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“Non c’è nulla di male se una persona cerca di confutare gli insegnamenti e le pratiche di un gruppo religioso che ritiene in errore”.
(Svegliatevi! 8 settembre 1997, pagina 6)

"Nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a seguire una forma di adorazione che considera inaccettabile o a scegliere fra le proprie credenze e la propria famiglia." (Svegliatevi! Luglio 2009 p.29)

martedì 1 agosto 2017

Sono tutte fantasie?


Sono tutte fantasie. Questo spesso ci si sente dire da un Testimone di Geova allineato, quando si menzionano i frequenti casi di disturbi psichici e di depressione all'interno della loro organizzazione.
Altre volte invece certi disagi vengono attribuiti a sensi di colpa dovuti a "peccati nascosti" o a delle "prove" causate da satana.
Ormai in molti abbiamo passato nell'organizzazione chi 20, chi 30, chi 40 anni ed oltre. Quindi è ovvio che certe affermazioni ci facciano sorridere.

Cosa c'è di sbagliato nelle regole che abbiamo osservato per tanto tempo? Nulla da dire, ovviamente, verso l'esortazione ad essere onesti, a mostrare amore, lealtà e benignità verso il prossimo.



Il problema nasce da tutte quelle "regole e regolette" create da uomini e spacciate per "verità bibliche" su milioni di pubblicazioni. Unite ai sensi di colpa perchè "non fai mai abbastanza", perchè "ti devi sacrificare per Geova", ed amenità simili (costruite ad arte per mostrare cieca ubbidienza a semplici uomini) hanno prodotto notevoli disagi a chi ha aderito a questo credo.

Che ci sia stato imposto dai genitori, o che sia stata una nostra deliberata scelta da adulti, si è trattato in ogni caso di un forte condizionamento psicologico dal quale si fa molta fatica ad uscirne.

Su un forum ho trovato questo commento di un ex TDG di nome Davide che cerca di incoraggiare una persona a rivolgersi ad uno psicoterapeuta.

Leggiamo e riflettiamo su questo racconto molto toccante.


Ciao,
volevo spendere qualche parola per incoraggiarti. Magari può aiutare anche qualcun'altro che prova le stesse cose.
Il senso di impotenza che provo quando sento l'ombra del mio passato su di me è a volte così acuto da togliermi le parole. Nonostante mi sia dissociato da 8 anni, nonostante abbia lavorato duramente per ricostruirmi una vita "normale", con successi alterni ma sicuramente riuscendo a fare più di quanto avrei previsto.
Il punto è che crescere in quell'ambiente ti forma in un modo e in una misura tali da renderti molto difficile interagire con gli altri senza sentirti in qualche modo diverso e inadeguato. Almeno questa è la mia sensazione, dovuta sicuramente anche ad una mia specifica sensibilità e, perché no, ai miei difetti. Non escludo che altri, lasciando i testimoni di Geova, riescano ad integrarsi perfettamente nel mondo reale provando un'autentica pace interiore. Il punto è che qualcuno, sicuramente, non ci riesce. E questi "qualcuno", ne sono certo, sono tanti.
Io sono uno di questi qualcuno: non posso dire di non essere riuscito a rifarmi una vita, anzi; ho un lavoro, mi sono laureato, ho conosciuto molte persone e ho fatto diverse esperienze interessanti e importanti a livello umano. Sto continuando a studiare, ad espandere le mie conoscenze e a coltivare tutti quelle cose che nell'organizzazione venivano soffocate.
Però, il senso di uno strappo profondo e radicale è sempre con me, accompagna le mie giornate e, più spesso di quanto vorrei, condiziona il mio umore, le mie decisioni, il mio coraggio o la mancanza di esso.

Ti confesso, e mi costa molto farlo, che negli ultimi anni spesso ho pensato che tornare nei testimoni di Geova fosse l'unica strada possibile: ovviamente non per una benché minima convinzione che quella sia la "verità" (ormai è un discorso che per me non ha praticamente senso, e li considero razionalmente soltanto un sottoprodotto del fondamentalismo protestante nordamericano), ma perché osservando le mie tare emotive, psicologiche e sociali non riesco a non vedere come queste siano compensabili perfettamente in quel mondo, in quell'ecosistema, in quella nicchia sociale. Proprio perché è quel mondo ad avermele causate!
Come puoi immaginare, il dissidio interiore è stato a volte lacerante, specialmente nei momenti in cui mi sembrava del tutto impossibile riuscire a colmare quelle lacune, ad eliminare quei condizionamenti, a spazzare via quel senso di esser stato in qualche modo programmato per una vita che non è quella che sto vivendo, ma che ho lasciato alle mie spalle. 

