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“Non c’è nulla di male se una persona cerca di confutare gli insegnamenti e le pratiche di un gruppo religioso che ritiene in errore”.
(Svegliatevi! 8 settembre 1997, pagina 6)

"Nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a seguire una forma di adorazione che considera inaccettabile o a scegliere fra le proprie credenze e la propria famiglia." (Svegliatevi! Luglio 2009 p.29)

giovedì 11 ottobre 2018

Credi a ciò che vedi o vedi ciò a cui credi?



C'è un bias che ti rende cieco e ti impedisce di cogliere altri punti di vista
Quando parliamo di bias di Conferma facciamo riferimento all’errore cognitivo che ci porta, quando acquisiamo nuove informazioni, ad attribuire maggiore credibilità a quelle che confermano la nostra ipotesi iniziale, facendoci ignorare o sminuire quelle che la contraddicono.
Non si tratta di nulla di nuovo, poiché questo bias era stato già descritto da Francesco Bacone nel suo “Novum Organum” (1620), così:

Si tratta di un peculiare e ripetitivo errore del capire umano di propendere maggiormente e con più enfasi nei confronti delle affermazioni più che delle negazioni.
In particolare, questo fenomeno si attiva in presenza di argomenti che suscitano forti emozioni o che toccano le nostre credenze più radicate e non fa distinzione in base al quoziente intellettivo o alla nostra apertura mentale. In pratica, ci riguarda tutti.
Prova ad esempio a immaginare quante volte, di fronte agli argomenti che ti stanno più a cuore, ti sei trovato a dibattere talmente tanto da non riuscire più a trovare un punto di incontro col tuo interlocutore, sebbene lo ritenessi una persona capace e interessante. Probabilmente, né tu né quella persona eravate stati colpiti da un’improvvisa chiusura mentale; è più probabile che vi siate scontrati su argomenti per voi molto caldi, sui quali avete fatto fatica a mettervi in gioco e a ritenere validi punti di vista differenti.
In effetti, il bias di conferma può essere inteso come un pregiudizio che si manifesta nella raccolta dei dati, come una cecità parziale che impedisce di osservare i fenomeni da più punti di vista. Proprio per questa sua natura, puoi ritrovare facilmente questo bias nei dibattiti politici, nei quali le fazioni differenti sembrano estremizzare le loro opinioni, focalizzando la loro attenzione su tutti quegli eventi o argomenti che non fanno che rinforzare la loro idea iniziale.
Ad esempio, se una determinata fazione politica considera un problema preponderante il controllo delle migrazioni, tenderà a riportare i fatti di cronaca che confermano la tesi della pericolosità sociale delle stesse, ignorando persino i dati statistici che la disconfermano. Insomma, per negare l’esistenza di qualcosa, basterà ignorare le prove che la supportano.
Il nostro cervello, quindi, ha la capacità di attuare una censura preventiva che fornisce un’illusione di verità, la quale grazie all’utilizzo dell’Hindsight Bias, porta a una sovrastima delle proprie capacità di giudizio


È molto probabile osservare il bias di conferma durante le seguenti situazioni:


Dibattiti politici: in particolare durante gli incontri/scontri tra fazioni differenti molto polarizzate;

Temi di interesse pubblico: come eutanasia, legalizzazione delle droghe leggere, unioni civili;

Diagnosi: un medico che sta leggendo i nostri sintomi sotto un determinato quadro diagnostico tenderà ad escluderne altri, e cercare conferme alla sua ipotesi iniziale;

Risk management e imprenditoria: un imprenditore convinto della propria idea tenderà a portarla avanti anche di fronte a dei clamorosi insuccessi;

Scelta di libri e giornali da leggere: difficilmente immagineremmo un lettore di sinistra leggere un quotidiano di destra;

Teorie complottiste: come quelle legate alle scie chimiche, alla terra piatta, ai vaccini, all’11 Settembre e all’uomo sulla Luna;Astrologia o chiaroveggenza: chi crede agli oroscopi, ad esempio, tenderà a considerarli predittivi, senza fare caso al linguaggio estremamente generico utilizzato per renderli adattabile a una moltitudine di interpretazioni personali.

