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mercoledì 6 dicembre 2017

Il condizionamento religioso



Leggendo qua e là sul web, ho trovato due spunti di riflessione che potrebbero essere utili ad alcuni lettori. Il primo è una considerazione distaccata di come l'educazione religiosa ricevuta fin da bambini ci influenza anche da adulti. 
La seconda è un'esperienza di un giornalista della testata Repubblica.

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Una forma di condizionamento mentale subdolo, ma ben radicata in ognuno di noi è quello religioso.
Se riflettiamo su tutte le grandi religioni, ognuna di loro ha una sua spiegazione della creazione della realtà dell’universo, ed un unico protagonista che ne è l’autore, creatore ed iniziatore che ha dettato le leggi in base alle quali gli esseri umani devono vivere la loro esistenza, leggi e parametri contenuti in testi tramandatici da secoli, e che rappresentano la parola di colui che ha creato l’universo.

Il problema è che manifestazioni divine di massa (estese contemporaneamente a tutto il mondo) non sono mai avvenute, pertanto chiunque volesse porre delle domande a "Dio" o comunque volesse in qualche modo rivolgersi a lui, si troverebbe sempre e comunque, di fronte alla versione PERSONALE di uomini come lui, fallaci come lui, condizionabili da altri uomini come lui.
Nella maggior parte dei casi, anche se da adulti siamo convinti che la scelta religiosa sia stata una scelta volontaria, ad introdurci in tenera età al credo religioso è stata la nostra famiglia, la quale in quella fase dell’infanzia è anche fonte di sicurezza e di soddisfazione dei nostri bisogni primari.
Il credo religioso che ci viene instillato fin dalla nascita con i suoi dettami e le sue spiegazioni condiziona la nostra esistenza, e modifica in modo negativo la percezione di noi stessi e della realtà.

Ad esempio, la fede cieca ed incondizionata nella Bibbia, nasce proprio in quell'ambiente, ed una volta divenuti adulti ne siamo condizionati pur non volendo. Si può mettere in discussione la chiesa o la propria religione cristiana, che sia evangelica, cattolica o che sia la congregazione dei Testimoni di Geova.
Ma difficilmente l'adulto metterà in discussione la Bibbia, anzi cercherà sempre conferme che avvalorino i "testi sacri" e scarterà come menzognera ogni affermazione contraria, benchè realistica e verificabile.

Per il fedele, il credo religioso diventa la giustificazione ed il motivo della realtà che sta vivendo, ordinata secondo criteri infallibili di cui egli è fiero partecipe… ogni eventuale contraddizione, paradosso o mistero delle simbologie, parabole e spiegazioni devono venir accettate come “atto di fede”, che include anche la fede nella struttura gerarchica di rappresentanti ed officianti in quanto depositari e rappresentanti della parola e di colui che ha costruito l’universo.

Tuttavia, per il credente, è difficile anche contestare apertamente la religione alla quale appartiene.
Guai, per il cattolico devoto, mettere in discussione la struttura gerarchica della chiesa a partire dal Papa, o guai per il Testimone di Geova mettere in discussione l'operato del corpo direttivo.
Tuttavia, oggigiorno, c'è più libertà di parola rispetto al passato, anche se ciò non è vero per tutte le religioni.
Di fronte a certe evidenze è normale, per alcuni, ricredersi parzialmente sulla propria religione, anche se mentalmente il proprio inconscio è sempre alla ricerca di giustificazioni plausibili.
Ecco perchè, per molti credenti, la propria organizzazione religiosa può sbagliare per "imperfezione" (che però oggi - secondo loro - è tollerata da Dio ed in futuro verrà corretta), mentre le organizzazioni religiose "antagoniste" vengono ritenute spesso false, blasfeme verso Dio e sopratutto in malafede.