Chi ci è passato, specialmente chi è nato nei TdG, sa che è questa la vera sfida, enormemente più complessa che non quella di ricostruirsi formalmente una vita riprendendo a studiare, laureandosi, trovando un lavoro, avendo relazioni e quant'altro faccia parte di un'esistenza "normale".
Pensare di tornare in quella gabbia distopica, nonostante io la reputi per l'appunto tale, immaginando che questo possa ripristinare un equilibrio atavico rottosi con la decisione di uscirne: questo ti dà l'idea di quanto sia profondo il condizionamento che abbiamo subito. 

La violenza psico-emotiva che abbiamo subito. Perchè di questo si tratta, di una violenza, inconsapevole o meno non importa.
Io cerco di costruire le mie giornate, ogni singola giornata, su una sorta di "principio speranza" e su una piena onestà. So che la sfida sarà sempre impegnativa, so che ci saranno sempre margini di miglioramento. Penso che la psicoterapia, per tornare al tuo messaggio, possa essere vista come un punto di partenza e non come "l'ultima spiaggia". Per me è stato così. Non lo abbiamo deciso noi, ma siamo chiamati ad una prova di coraggio e di perseveranza che però mi piace pensare sia anche l'opportunità per superare noi stessi ed essere più pienamente umani.
Tieni duro e sappi che c'è chi lotta come te.
Un saluto,

Davide



(il racconto è stato preso da questo link)



















* * * * *





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23 commenti:

  1. Uno psicologo può esservi utile? Uno spaccato di vita su cui si dovrebbe riflettere...

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    1. Io preferisco avere tutte le turbe di questo mondo le difficoltà a relazionarmi gli imput all' annientamento insiti nella programmazione a cui siamo stati sottoposti...che ritornare la dentro. Oramai la libertà è una parte fondamentale della mia vita e barattarla per una falsa rassicurazione non ha prezzo. Viva la libertà !!!!

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    2. avvoltoio a digiuno2 agosto 2017 alle ore 13:25

      Caro John
      sembrerà eccessivo e fuori luogo, ma con tutto il rispetto per i miei genitori devo dirti che in un anno e mezzo questo blog mi ha regalato e restituito la pace mentale e l'autostima che avevo perso e che i miei genitori, come molti altri immagino non sono stati in grado di darmi...anzi mi avevano tolto anche quel poco che avevo.
      Per averlo vissuto sulla pelle posso affermare quanto sia stata devastante questo culto per me e x la mia famiglia.
      Davo la colpa dei litigi dei miei solo a vecchi rancori che si trascinavano: perchè dopo decenni di 'VERITA' non erano riusciti ad appianarli? Mio padre era diventato violento e mia madre minacciava di tagliarsi le vene...
      Comprendo come sia difficile rifarsi una vita in mezzo alle persone del 'mondo': è come avere addosso una pelle che non è tua e che fatichi a strapparti.
      Il lato positivo è che tanti di quelli che consideravo amici si sono allontanati dopo la mia 'inattività'
      Belli amici...manco i saluti ti mandano!
      Ma la cosa fantastica è avere conosciuto persone vere, sincere, BELLE come te e altri che scrivono in questo blog, che mi hanno fatto innamorare della vita.
      Sono fuori dal tunnel!
      Un GRAZIE di cuore

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    3. Avvoltoio... sono felice di poter essere d'aiuto a qualcuno.

      Ogni volta che vedevo un fratello uscire dall'organizzazione avrei voluto parlarci, capire... a volte sono state le persone stesse a sparire dalla circolazione, altre volte mi sono trattenuto io dal fare ciò.

      Col senno di poi posso dire oggi che sono dispiaciuto che nessuno sia "tornato indietro" a prendermi a schiaffi (simbolici) per cercare di farmi aprire gli occhi. Ma forse solo il tempo poteva far accadere ciò che poi mi è accaduto...

