizio hanno dedicato alla predicazione, a quante adunanze sono stati regolarmente presenti ,a quante comitive hanno partecipato per il servizio di campo , se collaborano regolarmente ai compiti che gli vengono assegnati in congregazione, e se rispettano le regole richieste. Per l'organizzazione WTS la spiritualità si misura come l'attivita lavorativa di un operaio aziendale;
    Ma, l' essenza della vita indica che la spiritualità è possedere una condizione individuale di virtù con elevata personalità interiore nel stare bene con se stessi , con il prossimo e avendo una relazione personale al proprio credo o fede.
    La persona spirituale non è malvagia ma si sforza di possedere equilibrio mentale mostrando empatia verso mondo che lo circonda.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Una volta un anziano mi disse che non avevo diritto di voto in una risoluzione(a cui ero contrario) perché questo era riservato ai soli 'dedicati e battezzati' e che dalla mia cartolina di registrazione la mia attività di servizio non dimostrava tutta questa dedicazione

      Elimina
  3. Basti pensare che esempi di pensatori atei e agnostici da Hegel a Feuerbach a Hume a Marx a Engels a Lenin a Weber parlavano di spiritualità.
    Intendendo con ciò - ma è appunto il significato filosofico di spiritualità - ogni attività intellettuale finalizzata alla ricerca di un'etica positiva per l'uomo. Dove per etica positiva si intende la ricerca di una prassi emancipatrice da situazioni di alienazione e di falsa coscienza.
    La spiritualità in senso religioso è dunque solo una delle manifestazioni della forma critico-etica del pensiero.
    La definizione di cui al punto 2 del dizionario sopra riportata si riferisce proprio a questo.
    Ma questo ci dice anche che l'idea di Dio è appunto una forma di filosofia, normativa e speculativa: schematizzazione rigida e aprioristica del mondo e costruzione di un regime normativo (altrettanto rigido) e metastorico. Infatti questo regime normativo (morale) non sopporta di essere storicizzato, per cui inquadra l'uomo non nella sua vivente realtà storica (processi e relazioni sociali concreti che determinano l'uomo concreto) ma lo descrive come un prototipo astratto e anonimo sul quale costruire un apparato di controllori in nome dell'idea di Dio adottata. Più è rigida questa idea di Dio più il concetto di uomo diventa lontano dall'uomo reale e pretende il suo ingabbiamento abbassandolo al livello di un animale da addomesticare.
    Ma le differenziazioni storiche di questa idea di Dio (cioè le caratteristiche psichiche che gli vengono conferite nei vari sistemi religiosi: volontà, desideri, modi di agire ecc.) rivelano che questa idea è appunto un prodotto del movimento storico della società umana. Concezioni di Dio che andavano dalla divinizzazione di alberi o di fulmini o di animali (esempio il bue Api), il pantheon politeistico e già antropomorfo fino all’invisibile Dio unico, ci raccontano la storia di questa evoluzione dell’idea di Dio, evoluzione condizionata dallo sviluppo dei rapporti sociali: tribù nomade, comunità stanziale che impara l’agricoltura (sacerdoti sono anche agronomi nell’antico Egitto), civiltà che si sviluppa dalla’agricoltura all’artigianato e poi all’industria, specializzazione delle tecniche lavorative e scoperta dei nessi dei fenomeni naturali, fino al “Geova genetista” propostoci dal culto WTS.


    RispondiElimina
  4. Complimenti John. Ottima la differenza fra "religione" e "spiritualità". Mi piace particolarmente la riflessione finale che fa la differenza fra una e l'altra:
    "La spiritualità ti libera da qualsiasi sottomissione ed ubbidienza, ti spinge ad agire per il bene altrui e collettivo in virtù delle tue intime convinzioni senza che alcuno debba sollecitarti.

    La spiritualità espande la mente e l'intelletto, la religione invece li chiude nelle gabbie del bigottismo e del fondamentalismo.

    Essere spirituali rende soddisfatti, la religione rende ansiosi e pieni di timori, non ultimo quello della morte".