Ad ogni modo, la persona educata in una specifica religione entra quindi a far parte di una seconda “famiglia” (quella aderente alla sua confessione religiosa) benevola ed accogliente, che gli fornisce per ogni evento o circostanza, spiegazioni e giustificazioni,vincolandolo emotivamente alla paura che, qualora abbandoni “la retta via”, gli venga tolto anche questo appoggio esistenziale al quale si è oramai assuefatto… ciò era palese ed evidente nel cattolicesimo dei secoli scorsi, oggi è molto più evidente in altre sètte cristiane come quelle evangeliche e Testimoni di Geova, dove colui che desidera svincolarsi dal credo religioso, viene spesso rinnegato da amici e parenti (anche stretti) negandogli spesso perfino un semplice saluto, ed accusandolo pretestuosamente di ogni malvagità.

Il concetto di peccato, diventa per l’individuo cresciuto in questo contesto assurdo un condizionamento limitativo, che lo fa sentire in colpa ogni volta che gli accade qualcosa di bello, che non gli fa godere la vita, che lo costringerebbe ad una vita di stenti e sacrifici, perchè è solo così che si guadagnerebbe la gioia della vita eterna.

Pertanto in ogni religione vi sono uomini che millantano uno "speciale mandato da Dio" uomini ai quali è vietato opporsi (perchè significherebbe opporsi a Dio) uomini ai quali è dovuta assoluta ubbidienza (per entrare nel paradiso) ed ai quali bisogna confessare le proprie trasgressioni (così che essi possano avere un completo controllo sulla vita e sul comportamento del credente).

Il testo qui sopra è stato preso, rivisto e commentato dal link: http://spuntidiriflessioneperspiritiliberi.myblog.it/2009/08/25/condizionamento-religioso/



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L'esperienza di un uomo allevato nel credo dei Testimoni di Geova

Matteo è un giornalista del quotidiano "La Repubblica". Questo suo messaggio, reso pubblico su Facebook, testimonia quanto possa essere odiosa la discriminazione nei confronti degli ex membri da parte dei seguaci di questo culto.



La discriminazione è quanto di più odioso un essere umano possa infliggere ad un altro; non si viene valutati per ciò che si è, ma per i propri orientamenti politici, religiosi o sessuali. O per la razza di appartenenza.
Da giornalista, quando ho potuto, ho sempre provato a denunciare tutti i casi di discriminazione subiti da omosessuali, lavoratori, militanti politici.
Invece a volte la discriminazione la vivi ogni giorno, nel tuo profondo, e un pudore misto a vergogna non ti permette di denunciarla in maniera altrettanto forte. Ma solo così, privatamente, ad amici fidati o di lunga data.
Allora oggi sento il bisogno umano di rompere il muro, la barriera, di questo pudore e di questo dolore, raccontando parte della mia storia.
Una decina di anni fa, in piena libertà e coscienza, ho deciso di abbandonare la fede religiosa con la quale mi avevano cresciuto i miei genitori, quella dei testimoni di Geova. Lo ho fatto per un semplice motivo: non credevo e non credo nell’esistenza di dio; a maggior ragione non credevo più nella loro dottrina. Non avevo scelto quel culto, mi era stato imposto. Una volta cresciuto, ho esercitato il diritto di scegliere per me.
Da quel giorno, come le regole della comunità prevedono - norme al di fuori non solo del tempo, della ragione, della civiltà ma anche dei dettami costituzionali di questo Paese – ho di fatto perso i miei genitori, le mie tre sorelle, mio fratello. Mai più una riunione familiare, naturalmente nessuna festa, nessun invito al matrimonio di due di loro che nel frattempo si sono sposati, telefonate sporadiche (una, due l’anno; adesso neanche quelle). La tua vita va avanti comunque, ma loro non ci sono, non possono né vogliono esserci.
Posso venirvi a trovare? «Lo sai già, non abbiamo piacere».
Le normali difficoltà di un ragazzo, ma anche una piccola conquista, un articolo in prima pagina, un trasloco da fare, un rapporto d’amore che si rompe, una scelta importante da affrontare: non c’erano, non volevano esserci, non ci sono. Perché non credo nel loro dio, nel loro libro né tantomeno nella interpretazione che gli danno.
La discriminazione fa male e umilia. È cieca e non ha nulla di razionale. Non puoi chiederti dove sbagli, se puoi rimediare, se puoi migliorare o cambiare qualcosa: la subisci e basta.
Ma non è una storia solo mia. Lo stesso trattamento per lo stesso identico motivo lo patiscono, ogni giorno, migliaia di persone in questo Paese. E la stragrande maggioranza di loro, come me, lo vive in silenzio. Non abbiamo un nostro Pride, purtroppo.
L’unica cosa che posso fare o dire, per chi ne sa poco o niente, è di non fermarvi alle apparenze, ai sorrisi accattivanti di chi vi suona al citofono o vi ferma per strada con una rivista in mano: dietro una maschera innocua c’è la privazione della libertà - propria e quella altrui – di amare finanche ciò che sarebbe più naturale amare. Sappiatelo e fatelo sapere.
E da domani in poi, tranquilli, torniamo pure a cazzeggiare di politica, giornalismo e (dis)umanità varie.