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    4. avvoltoio a digiuno2 agosto 2017 alle ore 14:48

      C'è chi vince al superenalotto e diventa milionario ma se potessi parlare di fortuna direi
      che se guardassimo da dove siamo usciti e se ora siamo qui a scrivere è perchè non poteva capitarci una fortuna più grande e cosa piu bella nella vita

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    5. Ti distruggono letteralmente la vita, io mi sono dissociata parecchi anni fa, e la rabbia per avere perso 20 anni della mia vita dietro a delle menzogne ancora mi passa...

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  2. Anni fa,per un periodo di qualche anno,partecipai a corsi (un misto tra tranig autogeno,autoaffermazione ecc)tenuti da uno psicologo Tdg.A frequentarli,manco a dirlo,tutti giovani Tdg depressi,stressati,e chi più ne ha più ne metta.Stilare una statistica non è tanto difficile.Senza andare tanto lontano basti guardare la mia famiglia..tutti Tdg ,circa una ventina di persone.Uno zio gravemente depresso.Un cugino con turbe della personalità.Una cugina che non sa come incanalare aggressività e quindi ha forti disturbi fisici.Io dallo psicologo a 18 anni.Un'altra zia e il marito disturbati(anche dal Maligno)..una famiglia felice.Vergine 75

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  3. Avevo notato questa forte connessione tra Tdg e depressione già diversi anni fa.La spiegazione che mi ero data (quando ancora ero Tdg credente)era che c'erano troppe restrizioni,troppe ottuse regole e troppe pretese ..specialmente per i giovani.L'esempio che loro stessi usano è che i figli sono come una molla nella mano.Se la molli tutto ad un tratto ti scappa via.Quello che succede ai giovani Tdg è proprio questo.Restano tanto ingabbiati che quando escono fanno danni che "quelli del mondo"non fanno!Vergine ♍ 75

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  4. Anonima inattiva

    I tdg sono una setta totalitaria; i loro "insegnamenti religiosi" vanno bene per ingenui, gli affamati, gli ignoranti. Pensano di avere una solida conoscenza biblica. Anche coloro che sono cresciuti in questa religione e sono stati sistematicamente tenuti lontani da tutto il resto, credono che sia la cosa reale, l'universo, il mondo vero.
    In realtà isolano i loro membri, e li tiene in un mondo parallelo e dopo che ci sono riusciti, minacciano i loro membri in caso di disobbedienza con l´isolamento sociale.
    Creano per i loro membri un mondo parallelo; una piccola oasi accogliente, e dipingono il resto del mondo come pericoloso, ostile, satanico. Raccontano ai loro membri, che se si segueno le regole del Org, predicando e mettendo la proprio energia, tempo e denaro nella missione e nel´imprese del org. che è questa la volonta di Dio.
    Il problema è quando questi iniziano a mettere in discussione la cosiddetta teologia del org. Scoprono una bugia dopo l'altra - cominciano a svegliarsi.
    E non solo mettono in discussione alcuni dottrine fondamentali fino a rendersi conto delle assurdità teologiche.
    Ma poi si rendono anche conto che essi non sono cristiani, perché non amano il loro vicino di casa, ma considerano questo solo come una persona che verrá distrutta ad Armaghedon e che perció deve essere convertito. E si renderanno conto che è possibile che Dio distruggerà quelli che rovinano la terra – che per questo darsi da fare per la protezione dell'ambiente è pure qualcosa di cristiano...

    Ma questo per l'Org. é un problema - dopo che ha riempito i suoi membri con sciocchezze ultra-complicate, il singolo inizia a difendersi, fa domande - causano “disordini” ...
    Finisce relativamente presto con l´espulsione per azzittirlo. E 'l'unica possibilità che hanno – per mancanza di argomenti per controbatterlo.
    Ogni singolo che non si fa vietare il pensare, il parlare, l´indagare, è una grave minaccia per l'Org. e viene fatto tacere disassociandolo.