    RispondiElimina
  5. Il timore e la paura sono necessarie per mantenere in piedi strutture che altrimenti cadrebbero dopo poco tempo. È la prassi anche per i grandi totalitarismi che abbiamo visto nel secolo scorso. Prima fase: promesse e speranze. Seconda fase: propaganda sfrenata e identificazione del nemico. Terza fase: fare leva sulla paura e usare la violenza per autolegottimarsi. Ora, per quanto nei tdg e da parte del Copro direttivo manchi la componente della violenza fisica( quella psicologica c'è da decenni, forse dall'inizio di questo movimento) le altre componenti ci sono. I tdg con Russell hanno iniziato come semplici gruppi di studio dove si arrivava a comprendere meglio un passo biblico. Erano il carisma e il carattere di Russell a tenere in piedi la neonata Watchtower. Ma questo non basta. Dopo aver parlato di speranze e aver fissato date, al mancato adempimento della profezia deve far seguito una campagna propagandistica( vedi predicazione) senza pari per convincere se stessi egli altri di essere nel giusto e nel frattempo bisogna creare o scovare chi è adatto per essere il nemico perfetto. Nel caso di Rutherford e di Knorr fu la cristianità e i governi( con una preferenza per il comunismo come si può leggere tranquillamente nelle pubblicazioni dagli anni 40 fino agli anni 70). Queste cose da sole però non bastano ancora per tenere unito un gruppo eterogeneo soprattutto in un mondo in continua evoluzione e cambiamento come dopo il secondo conflitto mondiale. Allora la violenza psicologica e la paura della punizione divina e della morte civile( disassociazione) ha giocato e gioca tuttora un ruolo importantissimo. Ad esempio la disassociazione per le trasfusioni di sangue arrivò solo negli anni 60...prima non era necessaria. E così la netta presa di posizione verso altre questioni, insieme allo spettro dell'ostracismo ha reso per decenni quest'organizzaizone un bunker. Ora, piano piano, la fortezza sta cedendo proprio per la sua mancanza di Spiritualità genuina. Non so se le grandi religioni vedranno mai la loro fine ma le sette religiose, soprattutto quelle integraliste hanno davanti solo due strade: la fine, o il cambiamento, inteso come revisione massiccia di molte credenze, in particolar modo quelle che stanno diventando troppo strette.

    RispondiElimina
  6. Esiste un nemico sottile ma potente, che trae forza dalle credenze, dalle superstizioni, dalla dottrine millenarie che costituiscono le religioni che oggi imprigionano la mente e l'anima della stragrande maggioranza degli esseri umani esistenti;
    Questo nemico così ben nascosto che fa sentire la sua presenza è l'ignoranza, Intesa come tale:
    Il non sapere, realmente, per quale motivo in alcuni paesi ad esempio, la donna deve portare il burqa, o in altri si deve fare l'infibulazione a bambine deturpando per sempre la loro natura e femminilità.
    In altri Luoghi, c'è il carcere per gli eretici o gli "apostati".
    Tutto questo, non è altro che il frutto di pensieri di altri esseri umani, che poi son divenute, prima parole, e poi testi sacri, a loro volta reinterpretati e mal insegnati da altri uomini.
    E oggi, viviamo l'assurdità di tutto questo.
    E allora, mi chiedo, quanto ancora si deve permettere a simili amenità di esistere a rischio della stessa esistenza della specie umana?
    Consapevolezza, consapevolezza, consapevolezza, fratelli miei, ed informazione a più non posso!
    L'unica arma che forse ancora ci resta per tentare di cambiare non solo il nostro presente, ma anche il futuro dei nostri figli e nipoti..