A cosa serve questo autoinganno?

La funzione principale del Bias di Conferma è quella di preservare l’identità personale, confermando quelle idee che rispecchiano il nostro gruppo sociale. Queste stesse idee, se rigettate, danneggerebbero il nostro senso di appartenenza e, di conseguenza, noi stessi.

Quali sono le ripercussioni del bias di conferma?

Il bias di conferma ostacola la valutazione pubblica di opinioni e argomenti, favorendo la scarsa credibilità dei mass media, il disprezzo per l’opinione degli esperti, la polarizzazione e manipolazione delle opinioni e anche il conformismo sociale.


Lo psicologo Raymond Nickerson riporta alcuni esempi storici che hanno alla base il bias di conferma, citando ad esempio:



  • la caccia alle streghe e l’istituzione di tribunali specifici per la loro condanna;
  • il rallentamento delle scoperte in medicina dovuto alle idee mediche popolari, talvolta estremamente distanti dalla medicina scientifica.





Ma senza voler andare molto indietro nel tempo, è vivo proprio adesso il dibattito in merito alla necessità o meno dei vaccini e ai potenziali rischi degli stessi. Sebbene sia stato smentito ogni collegamento dei vaccini con l’insorgenza di sindromi dello spettro autistico, molte persone continuano a ritenere quest’ultima una possibilità tanto concreta da rifiutare di assumersi il rischio. Insomma, anche di fronte ai dati scientifici che dimostrano quanto alcune malattie, come il morbillo, siano più pericolose dei vaccini, tanta gente resta ancorata alla propria idea.
Addirittura, sembra che l’essere bersagliati da informazioni che provano a delegittimare un’idea, porti a un suo rafforzamento. Quest’ultimo fenomeno è dovuto al Backfire Effect, cioè effetto controproducente: le persone disinformate, messe di fronte ai fatti che mettono in discussione la loro opinione, diventano ancora più attaccate alle loro teorie sbagliate.
Proprio di questi bias cognitivi si nutrono gli autori di fake news, i quali, con bufale spesso costruite a tavolino, riescono ad ottenere un grande seguito. Viene da sé che internet è un terreno molto fertile per questo genere di bias, perché, mettendo in comunicazione una tale moltitudine di persone, facilita l’incontro tra chi condivide le stesse idee ed opinioni, in un circuito che si autoalimenta.

Come possiamo difenderci dal bias di conferma

Per difenderci dal bias di conferma è molto importante imparare a mettere sistematicamente in discussione le nostre abitudini e opinioni. Possiamo iniziare questo apprendimento esercitandoci sulle piccole cose, come modificare una ricetta di cucina usata da sempre, compiere un diverso percorso per andare a lavoro, leggere l’articolo di un giornalista col quale non condividiamo le idee. Potremmo imbatterci in qualcosa di valido che non avevamo mai considerato, e man mano che questa pratica diventerà un’abitudine, il nostro pensiero critico aumenterà e riusciremo ad applicarlo in ogni campo. Un altro metodo al quale ricorrere è, ovviamente, quello scientifico: cercare non di confermare la nostra tesi ma di confutarla, ricercando attivamente quelle condizioni per cui essa non è valida.
Per i classicisti tra voi non sembra poi così diverso dal metodo socratico, non trovate?
Insomma, il “so di non sapere” di Socrate si riconferma ancora una volta un ottimo metodo per continuare a indagare le nostre credenze, senza fermarci alla prima idea che ci siamo formati.



_________________



Questo articolo ci insegna 2 cose:
- I TdG nel mondo sarebbero 10 volte di più se non cercassero di scardinare sistematicamente le credenze altrui. Gli evangelici ed i pentecostali, con le loro riunioni festose sotto i tendoni, battezzano nuovi credenti in misura 10 volte maggiore o anche più.
- Per aiutare ad uscire dalla "gabbia mentale" chi è ancora in trappola, spesso non basta confutare dottrine o credenze. Il risultato è controproducente, permette di creare in loro delle convinzioni ancora più radicate.
Il metodo dei piccoli passi, o delle piccole "gocce" è molti più lento ma più efficace. Si tratta di un'azione lenta, leggera ma costante, che va incrementata solo ad ogni piccolo "successo". Persecuzioni e/o sanzioni governative sortiscono sempre un effetto contrario.
Lo "storytelling" (narrazione di esperienze) è molto più efficace. Ecco perchè su facebook spopolano (anche tra i fedeli) le letture di "esperienze personali".
Ed ecco perchè i libri di Raymond Franz hanno contribuito alla fuoriuscita di decine di migliaia di persone dall'organizzazione.