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    1. Concordo con te Anonima inattiva.Ti isolano da parenti e amici perché la loro compagnia non è edificante.Soli tra fratelli,non fraternizzare con i compagni di scuola perché non hanno mete Cristiane e sono brutte compagnie.Quelli di fuori non sanno cosa sia ma vera amicizia.Bevono,fumano si ubriacano,bestemmiano,saranno distrutti.Avete mai visto il film "The village "?Davvero significativo.Un villaggio abitato da brave persone,contadini,persone semplici.Anche li,a vigilare ..i saggi o anziani.I ragazzi tenuti segregati con la paura di un mostro tremendo che abita giusto giusto fuori dal villaggio.Un gruppetto di coraggiosi s'inoltra fuori per poi scoprire che il mostro era dentro non fuori.Che similitudini non trovate?Ve lo consiglio!Vergine ♍ 75

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  5. Io nella "verità" ci ho dormito per circa 18 anni. In tutti quegli anni, per fortuna, non mi son fatto problemi a frequentare "il mondo". Complice forse anche avere avuto un padre non credente e una mamma testimone della domenica. Verso i 20 anni sono stato notato, o meglio è stata notata la mia inattività all'interno dell'organizzazione. Ero bravo a passare inosservato e così sono arrivato alla maggiore età senza praticamente mai uscire in predicazione. Arriva però il momento in cui anche con me decidono di fare sul serio e una sorella cinquantenne decide di darci dentro a farmi lo studio e a tirarmi su spiritualmente. Duro pochi mesi, due dei quali divento proclamatore, ma il declino è già alle porte. Non sono mai riuscito nella vita a impegnarmi in qualcosa di cui non può fregarmene di meno, anche se mi convincono del contrario. La botta finale la da un fratello che.mi dice che posso lasciare quando voglio. Fu una rivelazione (quella sì che.lo fu). Da lì a poco lasciai raffreddare, complice anche che gli "amici" fraterni avevano già iniziato la seconda fase, quella in cui ti puntano il dito o ti parlano dietro. Sono uscito da "simpatizzante" ben poco simpatico e quindi non da disassociato... ma, sinceramente, non sarebbe forse cambiato molto perché i TdG non li ho mai più cercati. Fuori la libertà di vivere la propria vita, la mia passione del disegno che è diventata un lavoro (loro volevano ci rinunciassi) e tanto altro... c'è voluto qualche tempo per metabolizzare, tempo anche servito a capire che Dio e diavolo non sono mai stati reali, ma anche questo è stato positivo, uscire ti da una certa propensione alla riflessione. Pensare che tutto è iniziato per colpa di un deficiente vissuto a fine '800 fa ridere... Però, qualsiasi momento è sempre buono per iniziare a godersi la vita, quindi tanti saluti Russell e compagnia!😉

    Lupo di Mare

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    1. Benvenuto Lupo

      Io invece sono uno di quelli che per "la verità" ha rinunciato a molte cose...

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    2. Grazie, John C.
      Tutti, chi più chi meno, abbiamo perso qualcosa per colpa di questa organizzazione. C'è poco da girarci attorno e per quanto si possa pensare di tirarci fuori qualcosa di positivo, l'esperienza è negativa, ovvio. Le esperienze negative, però, formano comunque ciò che siamo. Ho una personale visione sul "destino" inteso come causa e effetto. Siamo quello che siamo e alcune dinamiche ci hanno portato a questo punto. Tanto per dire, appunto quel "simpatico" rinco di Russell se faceva altro nella vita adesso non sarei qui a scriverti. Va detto che le esperienze negative comunque ci formano... le esperienze sono evoluzione, che siano negative o positive e forse le prime ci aiutano di più a affrontare il resto della vita. Certo, però, che la cosa va accettata. È un bagaglio che fa parte di noi e dobbiamo accettarlo. Che poi, diciamolo chiaramente, siamo dei vincenti nell'esserne riusciti a venir fuori! Il condizionamento mentale è molto forte, forse anche di più di altre sette che poco riescono a nascondere i lati oscuri. Pensiamo a Scientology, lo noti subito che è un'organizzazione settaria più aggressiva. Nella WatchTower questi aspetti sono meno evidenti, ma ha comunque un condizionamento mentale fortissimo! Anzi, forse sta proprio in questo la sua forza, nel nascondere bene che ha un imprinting da setta. Concludo dicendo che comunque per me ogni religione esercita un condizionamento mentale, quindi come vedi nel mondo sono milioni le persone che hanno avuto la sfiga di nascere in famiglie dove la religione gli ha condizionato la vita. Ne sei uscito, sei un vincente, questa è la realtà! Se invece per caso ci sei ancora dentro, beh, direi che da quello che scrivi sei già a buon punto per riprenderti in mano la tua vita, e anche.questa è già una.vittoria!