    RispondiElimina
  7. "Quello sì che è spirituale", "la figlia di X, che ragazza spirituale" quante volte ho sentito dire queste frasi. Fanno parte di un lessico proprio della congregazione, non lo si trova da nessuna altra parte. Come "zelante", "la verità", "andiamo in servizio" (questo magari viene capito da chi lavora in polizia o nel volontariato), "la comitiva", ecc ecc. Il solo inserire questi termini in una conversazione ti fa riconoscere come TdG. Provate a parlare così con chi non è mai stato TdG! Ti guarderà come un alieno: "zelante??? Spirituale??? Ma come parli?? E che significa??"... Così il 90% della popolazione non TdG ti risponderebbe. Logico che ogni parola del vocabolario dei TdG può avere un significato diverso rispetto a quello di uso comune, ogni società chiusa si crea regole e linguaggi peculiari: un altro aspetto tipico delle Sette. Dalla mia esperienza essere "spirituale" aveva 2 significati: il primo "teorico" era mettere al primo posto le "cose spirituali" cioè pregare, non "peccare" avere "un'intima relazione con Geova" . Il secondo "pratico" (che era quello che contava veramente) era essere attivi nel ministero, cioè il parametro su cui venivi valutato dagli altri era: se eri presente a tutte le adunanze, se commentavi, se andavi in comitiva tutte le settimane (poi quello che facevi dopo il raduno era superfluo quello che contava era solo la presenza) per gli uomini gli "incarichi" e per le donne se erano "pioniere", ultima cosa dovevi anche invitare a cena regolarmente le altre famiglie (ben viste... Meglio se anche loro "nominati") o organizzare svaghi (anche quelli "spirituali") con gli altri. Chi non soddisfaceva questi parametri non era "spirituale". Soddisfare il criterio 1,in teoria quello veramente importante, non serviva a nulla se non soddisfacevi il secondo. Questo perché la WT, furba come una faina, scrive continuamente nella Torre di Guardia che non è possibile esista qualcuno con "un'intima relazione con Geova" che fosse anche un TdG modello come lo vuole questa Organizzazione. Questo è palesemente un'assurdità! Perché può esistere una persona fortemente credente, che prega tutti i giorni e che segue i dettami morali biblici che magari delle "attività teocratiche" della "carriera teocratica" se ne strafotte! Il paradosso è che queste persone che nell'intimo sono veramente "spirituali" nell'ambiente TdG sono visti come "bravini ma non abbastanza" creando a queste persone dei problemi emotivi e sintomi di ineguatezza. Proprio questo è il giochino perverso che fanno i vertici! Le persone miti, gentili, "spirituali" nel vero senso della parola DIFFICILMENTE arrivano a ricoprire incarichi di responsabilità nella Congregazione... e quando lo fanno o cambiano o non durano. Dalla mia esperienza maturata nel corso degli anni posso dire tranquillamente che i "migliori" lì dentro NON erano i nominati, ma i proclamatori bersagliati dalle visite pastorali. Spirituale lì dentro ha un solo significato: buon lavoratore per la WT.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nelle congregazioni dei TdG il CD con una cattiva gestione spirituale sta perdendo molti adepti con indole spirituale simili a grano che li stanno bruciando e buttando fuori addirittura ostracizzandole; mentre le zizzanie se li stanno tenendo dentro innaffiandole e soddisfacendo la loro sete di potere e ambiziosità cosi che nelle congregazioni c'è uno spirito avvelenato .

      Elimina
  8. Veramente valido questo ragionamento,bisogna fuggire a gambe levate da religioni e religionisti,cercate di essere voi stessi esprimendovi con quello che avete dentro.

    RispondiElimina
  9. Da oggi sono libero dppo 30 anni di “spiritualita” misurata con il bilancia delle ore di servizio e dei commenti in sala. Gia da tempo facevo un “servizio” di facciata e non commentavo perche mi sarebbe venuta la psoriasi per lo stress. Ieri sera ho affrantato due anziani che insistentemente volevano sapere cosa mi stava succedendo e dopo numerosi dinieghi ho raccolto le forze e sono andato. Inevitabilmente e venuto fuori la faccenda della commissione reale australiana. Ho letto a loro le trascrizioni rigorosamente in inglese traducendole io stesso, facendo presente che sono atti ufficiali, presi dal sito ufficiale, non manipolabili e ogni singola parola trascritta e sottoposta a verifica. E venuto giu l universo. Un anziano e diventato paonazzo livido in faccia, l'altro e stato calmo e mi ha ascoltato come se sapesse gia tutto. Non c’era nessuna meraviglia nel suo sguardo. Un anziano gridava in maniera scomposta al complotto degli apostati. La mia risposta e stata.” La commissione reale non era interessata a disquisire su dogmi dottrinali mi dispiace, stava semplicemente ottemperando a carenze di protezione e ad abusi che sono stati perpetrati oltre che dall abusatore, anche da chi avrebbe dovuto proteggere i bambini, pensa quanto sono cattive queste autorita secolari demoniache in mano a satana. Avremmo dovuto dare l esempio ed essere all’avanguardia e invece siamo stati trovati carenti sotto tutti gli aspetti. Ci siamo preoccupato della forma piuttosto che delle vite degli abusati, abbiamo avuto la arroganza di curare queste ferite con una lettura di una articolo e due preghiere, siamo stati trovati carenti su moltissimi punti” . non ho mancato di sottolineare la codardia e la vigliaccheria di Jackson che vorrebbe insegnare a noi ad essere intrepidi e coraggiosi come il tema delle ultime assemblee, e invece si è comportato da coniglio impaurito dando risposte ambigue come ho sottolineato a loro. La frase che ha fatto sbroccare, ma non l ho detta io ma il coraggioso Jackson e stata, “SAREMMO ALQUANTO ARROGANTI SE DICESSIMO DI ESSERE GLI UNICI PORTAVOCE CHE DIO USA” ma noi non siamo il popolo scelto da dio? Gli altri non sono tutti in mano a Satana? E la cosa piu Apostata che abbia mai sentito e proprio dalla bocca di un “fratello di Gesu”. E mi risulta che per apostasia si venga disassociati in tronco. Come mai vedo ancora il suo faccione che riempie tutti i 16:9 dello schermo televisivo? Ovviamente IO sono quello apostata e solo perché ho riportato le frasi di Jackson a cui i due anziani non hanno saputo replicare. Ho fatto pure presente che si sono celebrati molti processi in tal senso e che sono stati persi con obbligo di risarcimenti milionari. Macchè tutte invenzioni degli apostati. Mi veniva da sorridere per tanta ingenuità .Ora scompariranno il 90% dei nominativi della mia rubrica e io sarò un dead man walking. Vale il sillogismo che se la verità viene fuori per me, pure la la Watchtower sara cosi. Io intanto mi siedo e aspetto. Buona vita a tutti i risvegliati e grazie del supporto avuto leggendo questo blog che ringrazio infinitamente.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dionigi Vento, complimenti per il tuo alto senso di giustizia e per averli affrontati a viso aperto.
      Entrambi sono pericolosi: l'ingenuo paonazzo e il consapevole che non ha battuto occhio. Il secondo pù del primo perché ha conosciuto la verità e ha scelto di continuare a mentire.
      Ora sei libero davvero, libero da false dottrine e finte promesse di una vita eterna inesistente.
      Lo dico smere che dentro resiste, oltre gli ingenui, solo chi riesce a fingere.