Pertanto, quando possibile, scrivete le vostre esperienze nei commenti, oppure scrivete un racconto di una o due pagine elettroniche, narrando la vostra esperienza ed inviandocela via email. Ne faremo un post da pubblicare.


indirizzo email del blog: tdgchiedono@yahoo.it











9 commenti:

  1. Una mia caratteristica è l'uso della logica.Sono uomo di destra,ma leggo tranquillamente cose di sinistra,per capire gli altri vanno ascoltati,leggere le loro cose,confrontare il mio pensiero ed eventualmente correggere le mie opinioni capendo gli altri e le loro ragioni.Per la religine,faccio un discorso diverso,partendo da un fatto assodato.Chi professa una fede è persona che manifesta suoi pensieri,ma è vero in parte.Io posso capire che per certe cose,scientifiche lì si apprende informazione,poi si valuta ,si sperimenta,si ricercano altre cose di compendio alla ricerca ecc.ecc.La suonata cambia,perchè i religionisti parlano di fede,di formule,di cose di cui non hanno cognizione di causa di cose future che poi nessuno vede ma per loro è realtà.Si può condividere l'etica cristiana,mussulmana,buddista ecc.ecc.Quando un individuo condivide,mette nel discorso il credo inculcato,con la sua voglia di essere,il suo discorso è una cosa fideistica.Per i TDG è qualcosa di di sublime pensare come pensano,essere così,essere gli unici,lì hanno trasceso e non poco.Posson divenire antipatici ma è lo stesso per i tifosi di una cosa:IL CERVELLO SI E'IMPALLATO NON CONNETTE LUCIDAMENTE,ecc.ecc.La mia esperienza è stata di 3 anni,ma credetemi ho appreso,e poi son sempre restato in ultima fila ho valutato e ciao.Ho mantenuto un buon rapporto con tutti tant'è che mi salutano,parlano e cercano di inculcare,ora non più sono ateo,e a 70anni me lo posso permettere.Leggo la bibbia ma valuto le cose a modo mio ciè un buon libro di etica ma le idee sono contradditorie e quindi anche incongrue.Per quanto riguarda le correnti religiose mi fanno venire l'orticaria.Resta il fatto che in mia vita ho attuato il rispetto per gli altri ho sempre cercato e attuato il comportamento onesto verso tutti,ho amici da secoli che ci capiamo e amiamo,altro non serve.Poi chi serve nei TDG avrà le sue ragioni di stare lì far cambiare pensiero alle persone è cosa dura!!!!!anche se vedono lì stanno amen!

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    1. Al, l'unico scopo che motiva i TdG, benché spesso lo neghino, è egoistico e materialistico, ma non di per se sbagliato: le "benedizioni" che si godranno nel "nuovo mondo" che la Watchtower, come un miraggio, mette loro davanti per abboccarli; non per niente le pubblicazioni e i video sono sature di immaggini idilliache, che fanno forte leva su desideri base che ogni esperto di marketing conosce

      https://espressotriplo.com/gli-8-desideri-umani/

      Poi, dire "Prima di tutto, per amore per Geova!" è per molti falsa modestia.

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  2. Volevo sottolineare che sia chi ha scritto l'articolo su SETTIMANADELCERVELLO, sia chi ha scritto questo post, sono persone vittime dei propri Bias di conferma.

    Ma, almeno io, ci sto lavorando! ;-)

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  3. Questo è davvero un articolo con conseguente post davvero ben fatto. Un manifesto da incorniciare. Non c'è una singola virgola di questo articolo che possa ragionevolmente e onestamente essere attaccabile se uno è onesto intellettualmente o almeno si sforza di tendere verso questa condizione. Ottimo, John!

