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“Non c’è nulla di male se una persona cerca di confutare gli insegnamenti e le pratiche di un gruppo religioso che ritiene in errore”.
(Svegliatevi! 8 settembre 1997, pagina 6)

"Nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a seguire una forma di adorazione che considera inaccettabile o a scegliere fra le proprie credenze e la propria famiglia." (Svegliatevi! Luglio 2009 p.29)

giovedì 14 maggio 2020

La storia di Adriana


La biografia di Adriana, cresciuta nella religione dei Testimoni di Geova. Una storia come tante ma che mette in risalto la determinazione della protagonista nel voler prendere in mano la propria vita.


L'albero di natale sembrava gigante per me che avevo solo quattro anni. Ero circondata da palline colorate e luminose: blu, rosse, gialle... Insieme alla mia sorellina più piccola ci stavamo divertendo ad addobbare il nostro alberello, con l'aiuto della mamma. Non avremmo mai immaginato che quella sarebbe stata l'ultima volta...

Non ricordo esattamente quando. Ricordo solo che avevo cinque anni, quando i miei genitori dissero a me e a mia sorella la frase che nessun bambino immaginerebbe mai di sentirsi dire: 
"Babbo Natale non esiste. I regali ve li facevamo io e papà. Da oggi il Natale non si festeggia più"...

Erano forse impazziti? No. Erano entrati in una psico-setta. La più subdola delle psico-sette: i testimoni di Geova.

Da quel momento la nostra vita non fu più la stessa: io, le mie sorelle e i miei fratelli che arrivarono dopo (siamo 6 figli) ci ritrovammo ad essere dei bambini diversi. Isolati seppure in mezzo alla gente. 
E non perché gli altri non ci volessero. Ma perché la setta ti porta all'isolamento: niente feste, niente compleanni, niente auguri, niente cin cin, e soprattutto niente amicizie al di fuori dei testimoni di Geova. 

Purtroppo quando si cresce in un simile contesto si subisce un indottrinamento tale da definirsi quasi un lavaggio del cervello. E così tutti noi, quando eravamo ancora minorenni ci autoconvincemmo che quella fosse la vera religione e addirittura ci battezzammo. Il battesimo nei testimoni di Geova, come anche in altre psico-sette è una strada senza ritorno: non si può lasciare la setta senza pagarne le conseguenze. 

Conseguenze amare: se te ne vai TUTTI ti volteranno le spalle, e tu per loro sai un reietto. Che non merita neanche il saluto. Ma rimanere è anche peggio. Vieni controllato in tutto. E soprattutto ti vengono imposte delle regole praticamente per ogni aspetto della vita. Regole su come vestire, come parlare, con chi parlare, cosa leggere, cosa guardare, con chi ti puoi fidanzare. 

Se non si rispettano le regole più importanti si subisce un comitato giudiziario (una sorta di tribunale interno nel quale ti vengono fatte domande anche personali e imbarazzanti) e si rischia la disassociazione. 

Essere disassociato per un testimone di Geova significa che da quel momento tutte le persone con cui sei cresciuto non ti rivolgeranno più la parola, e l'unico modo che hai per far tornare tutto come prima è mostrare segni di pentimento. Ovvero andare a tutte le adunanze dove tutti si abbracciano e si salutano calorosamente e seguire il programma in silenzio, ignorato da tutti. Anche da quelli che fino a un attimo prima erano i tuoi più cari amici. 

Questa tortura può durare uno, due anni, o anche di più. Dipende dal volere degli anziani (che sono tipo dei vescovi). Io ho subito questo trattamento disumano per ben due volte: la prima perché avevo festeggiato dei compleanni tra cui il mio. La seconda perché stavo frequentando una persona senza avere ancora il divorzio.

Io e la mia famiglia siamo rimasti una vita intera in quel culto abusante, ma io ero la ribelle. Quella che per gli altri aveva i cosiddetti "grilli per la testa". Mi ero messa in testa che volevo lavorare in radio, e non avrei permesso a nessuno (neanche a un fantomatico Dio che loro chiamano Geova) di impedirmelo. Ho cominciato a frequentare una radio di nascosto quando avevo appena 14 anni, e all'età di 18 anni la radio è diventata il mio lavoro. 