      Elimina
    2. Grande DIONIGI VENTO, sei un vero cristiano, un uomo coraggioso. Ti stimo. Avanti tutta. Sei in gamba.

      Elimina
    3. Dionigi, complimenti. Condivido il parere di Jack, il secondo + falso dei due.
      Chissà in effetti, quanti ce ne sono di questi anziani, nonostante abbiano compreso in mano a chi stanno, ma continuano a far buon viso a cattivo gioco ...
      Con certa gente, e fiato e carta sprecata, sforzi e dignità sprecata x certi anziani, che a differenza dei proclamatori, sono ancora + degli emeriti e asfittici illusi

      Elimina
    4. Bravissimo Dionigi Vento, complimenti, fare un passo decisivo come questo è difficile, dopo 30 anni ancora di più. Sei un esempio (altro che "esempio" come lo intendono i TdG, intendo nel vero senso della parola). Concordo con @Jack Reacher, il peggiore è quello che non ha battuto ciglio, persone del genere sono corrotti fino al midollo, si è venduto l'anima al diavolo (WT). Ci hai guadagnato e te ne accorgerai col tempo. Non sei solo! La tua esperienza è preziosa qui. Bisogna salvare più gente possibile.

      Elimina
    5. Complimenti e felicitazioni per il traguardo raggiunto.
      Bella soddisfazione per te, e per noi leggerti.
      Ti faccio solo un'osservazione: tu non sei un "dead man walking" sei un vero resuscitato dalla morte cerebrale!!
      Assapora la tua libertà, da ora in poi conoscerai sempre più quanto valore ha.

      Elimina
    6. Bravo Dionigi! Anche io parlando con tre tdg al carrellino ho avuto la sorpresa di vedere due sorelle anzianotte che sapevanondella commissione mentre il simpatico anziano fingeva invece di non saperne nulla. Negare, negare e negare. E poi inquisire chi sa chiedendogli come fa a sapere

      Elimina
    7. La frase che più mi è rimasta delle parole di Jackson, è che mentre i testimoni la chiamano "Verità", il corpo direttivo si limita a dire "la nostra dottrina".

      Elimina
    8. Poiché sono fuori da testimoni di Geova da un bel po' di anni certe novità ovviamente mi sono ignote. Ma la frase di Jackson mi lascia di sasso, anche se non mi sorprende, perché chi ha abbandonato quel gruppo ha capito da un pezzo che non sono "l'unica canale di Dio". E dopo tutte le magagne che stanno venendo a galla, tempo che non possono nemmeno più considerarsi canale di Dio. Perché anche Lui odia i pedofili.

      Elimina
  10. Per Dionigi Vento: chapeau!!!!! Un milione di volte chapeau!!