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ecco il link da dove è stata presa l'esperienza: 
https://www.facebook.com/matteo.pucciarelli/posts/10212849291054575 (il post potrebbe essere rimosso dall'autore in qualunque momento)










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24 commenti:

  1. in effetti si parla tanto di libertà di religione, ma essa viene spesso imposta.

    Io stesso quando decisi di studiare la Bibbia con i Testimoni, pur non rendendomene conto, stavo subendo pressioni: "se fai così Geova benedice, se non fa così Geova ti volta le spalle!" Ma in effetti stavo osservando dottrine create e concepite dalla mente umana.

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  2. Sarebbe bello se Pucciarelli, scrivesse un articolo in prima pagina su Repubblica per dare voce a tutti quelli che soffrono di questa ingiustizia, che è l'ostracismo.
    Mi fa comunque piacere notare che
    Specifica come le regole che guidano i tdg nei rapporti degli stessi con familiari stretti disassociati siano INCOSTITUZIONALI .

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  3. Paolo disse che "tutta" la scrittura è ispirata da Dio, ma a stabilire cosa fosse quel "tutto" è stata la chiesa cattolica secoli più tardi quando il clero della cristianità era l'Isis dei nostri giorni. Fu Dio a guidarli nella stesura? Provo a fare un esempio, Gesù disse di chi fa male ai bambini che "Sarebbe meglio per lui che gli fosse messa al collo una macina da mulino e fosse gettato nel mare", poi invece leggiamo un bel Salmo "ispirato" in cui viene spiegato come Dio considera chi uccide i bambini di Babilonia: "Beato chi prende i tuoi bambini e li sbatte contro la roccia!" (Salmo 137:9) Riterreste giusto punire l'Isis essendo ancora più crudeli di loro? Ritengo tutte le scritture che riconducono a Cristo ispirate, mentre tutte le altre "divinamente" forzate...

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    1. Beh, questo è un tipico esempio di "bias di conferma" ;o)

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  4. Ragazzi cosa ne pensate di ioannen org. Quello che dice Teofilo è davvero suggestivo... e se fosse davvero un profeta?

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    1. Marco, mi fai sganascare dalle risate, un nuovo profeta? Ahahah

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    2. Trovo + affascinante le dissertazioni pseudo scientifiche sul ciclo solare di 33 anni, e la sua influenza sull'umanità ...

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    3. http://2012ladistruzione.blogspot.it/2010/04/limportanza-dei-cicli-di-33-anni.html

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    4. Perchè, esiste ancora 'sto Teofilo, alias Carlos Bisceglia? L'ultima interazione sul sito risale ad agosto...