Ho lavorato in radio mettendomi contro tutto il mondo, e per un periodo anche contro la mia famiglia. Quando avevo 25 anni i miei genitori mi diedero un ultimatum: o lasci la radio o te ne vai di casa. Scelsi la radio. 

Ricordo ancora il giorno in cui andai via di casa: ero così incavolata con la mia famiglia che non dissi loro neanche dove sarei andata ad abitare. Mentre uscivo con le valige in mano mia madre mi chiese: "Come facciamo a sapere se stai bene se non sappiamo neanche dove abiti?"
Io risposi: "Accendete la radio". E me ne andai. 

Dopo due anni i miei genitori (che erano diventati i miei ascoltatori più affezionati) mi supplicarono di tornare a casa, promettendomi che non avrebbero mai più interferito con il mio lavoro. Mantennero la promessa, e mio padre da quel momento fu il primo a difendermi ogni volta che gli anziani provavano a mettere il becco sulle mie cose.


Fu proprio la radio la mia salvezza. Perché mi diede la forza di impormi. Dire no e farmi rispettare. Quello fu solo l'inizio. L'inizio di un lunghissimo percorso interiore che mi portò ad analizzare tutto, e a mettere in dubbio ogni cosa.
E che mi ha portato, un po' di tempo fa, a fare una cosa che per i testimoni di Geova è assolutamente vietata: andare su internet e cercare informazioni su di loro. 

Mi si è aperto un mondo: ho capito finalmente che io e la mia famiglia eravamo finiti in un culto abusante. Ho lasciato i testimoni di Geova e sono riuscita a portarmi dietro quasi tutta la famiglia. Abbiamo perso tutti i nostri amici ma ne abbiamo trovati subito di nuovi.

Ricordo il momento delle mie dimissioni: la prima cosa che ho fatto quel giorno stesso è stata aprire un canale YouTube: "L'investigatrice spirituale" grazie al quale sto aiutando tantissime persone a uscire dai testimoni di Geova e da altre psico-sette. 

Il canale in soli 5 mesi ha già superato i 2000 iscritti e alcuni video hanno raggiunto le 15.000 visualizzazioni. Forse scriverò un libro: un'autobiografia. Lo voglio intitolare "Radio: mi hai salvata!"





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27 commenti:

  1. Bellissima storia quasi commuovente
    Pierangelo

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  2. Per prima cosa è un piacere leggere la biografia di Adriana, l'ideatrice del canale youtube "l'investigatrice spirituale" uno dei migliori che fa informazione sui TdG e che ha grande visibilità, sicuramente sta svegliando molte persone con i suoi video ed è una vera spina nel fianco per la Watch Tower qui in Italia. Soffermandosi sulla sua esperienza c'è una cosa che, secondo me, è da sottolineare e mette una tristezza infinita. Quando parla che da adoloscente era vista male perché aveva "i grilli per la testa"... Talmente tanti "grilli" che per seguire la sua strada ha dovuto scegliere di abbandonare tutto o rimanere a casa sua. Quali erano questi "grilli"? Cosa ha spinto prima gli anziani e i componenti della sua Congregazione (che l'avevano vista crescere) e poi addirittura i suoi genitori che addirittura l'hanno messa di fronte a questo bivio? Adriana aveva scelto forse la droga? Adriana aveva scelto una vita immorale? No! Niente di tutto questo! La "colpa" di Adriana era solo quella di voler lavorare in radio... In RADIO! Roba da matti! Lavorare in Radio è qualcosa di bellissimo, un genitore dovrebbe essere FIERO di avere una figlia con un sogno tanto bello. Cosa c'è di male nel lavorare nei programmi radiofonici? Solo questo aspetto: quello di perseguitare una ragazza tanto per farle abbandonare il suo sogno, che sottolineo è un sogno BELLISSIMO, fa capire che c'è qualcosa di intrinsecamente malato e disturbato in questa Organizzazione/religione. Poi per cosa? Perché altrimenti salti le adunanze? Perché devi fare la "pioniera"? Ma poverini. Fanno solo pena. Purtroppo la capisco! Mi hanno portato in saletta e mi hanno fatto visite pastorali per una quantità di idiozie senza senso che non si può neppure immaginare. A loro da fastidio solo una cosa: che una persona possa essere ambiziosa, che possa dire di valere in questo mondo, di autodeterminarsi...a loro non va bene! Loro vogliono smidollati che lavorano per loro h24, persone che non possono dire di essere "vive" ma solo di "esistere" in funzione di servire l'Organizzazione.