    RispondiElimina
  11. satana e gli apostati sono il loro scarica barile da sempre per portare avanti i loro teatrini , sono più falsi di una banconota falsa.

    RispondiElimina
  12. Bellissimo post! Il Gesù che la religione ci mostra nei vangeli in realtà era molto più vicino al tuo pensiero, vedi ad esempio il vangelo di tommaso, il più autentico e più antico e anche naturalmente ritenuto il più scomodo. In questo vangelo, Gesù spiega di cosa è fatta la stessa materia, un concetto che la fisica quantistica comincia a comprendere solo ora. Parla della morte come di un'illusione. Non esiste la punizione, semplicemente chi non ha ancora compreso di essere veramente, ha tutto il tempo per farlo.

    RispondiElimina
  13. È faticoso andare avanti quando hai perso tutto, quando sei rimasto solo, quando non sei più niente e ti senti inutile, quando realizzi che la fede cieca ha sempre la meglio sulla ragione, quando non ti è rimasta nemmeno una briciola di autostima. Ti svegli la mattina e pensi: che senso ha tutto questo? Che senso ha andare al lavoro, mangiare, dormire, fare qualsiasi cosa. Niente più ti rallegra o ti rasserena. Oramai sei come una barca alla deriva in mezzo alla tempesta, che andrà a fondo. È solo questione di tempo e scomparirai. Nessuno ti rimpiangerà, anzi diranno che eri pazzo, malato, perché per loro il fine giustifica i mezzi e non gli importa se questo significa non capire il prossimo e calpestarlo. Hai lottato con tutte le tue forze, ma non è bastato. Fine.

    RispondiElimina
  14. Albert, in verità è così solo all'inizio. Perhè poi apri gli occhi e scopri che i vicini, i colleghi, i vecchi compagni di corso sono migliori amici di quanto non ti sia stato insegnato. Scopri amicizie disinteressate, più genuine. Solo poche, ma tant'è di veri amici nella fratellanza non credere di averne mai avuti. Un amico non ti volta le spalle, ma ti aiuta e ti parla quando il mondo intero ti volta le spalle. Un amico o un amica, perchè puoi scoprire che ci sono anche bellissime amicizie femminili. Ovvio, ipocriti e falsoni ne trovi ovunque, ma non credo di parlare con un semplice ragazzo. Spesso ti si aprono le porte ad un mondo migliore

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Condivido,ì Francesco, il tuo pensiero positivo. Riconoscere che la vita continua. Ma si può ricominciare a socializzare e fare nuove conoscenze, quando si vuole, al bar, dal barbiere, quando si fa la spesa, ad eventi cittadini. Basta volerlo. Certo, come dice Albert, il meglio della nostra vita è andata sprecata lì, ma non per questo dovremmo buttare il resto che ne rimane. Dovremmo imparare a migliorare la propria autostima, e farci così scivolare i giudizi degli ex amici tdg. L'inevitabile è lì x tutti, sopratutto i tdg, che credono di non morire mai!

      Elimina
  15. Mi dispiace dirvelo, ache se non abbiamo e vogliamo risposte preconfezionate io e mio marito adesso ci sentiamo sereni e di questa nostra serenità se ne sono accorti in tanti .Alcuni ci hanno chiesto che cosa fosse cambiato nella nostra vita e abbiamo risposto che eravamo fuorusciti dall'organizzazione .Parlo molto di più adesso che prima.Quindi cerchiamo di vedere le cose per quelle sono non abbattiamoci anzi ,esultano.

    RispondiElimina
  16. Rileggendo bene il post mi è sorta una domanda, avevo dubbi sulla veridicità delle scritture nel post ce scritto che gli iscritti attribuiti l'apostolo Paolo non hanno fondamenta per la storia è archeologia, qualcuno sa darmi qualche notizia più precisa in merito? Sto cercando di studiare l'autenticità della Bibbia in relazione appunto a storia ecc ecc....ecc....se qualcuno può aiutarmi lo ringrazio in anticipo
    Angel

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un lettore del blog, studioso di lingue antiche, sta per pubblicare un libro di 500 pagine che farà chiarezza su tutto questo.

      Forse verranno fatti dei post in seguito su alcune parti del libro...

      Elimina
    2. Ciao Angel, comincia da Bart D. Ehrman "Sotto falso nome: Verità e menzogna nella letteratura cristiana antica". Ti si aprirà letteralmente un mondo, a me ha fatto cadere definitivamente il velo dagli occhi, Ehrman è uno studioso molto affermato. John, tienici informati sul libro di cui parli. Se lo metterà in commercio lo prenderò subito!