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    5. Teofilo anche lui deve ancora disintossicarsi dalla WT ...ha in incubazione il virus delle profezie .

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    6. Teofilo di patmos sarebbe stato un profeta se tutte le sue previsioni non si fossero rivelate delle simpatiche bufale, chiedere poi di essere mantenuto dai 4 "mi piace" su Facebook non è stata una grande mossa...

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    7. Potrebbe fare domanda per essere assunto nel CD...( a tempo indeterminato )

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  5. Penso che difficilmente potrei affidarmi di nuovo ad un essere umano per avvicinarmi a Dio.
    La risposta sta in noi e in noi è il mezzo per avvicinarci a Dio o qualsiasi al nostro lato spirituale .
    Cosa che ci farà vivere bene già da ora.
    Per quanto riguarda profezie future mi interessano poco anche perché il nostro "paradiso" o qualsiasi cosa ci sia dopo la morte (anche niente ) lo raggiungeremo tutti , visto che nessuno è immortale.

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  6. Se Teofilo era poi quello che scriveva su Geova.org , non so se è lo stesso. ...mi sembra che aveva profetizzato qualcosa di catastrofico entro maggio scorso......
    Non mi sembra che sia accaduto niente.....però ripeto è come passare dalla padella alla brace.
    Significa delegare ancora ad altri la guida della nostra vita.
    Si può ascoltare tutti, per carità, altrimenti faremo lo stesso errore dei tdg che ascoltano solo una campana.
    Ma mi limiterei solo a quello.
    Anche perché pensateci bene , quale strada più " stretta e difficile " può esserci se non quella di prendersi la responsabilità delle proprie idee , azioni. ...cosa può esserci di più difficile se non quello di stabilire da soli una propria relazione con Dio , nel rispetto delle idee altrui!!!!
    Più facile farci guidare da qualcuno.
    Forse la strada stretta è proprio questa.
    Gesù spingeva molto a far capire agli ebrei, che dovevano avere una relazione PERSONALE con Dio, piuttosto che seguire il rabbino di turno.
    Poi ovviamente la chiesa a messo sotto tono questi insegnamenti, che combaciano poi con le filosofie più antiche e anche con alcune filosofie di vita orientali , ma questo è un'altro tema.

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  7. ditemi se secondo voi possono essere le parole di un giornalista su un'assemblea...

    " Commovente come sempre la cerimonia del battesimo per immersione dei nuovi convertiti compresi quelli di Cecina, uno dei quali un liceale di 15 anni."

    http://iltirreno.gelocal.it/cecina/cronaca/2018/01/06/news/il-2017-salutato-con-due-giorni-a-pisa-1.16320486

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    1. piango per loro... per quando capiranno un giorno...

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    2. In effetti John si commuovono sempre i giornalisti che assistono al battesimo...😂
      Io invece come te piango per quel poveretto, anche io mi sono battezzata a quindici anni!

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    3. Scherzi mamma e papà adesso avranno sonni sereni , la loro piccina gli ha assicurato il cuore che non era una pagana e tutta la famiglia già si vede nel nuovo mondo forse in quelle immagini dove raccolgono frutta con una placida tigre accovacciata sotto l'albero....
      ma l'importante e che ogni malvagio sospetto circa la loro piccina venga fugato in congregazione cosi che loro possano finire di vendere il loro quadretto di famigliola perbene Geovita davanti a tutti , mica come quelli della fila dietro che hanno i figli che non si sono ancora battezzati mi sà allora che sono propio dei fratellacci !!!.....che schifo a quanta viscida palese apparenza ho assistito , tutta forma tutta retorica , se ci penso ancora oggi mi vengono i conati di vomito alle immense pagliacciate e porcate a cui anche io ho preso parte , ma non puoi farci nulla , tranne seminare i semi del dubbio e delle verità che stiamo scoprendo,ma purtroppo come in tutte le ideologie i frutti si vedono solo molto tempo dopo e provarli a rinsavire e spesso peggio che affrontare una belva ......praticamente la vita ti deve ancora riservare ancora il meglio in quanto a prove e stupidaggini che farai e sei gia cosciente battezzandoti di fare a Dio una richiesta di buona coscienza davanti a lui quando sei si e no nato .....peggio di cosi ad imbecillità i genitori non possono essere messi