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  3. @Andrea questi hanno paura di quelli che usano la loro testa, di quelli che progettano e pianificano obiettivi nella loro vita che non sia servire la incorporated americana 24h.
    Quindi qualsiasi cosa che distragga dalla loro attività è vista come il male. E se ti poni obiettivi tuoi allora ti reputano egoista e non hai spazio per i loro obiettivi: predicare e costruire principalmente.

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  4. Io sono uno di quei 2000 iscritti al suo canale YouTube.
    Ligoligo

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  5. Inizio con una premessa doverosa: ben venga chiunque che, con i propri mezzi e le proprie esperienze, riesce ad aiutare altri ad uscire da una setta abusante come quella dei Testimoni di Geova.

    Per questo dico “Grazie” ad Adriana che tramite i suoi post su YouTube riesce a comunicare con più di 2000 persone iscritte e avere oltre 15000 visualizzazioni. Sicuramente è un traguardo notevole conseguito, tra l’altro, in pochissimo tempo. Complimenti.

    Una cosa di cui, però, rimango perplesso è la motivazione, del suo allontanamento dalla setta. Infatti lei non dice “Sono andata via perché ho riflettuto su… perché ho capito che… perché non mi conviceva il fatto che…”.

    No. Lei stessa ammette: “Mi ero messa in testa che volevo lavorare in radio, e non avrei permesso a nessuno (neanche a un fantomatico Dio che loro chiamano Geova) di impedirmelo”. Quindi un motivo prettamente “egoistico” personale, un desiderio legittimo che però nulla ha a che fare con le dottrine della setta, ma potrebbe essere stato qualsiasi altra passione o voglia, non solo la passione per la radio. Poteva essere il canto, la musica, lo sport, il ballo, un amore o altro.

    E’ ovvio che se vieni trascinata da bambina e contro la tua volontà in una situazione che non vuoi, come nel caso specifico una setta, la cosa che vuoi fortemente è sottrarti a quella “tortura”, come da lei stessa definita.

    Per sua stessa ammissione soltanto molto più tardi (“… dopo un lunghissimo percorso interiore…”) si è presa la briga di controllare ed accertarsi se le cose che si insegnavano nella setta erano fondate o no.

    Diversa è la situazione di chi, in quella situazione, ci si infila volontariamente convinto di fare la volontà di Dio. A quel punto le restrizioni e il controllo della propria vita apparirà ai suoi stessi occhi giusta e doverosa, una vera protezione.

    Ecco perché dubito che la sua esperienza personale possa essere d’aiuto per chi sta nella setta da decenni convinto di vivere “nella verità”.

    Però, come detto all’inizio, tutto fa brodo.

    Ben venga il suo canale, se aiuta altre persone a consapevolizzarsi sulla realtà dei fatti.

    Grazie per il tuo ottimo contributo Adriana ed auguri per il libro. – Simon Pietro

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    1. A mia volta Non capisco questa perplessità.
      Che importa quale sia la causa primaria dell’allontanamento dal culto.
      Non deve (e non può) essere necessariamente che si aprano gli occhi sulle false dottrine o sugli scandali.

      Anzi questo secondo me è l’ultimo passo che si compie dopo un lungo percorso.
      Ad ogni modo complimenti ad Adriana, non sapevo neanche del canale
      Io invidio (nel senso buono) chi ha avuto quella scintilla o testardaggine (come la si vuole definire) di ascoltare se stesso in giovanissima età! Non importa se per inseguire un sogno o se per scappare con il fidanzato o anche solo perché il fisico richiedeva di non frequentare più le adunanze (io ad esempio ho rallentato molto l’anno in cui andare in sala mi faceva venire i crampi allo stomaco, pensando che fosse un momento mio di stanchezza mi presi una pausa dalle adunanze, cosa che a sua volta contribuì a riprendermi parte del mio cervello)

      Per fortuna per molti questi allontanamento iniziale permette in seguito di rivalutare ogni cosa. Anche se alcuni invece continuano a vivere liberi ma con sensi di colpa verso il loro Geova, convinti che esista.