      Elimina
    3. Il libro attualmente è in revisione di bozza. Sarà poi certamente ordinabile, probabilmente su Amazon, ma ci vorranno forse un paio di mesi ancora.

      Sarà una specie di percorso all'indietro, dal rimettere in discussione gli insegnamenti dei TDG fino al riconsiderare interamente il contenuto delle scritture definite "sacre"

      Elimina
    4. @John C.@ sapresti dirci cortesemente il nome del libro di cui parli? Anche se è in bozza si saprà titolo e nome autore.

      Elimina
    5. @Fabio

      No, ancora non c'è nulla di ufficiale, a parte il libro completato e che è in revisione. Quando sarà pronto per l'acquisto faremo un post e lo pubblicizzeremo a dovere, sia qui che sui social. Tranquilli, saprete tutto!

      Elimina
    6. Mi associo al consiglio di AX80: il libro di Bart D. Ehrman "Sotto falso nome" è veramente formidabile!! L'ho letto tutto d'un fiato in quanto non riuscivo a smettere. Formidabile, inconfutabile, consigliatissimo.

      Elimina
    7. Recensione del libro:

      Un altro importante lavoro con il quale l'autore mette in discussione in maniera esaustiva e documentata, i dogmi finora indiscussi della Chiesa basati sulla letteratura cristiana antica. Un importante documento che fa luce su quel misterioso periodo dei primi secoli del cristianesimo primitivo fervido di vangeli, lettere, trattati ed apocalissi che dichiarano di essere stati scritti da qualcuno che in verità non l'ha fatto. Un periodo in cui il dilagare di scritti e di interpretazioni libere sul cristianesimo, ha generato una quantitá spropositata di testi, di correnti di pensiero e di illustri ma discutibili personaggi che hanno contribuito, ognuno a suo modo, a distorcere in maniera forse irreversibile il messaggio di Cristo. A cominciare dai vangeli canonici scritti da chiunque ma non dai discepoli, cosa che invece da circa duemila anni è data per scontata e che contengono ognuno imprecisioni, aggiunte e/o omissioni a seconda del messaggio o della destinazione d'uso del vangelo stesso. L'autore, inoltre, fornisce alcune spiegazioni logiche per il periodo in questione, per giustificare il dilagare di scritti contraffatti o anonimi o di falsi autori come indicato nel titolo. Un testo obbligatorio per chi vuole aumentare le proprie conoscenze religiose facendo luce sulle origini del cristianesimo e le sue dinamiche storiche prima ancora che dogmatiche e incontestabili. Il libro cerca di rispondere alla domanda: chi ha veramente scritto cosa e perchè? Come sono nati i Vangeli e quanti ne sono esistiti? Quanto è affidabile il contenuto di un testo se l'autore non è quello dichiarato? Un testo che mette a dura prova la propria fede e le proprie certezze e che rimette in discussione le basi monolitiche della Chiesa e del cristianesimo primitivo.

      Elimina
    8. Ma come. La watchtower non ha sempre affermato che la Bibbia ci è giunta "integra" perchè è la parola di Dio? I vangeli hanno i nomi degli autori, mentre la watchtower non si identifica quando ha stampato la nuova traduzione della Bibbia? Come stanno le cose? Qualcuno quì sta mentendo e sappiamo chi è. Se penso che sono stato ingannato con queste menzogne per "tanti" anni mi verrebbe voglia... Ma siccome mi ritengo un cristiano cerco di perdonare il mio nemico. Mentre loro, il nemico lo ostracizzano. Quello che dici purtroppo succede dal momento che entri in questa setta, dove non è permesso consultare testi estranei a quelli dei loro archivi, in quanto considerati satanici. Pensa che nella nuova del 2017 mi sono accorto che hanno eliminato i primi 11 versetti del capitolo 8 di Giovanni, risultati a dir loro non canonici. Caspita, e se ne sono accorti dopo 130 anni?