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  4. Ecco un altro esempio di Bias di conferma.

    Credenti cercano appigli alla loro speranza pubblicando una ri-edizione del libro Rivelazione fatto "in casa".

    https://osservatoreteocratico2.blogspot.com/2018/10/rivelazione_10.html

    Delusi perchè la Watchtower non pubblica più libri sulle "profezie" della bibbia, ci si sono messi loro, con ricerche personali, a cercare conferme per le loro credenze

    Link:
    https://osservatoreteocratico2.blogspot.com/2018/10/rivelazione_10.html

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  5. La curiosità è che oggi non bisognerebbe credere nemmeno a ciò che si vede visto che l'universo potrebbe essere una realtà olografica. Pensavo fosse una bufala ma gli scienziati più importanti ritengono che questa "realtà" per noi incomprensibile potrebbe spiegare molti punti oscuri della Fisica moderna. Nei buchi neri ad esempio la realtà si avvolge su se stessa come un nastro finché a trama finita si smette di contare perfino il tempo. La Fisica quantistica comincia a spiegare la realtà che ad un testimone di Geova dovrebbe far pensare... Dico questo in perché la religione ha voluto tenere "nascosto" il vangelo più antico e più importante, quello che l'apostolo Tommaso scrisse mentre Gesù era in vita. In questo vangelo, troviamo un Gesù che spiega la realtà in cui viviamo con i principi moderni della Fisica quantistica. Questi insegnamenti abbattono l'intera dottrina dell'organizzazione. Non per nulla quando il vangelo è stato scoperto casualmente nel 1945, l'organizzazione ha tenuto a precisare che sono già in possesso di "tutta la scrittura" di cui hanno bisogno.

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  6. Commento degno di nota trovato su un blog dove le persone spiegano come considerano i TdG:

    ________________________

    Sono ateo, sono anti-cristiano, conosco la letteratura meglio di qualsiasi cristiano medio (e anche meglio della metà dei preti di campagna), e non ho interesse in certe conversazioni. Non potrebbero né convincermi, né educarmi, né stupirmi. Mi stupisco soltanto dei pochi cristiani che conoscono la letteratura ancora meglio di me, che mi insegnano orrori che io ignoro al riguardo, e nonostante tutto sono felici di essere cristiani. Persone di intelligenza superiore alla mia, di cultura sterminata, sono più difficili da perdonare per la loro religiosità. Ma queste non bussano alla mia porta, non hanno tempo da perdere con me. Sono io che devo cercare loro. Dove non posso imparare niente di nuovo, perdo interesse.

    Devo però spezzare una grossa lancia a favore dei testimoni di Geova. I testimoni di Geova sono cristiani, e le loro dottrine, per quanto assurde e dannose, non sono più assurde o più dannose di tante dottrine cattoliche. Io sono sempre perplesso quando i religiosi — il cui tipico rappresentante in Italia è ancora il cattolico tiepido — accettano le obiezioni razionali in tutti i campi tranne che nei confronti della propria religione. I cattolici sono spesso i primi ad entrare nelle discussioni sui testimoni di Geova, per disprezzare o per deridere le credenze e le prescrizioni dei testimoni di Geova, allo stesso tempo vantandosi della propria appartenenza religiosa. Sembrano determinati a non volersi rendere conto delle somiglianze tra due denominazioni diverse della medesima confessione religiosa.

    Perchè guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? (Luca 6,41)

    Capisco benissimo l’intolleranza religiosa. L’etica dell’intolleranza religiosa è orribile, ma la logica è chiarissima. Quello che non capisco è lo scetticismo selettivo a corrente alternata per il quale la stessa sciocchezza, letta nei miei opuscoli, mi risulta saggia, sacra, e al di sopra di ogni critica ma, letta nei tuoi opuscoli, mi risulta ridicola e oltraggiosa.

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  7. quanto sono patetiche le persone che scrivono sulle pagine facebook del blog affermando di essere cattoliche ma elogiando i testimoni di Geova come migliori di loro.... per poi concludere la loro dissertazione affermando che chi scrive sul blog verrà distrutto ad Armaghedon!

    Ma non si guardano allo specchio capendo quando sono cretini? :-))

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