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    2. Sarò felice di spiegarti le mie perplessità, ma non è questo il luogo visto che sono MIE perplessità. Però sarò lieto di spiegartele se mi scriverai alla mail personale. John può fornirtela, se lo desideri. Grazie per l'attenzione. - Simon Pietro

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  6. In realtà la seconda disassociazione era perché turbata dallo scandalo pedofilia..almeno stando ai suoi video e a quanto raccontatomi da lei

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  7. Io non riesco a capire perchè hanno paura di leggere libri ho ascoltare video che analizzano la loro religione,mi è capitato spesso di invitarli a leggere o sentire cose che parlano di loro ma se sono nella verità non dovrebbero avere paura di affrontare questioni dottrinali con persone di religione diversa ho esperienza personale che quando affrontano qualcuno preparato in materia biblica dopo un Po vanno via e oh capito che loro non vogliono ragionarci ma solo convincere altri a portarli dentro la loro religione.

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    1. gentile anonimo dovresti firmarti o il commento verrà eliminato. Grazie

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    2. Anonimo ( firmati) ...è vero quello che hai commentato ...vogliono convincere senza ragionarci ..perchè se tutti i TDG cominciassero a ragionare e a ricercare con obiettività ..non so in quanti rimarrebbero ..e quelli rimasti per tirarsi un po su di morale si direbbero : pochi ma buoni.

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  8. Unknown,il motivo è semplice: non hanno la verità.
    Quando uno crede in una cosa che è provata nella realtà e ha dei dati per poterla difendere non ha paura di chi mette prova a mettere in discussione quello in cui crede anzi è pronto a difenderla dati alla mano. Se invece non ho dati ed evidenze tangibili evito il confronto.
    Per esempio se io sono capo di una setta e insegno a i miei adepti che la terra è piatta (estremizzo per amore del ragionamento)e ovvio che gli ordinerò di non leggere libri, vedere video o immagini che fanno vedere che la terra è una sfera, pena l'espulsione e conseguente ostracismo. In questo modo creo un muro di paura verso quell'informazione che mi smaschererebbe come ciarlatano e non potrei più vivere come parassita con i soldi dei miei seguaci.
    La morale: la VERITA' non ha mai paura del confronto, la menzogna sempre.

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  9. Cara Adriana complimenti per il tuo ottimo lavoro da Youtober , sono una tua iscritta al canale di "l'investigatrice spirituale", e da subito mi dissi, ma come è brava! Troppo per accettare e essere accettata da un ambiente come quello dei TDG/WTS dove ti sopprime le facoltà mentali, desideri, creatività e se pur socialmente lecite prospettive di vita da realizzare .
    Quello che mi è piaciuto del tuo canale grazie alla tua determinazione e di esperienze lavorative, è il fare squadra con altri attivisti e ex TdG con LIVE e con interviste di testimonianze di vita vissuta, che per chi ha deciso di uscire dalla psico setta dei TdG è stato rafforzato nell'animo a comprendere che una volta fuori non si è soli come vuol far credere la WTS , e non si è i soli a vivere esperienze traumatiche nella CCTDG /WTS, ma sono in molti tanti tantissimi che vivono o che hanno vissuto più o meno la stessa situazione; ed è questo confronto che la WTS non vuole che si faccia, perché vuol far credere che se non si è ubbidienti e sottomessi alla sua direttiva è un problema del singolo per trasmettergli sensi di colpa e tenerlo sotto controllo a vita. Infatti i TdG non si rendono conto che sono più isolati dentro l'ass./org. che fuori, perche tra loro è vigile un sistema di controllo reciproco , in quanto non sono liberi di comportarsi , di confrontarsi, di aprirsi e coinvolgere i confratelli se non è in linea con il sistema Wachtariano.
    Non ci si può sentire in colpa per aver seguito la propria coscienza e avere l'opportunità di realizzare prospettive di vita desiderate.
    La libertà accompagnata da capacità individuali di grandi uomini e donne hanno fatto la Storia dell'umanità.