      Elimina
  17. Ax 80 Ti ringrazio molto, lo comprerò subito per leggerlo, grazie anche io sono interessata al libro che dice john, allora aspettiamo.....trovare notizie in internet e molto difficile non ho trovato praticamente nulla

    RispondiElimina
  18. Con una forma di religiosità e non di spiritualità il CD-WTS manipola e interpreta le scritture della Sacra Bibbia facendo credere ai suoi adepti che è volere di Geova mentre invece è la loro volonta di tenere soggiocati i loro adepti con regole assurde non divine come ad esempio sposarsi solo nella cerchia della loro setta , mostrandosi falsi e ingannevoli .
    Ho trovato realistico illuminante e incoraggiante il video su Youtube della Dott.ssa Psicologa G.Ricci;
    Testimoni di Geova : quando i sentimenti diventano una trappola Dott.ssa G. Ricci Psicologa
    Youtube / 908bmepHcw

    RispondiElimina
  19. Io non mi ritengo nè religioso nè spirituale, ma semplice credente in Cristo. Dico questo perchè sentirsi spirituali si corre il rischio di finire come gli scribi e farisei. La manifestazione esteriore del nostro essere, a meno che non dipenda dalla nostra naturale inclinazione, può subire il fascino di volerci sentire migliori di altri. I capi religiosi del I secolo ricordiamo erano persone pie, osservanti scrupolose della legge. Ma quando si accorsero che Gesù guariva di sabato non ci videro più. Ecco, per me anche la parola "essere spirituali" mi fa paura. Sei spirituale? Potresti essere pericoloso. Gesù era spirituale?. Penso di no! Era un uomo giusto che cercava di far valere la giustizia divina anzichè quella degli uomini, che spesso, arrampicandosi alle Scritture pretendevano di applicare le leggi "ad personam". Manipolare la legge a vantaggio dei capi religiose sortì soltanto la morte di Gesù. Detti capi erano molto convinti di essere giusti e di conoscere bene la Legge, ma mancava loro la cosa più importante: la misericordia. Cosa che Gesù più volte rinfacciò loro. Se essere spirituali significa coscienza dei bisogni altrui e soccorrerli, bene, siamo tutti invitati a diventarlo, ma se al contrario significa ergersi sopra gli altri, come i farisei, togliamocelo dalla testa. La parabola del buon samaritano mi viene in mente solo per indicare la differenza fra due persone apparentemente spirituali ed un uomo comune che non lo era proprio.

    RispondiElimina
  20. Buongiorno gente, condivido un pensiero
    Visto che ultimamente ho espresso il mio disappunto per gli insegnamenti biblici, anche con un po’ di nervoso ho pensato di farlo in maniera più pacata e serena.

    L’Uomo religioso versus l’Uomo spirituale.

    Ti è stata data una macchina e una strada da percorrere.
    Puoi essere una Panda in una strada di città.
    Una Ferrari su un circuito.
    Una Jeep in montagna
    Oppure una di quelle macchine da rally sulle dune del deserto.

    L’uomo religioso non ha il controllo del suo mezzo. Sbanda, non procede come desidera, si perde. Qualche volta sente di non essere sulla strada adatta alla sua macchina.
    L’uomo religioso perciò chiede a Dio di dargli una strada migliore.
    Chiede di essere portato sulla strada adatta.
    Oppure di avere una macchina maggiormente qualificata.

    Ma poiché ne la macchina, ne la strada cambiano si convince che gli ostacoli siano messi lì come delle prove per lui. Si convince di dover seguire faticosamente il percorso. E, faticosamente, lo segue.

    Nel farlo si dimentica di prendersi cura della macchina o della strada, poiché pensa che sarà Dio a farlo, prima o poi.

    Anche l’Uomo spirituale non ha il controllo del suo mezzo. Sbanda, non procede come desidera, si perde. Qualche volta sente di non essere sulla strada adatta alla sua macchina.

    L’Uomo spirituale comprende di avere la macchina giusta sul terreno giusto.
    Quindi capisce che deve solo imparare a controllare meglio il suo mezzo.
    Se sente di essere sulla strada sbagliata,
    studia, cerca, medita, si fa aiutare, finché non sente di essersi riportato sulla strada giusta.

    L’Uomo spirituale scopre che se risolve i propri conflitti interiori, anche gli ostacoli della strada si elimineranno.

    Cura sia la macchina che la strada perché sa che gli sono state affidate.

    Ad un certo punto, l’Uomo spirituale realizza che non esistono Panda, Ferrari o quant’altro.
    Ma che siamo tutti una Forza Motrice in movimento.
    A quel punto può Scegliere su quale strada portarsi, in qualsiasi momento.

    Infine l’Uomo spirituale comprende che è egli stesso la Strada. Ora può arrivare ovunque egli desidera.