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    4. Ma poi non vengono fatti quei discorsetti, che per fidanzarsi - sposarsi bisogna aspettare che passi il fior della giovinezza ? visto l instabilità emotiva ? ...ma la stessa cosa non dovrebbe essere per il battesimo, ancor di più in un organizzazione con regole ostracistiche ? un ragazzino di anni 12 -14- 16 ecc.. può avere la maturità ma sopratutto la conoscenza e la consapevolezza di quello che sta per fare ?

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    5. e per giunta senza possibilità di divorzio consensuale...

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  8. Buongiorno a tutti, a proposito di condizionamento voglio riferirvi due aspetti emblematici di quanto questo sia forte nei Testimoni: ora che "abbiamo" (hanno...) la "nuova Traduzione" della Bibbia, la settimana scorsa, in sala, un fratello ha "esortato" una sorella a leggere solo da quella, come se la "vecchia" bibbia non valesse più niente...! E' successo durante un adunanza. Questa sorella è stata letteralmente ripresa perché non ha letto i versetti dalla "nuova traduzione"...! È un po' come lo "schiavo"... Ora nella mente depensante dei "fratelli" è divenuto "saggio" (contro ogni evidenza...) solo perché dall'America hanno deciso cosi...! Se è per questo non era neanche "discreto", ma questo è un altro discorso... Un altro aspetto riguarda la disinformazione che regna nelle congregazioni su alcuni aspetti scientifici, in particolare legati all'evoluzione: tempo fa un "fratello" avanti negli anni ha commentato in sala dicendo una boiata incredibile: "se l'uomo si è evoluto dalle scimmie perché le scimmie sono rimaste scimmie...?" Ora, qualsiasi evoluzionista serio gli avrebbe riso in faccia, perché questo aspetto, oltre ad essere in parte falso, è stato ampiamente spiegato dalla scienza! Questo per comprendere una volta di più quanto ignoranza e disinformazione atrofizzino il cervello.

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    1. L'argomento evoluzione non è qualcosa da riassumere in due chiacchiere domenicali. Va approfondito già solo per annichilire qualsiasi pregiudizio in merito alla filastrocca uomo-scimmia di cui ho gli intestini pieni.
      Io lo sto approfondendo e consiglio a chi non lo ha mai affrontato di iniziare a farlo come i bambini fino a raggiungere testi di anatomia comparata e materie connesse.
      Per i bambini è molto carina la serie su youtube: https://www.youtube.com/watch?v=maEvd4R2ftQ
      Per i più grandi, si può iniziare da una lettura soft di Desmond Morris "La scimmia nuda".

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    2. Anche io Ax80 ero stato ripreso perchè la WTS aveva invitato a sbarazzarsi di un libro per lo studio e ordinare la versione corretta e io non lo avevo fatto. Si trattava di poche frasi che avevo riscritto a mano perchè mi sembrava uno spreco sia di denaro che di carta. Ma ai vertici dà veramente fastidio se non segui le direttive, se non sei allineato e uniformato sei un potenziale ribelle.
      A volte mi fa piacere pensare che in fondo un vero tdg non lo sono mai stato. So che per i tuoi motivi devi ancora frequentare, complimenti per la tua sopportazione nell'ascoltare tali individui.

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    3. Grazie per i consigli di lettura, Jack. E grazie a te per la solidarieta', Complottista. È vero, ci vuole una resistenza stoica. Piu' una cassa di Malox per ascoltare quelle pagliacciate senza farsi venire una gastrite.

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