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  10. Essere tdg convinti è come essere ludopatici: sai che il premio èaltissimo, la vita eterna nel paradiso: che fai smetti di giocare prima dell'estrazione? Noooo, non puoi buttare al vento una vita di scommesse e così rimani lì a dilapidarti cervello e portafoglio

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    1. Ormai il premio della vita eterna della generazione viente del 1914 è sfumata, ora con il nuovo intendimento della generazione sovrapposta non si sà se il TdG riceverà la vita eterna durante il percorso della sua vita.
      Molti TdG anche della generazione sovrapposta stanno morendo e solo verso la fine della loro dipartita hanno compreso che la WTS li ha presi per i fondelli, anche perche secondo lo stessi intendimento del CD/WTS con la morte si pagano tutti i peccati, e allora al TdG chi ce l'ha fatto fare di condurre una vita di repressione e inibizioni al servizio della WTS?
      TdG chiedetevi qual'e il motivo per il quale frequentate una setta religiosa abusante? Accertatevi se i vostri motivi sono basati sulla realtà o su menzogne e falsi illusioni.

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  11. Brava Adriana! Stai facendo un bel lavoro e sono certa che farai da trainante a tanti indecisi e dubbiosi a cui manca il sufficiente coraggio per uscire. Continueró a seguirti (pur non essendo mai stata tdg) perché tutto questo ostracismo deve finire non solo nei tdg ma in tutte le psicosette che operano manipolando la mente delle persone.

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  12. solo l'autostima può salvare un individuo che vivono in questi culti. Di base anche il proprio carattere nel dna. Se si è dei deboli, difficile uscire, si seguirà la massa. Se invece appunto non ci si fa mettere i piedi in testa, si ragiona con idee proprie, l'auto stima farà il resto.Complimenti. Avanti così, per molti che ancora esitano a fare il passo verso la libertà.

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  13. @Jhon C.,
    @Adriana (investigatrice spirituale , youtuber),
    se possibile fare un post e un video per specificare e smontare l'accusa spregevole di apostasia rivolta ai fuoriusciti, concetto come inteso dall'ass./org. dei TdG /wts, promossa dal CD per interrompere i rapporti con chi decide di abbandonare il culto.
    Con abile manipolazione del linguaggio e privata interpretazione risulta mendace il concetto di apostasia della WTS , per quanto affermato nel libro "Perspicacia nello studio delle scritture", edito dalla WTBTS of Pennsylvania , tradotto in Italiano dalla CCTDG, Volume 1 a pag. 159 alla voce "Apostasia" in particolare a pag. 160 al sotto titolo "Quali caratteristiche distinguono gli apostati dai veri cristiani?".

    Come nel nostro caso anche per altri fuoriusciti quando parenti e confratelli TdG ci hanno accusato di apostasia, abbiamo ben specificato che siamo apostati del sistema WTS e del suo CD ;
    ma, non siamo apostati del concetto di vita cristiano , specificando che
    continuiamo ad avere una personale relazione spirituale con il nostro Dio, non abbiamo abbandonato nella nostra vita le giuste norme morali cristiane e civili, e continuiamo ad amare il nostro prossimo inclusi tutti i confratelli TdG;
    per altro decisioni personali di come si vuole vivere la propria spiritualità e in quale misura rapportarsi con il prossimo che se diverso da un altro non per questo si deve essere etichettati apostati .
    Il TdG dovrebbe comprendere e scindere bene la differenza dall' essere apostata per aver abbandonato il culto religioso WTS/JW.org., al rispettare senza giudicare apostata personali scelte e stili di vita altrui.
    Il mondo è bello perché è vario! Chi non lo accetta è di per sé monotono e intellettivamente povero.

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    1. siamo apostati del sistema WTS e del suo CD ;
      ma, non siamo apostati del concetto di vita cristiano...continuiamo ad avere una personale relazione spirituale con il nostro Dio


      La cosa non è così semplice. Innanzitutto non bastano ragionamenti logici per fare ragionare chi la pensa diversamente. Serve altro, serve la disponibilità dell'altra persona a cambiare veduta.