      Lupo di Mare

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    3. In fondo alla colonna di destra (se leggi da tablet o pc) trovi il post "la mia lettera" che parla delle mie ultime vicende...

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    4. Ok, cerco...

      Lupo di Mare

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  6. Russel sarà stato un deficiente , ma secondo me la sapeva molto lunga . (-:

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    Risposte
    1. Ma si, tanto chiunque di questi signori, da Russell al Corpo "digestivo" ammesso pure che.ci facciano i soldi, ingannano per primi se stessi. Sai che palle fare il capoccia di una religione? La vita è ben altro!

      Lupo di Mare

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  7. Consiglio di vedere il video ..mauro biglino, 5 luglio 2017 diretta facebook, mettete al minuto 30:00 e seguite attentamente il ragionamento che fa.

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    1. Biglino ha ragione quando dice ...dobbiamo diventare tutti pastori ma senza pecore , a quel punto le religioni non serviranno più.

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    2. Bello, lo avevo già visto in parte, ma è sempre interessante. Ha evidenziato un problema di logica: se chi (tdg) professa un atto di fede, quindi non dimostrabile altrimenti non sarebbe più di fede, dovrebbe tenerselo per sè senza imporsi sugli altri, come se si fosse
      possessori della verità, ricordando che le decine di migliaia di religioni di radice cristiana non possono essere tutte detentrici della verità in quanto ognuna è diversa dalle altre. E perchè mai la propria dovrebbe essere quella più vera delle altre? Bella la frase -non farsi fregare il presente per la paura
      del futuro-. E non vale solo in ambito religioso, ma per la vita in generale, e chi ha rischiato di perderla, per una malattia, un incidente, di solito ha imparato ad applicare
      questa saggia regola.

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  8. Io conosco giovani e meno giovani che nonostante non si siano fidati mai del corpo direttivo,e che non approvino le varie regolette,continuano a frequentare ed andare in predicazione a pubblicizzarli,e poi si lamentano criticando..se permettete io vedo molta italianità,è come quelli che vanno a votare i politici e poi li criticano,l anno successivo poi tornano imperterriti a votare i soliti..secondo me alcuni sono schiavi di abitudini legate anche ad emozioni,e non possono vivere senza,ovvio che una terapia può fare bene,ma il problema è che l indottrinamento dei testimoni ha sempre messo in cattiva luce la terapia con uno psicologo,incoraggiando solo a pregare e cercare gli anziani,quindi inconsciamente chi ne ha bisogno di un po di terapia,la demonizza a causa dell indottrinamento.purtroppo il mondo religioso è una dura battaglia dalle quale in pochi escono,e ancora meno ne escono vittoriosi.

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    1. Nella piccola congregazione in cui mi trovavo 25 anni fa c'erano 3 giovani ragazze con gravi disturbi alimentari. La percentuale era superiore al tasso riscontrabile nel mondo in generale.
      Pensavo che il problema fosse qualcosa che non andava in quella congregazione.
      Io personalmente ho sviluppato una grave patologia psicosomatica che infine è sfociata in un cancro.
      Casualmente ho incrociato in questo percorso uno dei più grandi chirurghi italiani e così "io sono ancora qua..."

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  9. E' reale il condizionamento mentale ed è reale il fatto che se all'interno dell'organizzazione non vai a braccetto con quelli che contano aspetteranno il momento per farti sentire in colpa ed ecco che la può scattare la scintilla che ti porterà alla depressione non posso citare nomi luoghi e situazioni ma è verissimo e ho già detto che ne conosco un bel po di tdg depressi e chiusi che al di fuori di quel mondo non sono capaci di entrare in un bar a fare quattro chiacchiere con una bibita in mano e meno male che vanno di casa in casa e dovrebbero essere spigliati eppure ho visto anche questo.Per non parlare di una lei che si vergognava di guardare o parlare con una persona dell'altro sesso altro che menzogne.

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