    Buon Viaggio a tutti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. scegli la strada che vuoi,
      ma alla fine della....vita....
      sempre in un burrone si precipita

      Elimina
    2. E' proprio per questo, @cattivo esempio, che bisogna godersi il viaggio: se fai le cose che altri hanno stabilito al posto tuo, sempre in un burrone finirai, ma qualcuno grazie alla tua forza lavoro si godrà la vita molto più di te.

      Elimina
    3. @Fenice, penso che il tuo commento sia la descrizione del tuo sentire ed essere spirituale; ed è profondo e di valore: senti te stessa essere forza motrice e strada (lo scrivi con le iniziali maiuscole come fossero divinità?) Due domande:"si fa aiutare finchè.." dove hai trovato aiuto? Poi una tua opinione, se vuoi condividerla: pensi che le persone possano sentirsi pienamente soddisfatte praticando la propria tradizionale religione, che sia cattolicesimo o test.Geova, ecc??

      Elimina
    4. Si Scricciolo è il mio sentire.
      È il riassunto dell’evoluzione fatta una volta uscita dalla religione.
      Le maiuscolo erano per sottolineare il punto.
      Dove puoi trovare aiuto?
      Semplice...in tutte quelle pratiche che la wt demonizza etichettandole come spiritiche! Sono quelle le vere pratiche spirituali.
      Yoga, meditazione, Qi-gong, ecc
      Con queste il lavoro parte da te.
      Altrimenti ti puoi affidare a guide spirituali sciamani, guaritori ecc che ti aprono al mondo spirituale (di solito gratuitamente)
      Se preferisci orientarti verso qualcosa di più « scientifico » puoi approcciarti a qualsiasi disciplina olistica (olistico=che tiene conto del sistema strutturale/emotivo/spirituale dell’individuo)
      Theta-healing, kinesiologia, brain therapy, costellazioni familiari, ipnosi regressiva (l’operatore ti mette nelle condizioni di attingere al tuo potere interiore e di connetterti con l’intelligenza innata dell’universo)

      Ancora più scientifico, tutte le tecniche di (de)programmazione mentale.
      Il risultato è lo stesso.

      Tutti questi metodi ti mettono davanti al fatto che il caso non esiste e nemmeno esiste un progettista esterno (Dio): sei il creatore della tua realtà. Ciò che sembra esterno (ciò che ti succede) non è separato dalla tua coscienza.

      Le religioni, tutte!, non hanno niente a che vedere con la spiritualità. Non possono far sentire una persona completa, soddisfatta e in pace.
      Ti ricordi quando si frequentava le adunanze e ne uscivi incoraggiato? Perché quel sentimento NON durava?
      Perché non nutrivi la tua parte spirituale.
      La religione è un surrogato: sembra darti qualcosa ma non ti da niente. E rimani perennemente “assetato”.
      Hai scritto bene: la religione è una Pratica.
      Riti, rituali doveri.
      La spiritualità è, per definizione immateriale.
      È interiore. È personale. Non ci sono riti.
      Non ci sono pratiche.
      Non si basa sul Fare ma sull’Essere.
      In altre parole: la religione ti sprona ad essere pacifico. dovrai continuamente sforzarti per mostrare questa qualità.
      La spiritualità ti fa Diventare la pace.
      Nessuno sforzo. È uno stato dell’essere.
      Puoi diventare ciò che ti serve diventare:
      La Pace. L’Amore. L’Abbondanza. ...

      La religione mantiene nel flusso della paura.
      La spiritualità nel flusso dell’amore.

      La religione ha tante risposte. (Perché esiste la sofferenza, perché siamo qui, cosa c’è dopo la morte, ecc) ma non ha sostanza.
      La spiritualità non ha risposte (in realtà hai più domande che risposte) ma ti da tutto ciò che ti serve per farti sentire completo

      Ciao buona ricerca




      Elimina
  21. Religione e spiritualità : La religione non può sopportare la spiritualità , non la può proprio tollerare . ....La spiritualità potrebbe portarvi ad una conclusione diversa da quella di una particolare religione ..... E questo non è tollerabile .....La religione vi sprona a esplorare i pensieri degli altri e ad accettarli come fossero i vostri .....La spiritualità vi invita a abbandonare i pensieri degli altri e a trovare i vostri .....( Marco Montagna )

    RispondiElimina

non è più possibile commentare questo blog, cliccare qui sotto per saperne di più

Leggi il post sulla chiusura dei commenti

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

ARCHIVIO

.

Indice Archivio blog