      Ormai la maggior parte dei TdG in Italia conosce lo scandalo pedofilia in Australia ed è a conoscenza di altri scandali nel mondo ma questo non basta a far aprire i loro occhi, almeno non per la maggior parte di loro.

      Poi il discorso del "concetto di vita cristiano"... ci sono molte persone, anche TdG, che il "concetto di vita cristiano" l'hanno subito con la coercizione fin da bambini e va loro stretto. Molti TdG usciti dell'organizzazione restano credenti, ma molti altri NO.

      Quindi asserire e cercare di dimostrare che i fuoriusciti sono per la maggior parte ancora "cristiani" è un esercizio difficile e alquanto inutile.

      Ciascuno di noi, alla fine, decide interiormente a cosa vuole credere e di conseguenza valuterà se reputare certe informazioni vere o false a proprio piacimento, per far coincidere le proprie credenze con ciò che lui stesso ritiene essere vero!

      Un esempio: tutti i credenti, di qualsiasi religione, sono convinti che Dio esaudirà ogni loro preghiera, benchè evidenze di preghiere esaudite in realtà non esistono.

      Anche il papa continua a pregare convinto che Dio fermerà guerre e pandemia ma... ci sono evidenze di risposte divine?

      I TdG risolvono il problema dicendo che la maggior parte delle preghiere Dio le esaudirà nel nuovo mondo... ed hanno così risolto il problema!

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  14. il papa prega che Dio fermerà guerre e pandemie ? .....dunque se Dio è in grado di fermare guerre e pandemie , questo vuol dire che lo stesso Dio è in grado di non farle nemmeno iniziare. ( si farebbe prima e meglio )...... i TDG invece vivono nel loro truman show dunque ogni cosa che accade ..tutta colpa di adamo ! ..e hanno dato una risposta a tutte le loro domande ...anzi ! alle loro NON domande , visto che non se ne fanno nemmeno.

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  15. Adriana dolce Adriana.Che storia! Che prove che hai affrontato Ora sei libera anche di colorare i capelli come meglio ti pare. Sei una forza della natura . Io ti seguo sempre. Adrianaaaaaaaaaaa

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  16. Un’altra esperienza che dimostra come non si possono incatenare i sogni e i propri desideri altrimenti si vivrebbe nell’inquietudine senza conoscersi e capirsi mai veramente.La nostra felicità è direttamente proporzionale alla realizzazione di noi stessi non possiamo scappare da questa equazione...se ci annulliamo perché inebriati dal premio della vita eterna non potremo mai essere felici ma saremo sempre angosciati dall’attesa e sotto sotto corrosi dal dubbio.Per il resto anche il tdg più convinto può cambiare veduta..la forza di cambiare nasce dall’interesse e questo viene stimolato dall’emotività,solo quando si viene colpiti nei sentimenti si cambia.La stessa leva che ha fatto entrare nella setta una persona(per chi ha scelto di entrarci)è la stessa che la fa uscire:sono i sentimenti e i legami emotivi.I ragionamenti logici vengono dopo e ognuno li usa per avvalorare la propria tesi.

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  17. Scusate, riscrivo il mio post, poichè il sistema mi ha dato cattiva connessione (e mi ha "mangiato" anche alcune parole).


    "solo l'autostima può salvare un individuo che vive in questi culti. Di base anche il proprio carattere....Se si è dei deboli, difficile uscire"....ha scritto "Navigatore".

    Questo va a incrociare la questione delle questioni: perchè delle persone ci entrano e ci rimangono, permettendo la calpestazione e persino, talvolta, la parziale distruzione della propria soggettività e della propria autodeterminazione di vita? E non solo la propria, ma anche quella di familiari?
    Il feticismo costruito attorno alla propria dipendenza verso un Essere creatore universale, illimitatamente potente, capace di dare vita eterna in eterna beatitudine, può bastare come risposta?

    Può bastare come risposta di fronte all'accettazione incondizionata di sottoporsi alle direttive insindacabili di un manipolo di uomini che si presentano con una certificazione autoprodotta come unici megafoni di questo Creatore?

    La risposta a queste domande è sicuramente “No”. Perché? Semplicemente perché, se fosse così, tutti coloro che credono nel Jhwh biblico, o anche in altre teologie salvifiche, diventerebbero TdG. Ma invece il culto WTS rimane un culto di forte minoranza.

    E allora, evidentemente (al netto della situazione di coloro che sono “nati dentro” e non hanno potuto scegliere granchè), la ragione è ben più complessa e, soprattutto, non ha un’origine totalmente religiosa, anzi, spesso, come ho potuto notare, l’elemento della credenza religiosa avviene ad un livello successivo: cioè, comincia a credere in Geova e nella Bibbia, per poter stare (o entrare) nella compagnia dei Tdg. Per non parlare di coloro che lo diventano perché così possono continuare a vivere quietamente con il proprio coniuge, pur non essendo mai stati, all’inizio, chissà che attratti dalla credenza religiosa. E’ importante tenere in considerazione quest’ultimo aspetto (che è dilagante presso i figli “nati nella Verità”).

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  18. Seguo i canali che parlano di culti abusanti, alcuni evolvendosi hanno perso le unghie, altri con i loro ragionamenti illogici cercano di inquadrarti,insomma ognuno dice la sua verità. Ateo praticante,da sempre mai accettata l'iscrizione al culto cristiano fatto da altri per me,dover seguire, per un periodo della mia vita dettami di credo e seguire comportamenti illogici, insomma, la ricerca di Dio dovrebbe essere cosa privata e intima senza interferenze. Poi prendiamo gli otto imbroglioni americani, questi hanno avuto e hanno ancora grande credito nei loro adepti anche se il mondo è cambiato, andato avanti, cresciuta cultura e scolarizzazione, l'uomo è in sostanza rimasto sempre il fessacchiotto che crede ancora alle favolette incongrue che gli propinano i vari guru padroni del pensiero sublime . Mi domando e dico solo una cosa, come si fà a tener buono l'annulamento della persona in nome di un fantomatico Dio? Se io nella vita conduco uno studio che mi consente di vivere in un modo dignitoso, cercando di vivere una esistenza con soddisfazione, poi, arriva un mentecatto che mi stimola ad andare a lavare scale di condominio per fare felice un Dio e dedicare più tempo alla propaganda della verità per
    ottenere l'approvazione ed il favore della divinità cme se questi abbia bisogno di un sacrificio del genere Questa prassi loro la applicano in tutto ciò che tu devi fare,dire,pensare tutto secondo un loro crisma! Poi però hai dei privilegi, fare le pulizie in sala,cambiare i dischi,distribuire opuscoli,lavorare gratuitamente nelle costruzioni edili ecc.ecc.

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  19. Adriana: troppo libera e creativa, spigliata e non facilmente addomesticabile. Un pò troppo per l'autoritaria wt pronta a reprimere ogni spontaneità come fosse un peccato da spegnere sul nascere. Figuriamoci poi a usare quella spontaneità in una radio!!! Non era possibile permettere tutto questo, e fu così che la wt ha perso un pezzo importante.

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    1. La CCTDG/WTS ha bruciato il grano migliore è nei depositi (congregazioni) si è tenuto la zizzania, e quando ne mangerà i prodotti ricavati dalla sua farina rimarrà avvelenata.
      Da ciò che non è buono non può venir nulla di buono.

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  20. Sarebbe stato più bello Adriana, se avessi anche spiegato l'evento che ti ha risvegliato,e cioè, secondo il mio modesto parere, quel giorno in congregazione quando fu trattato l'articolo sulla prassi seguita in merito alla gestione dei casi di pedofilia. Non tanto per l'argomento in sé, ma perché è molto notevole come sovente, ciò che risveglia le menti dei TdG sono le informazioni che arrivano dall'interno, e non da fuori, come asseriscono i TdG. Questo perché sanno molto bene che nessun TdG 'ficca il naso'in info esterne, perché proibite, ma che lo si fa solo dopo qualche loro grandiosa 'sparata'. Anche per me è andata così e, a quanto mi risulta, per la maggior parte di chi se n'è andato. Ciao Adri

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