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“Non c’è nulla di male se una persona cerca di confutare gli insegnamenti e le pratiche di un gruppo religioso che ritiene in errore”.
(Svegliatevi! 8 settembre 1997, pagina 6)

"Nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a seguire una forma di adorazione che considera inaccettabile o a scegliere fra le proprie credenze e la propria famiglia." (Svegliatevi! Luglio 2009 p.29)

venerdì 28 aprile 2017

Il condizionamento mentale resiste ancora per anni





Un'articolo interessante che mostra come l'indottrinamento religioso permane ancora per anni anche in coloro che lasciano l'organizzazione.

Potenti catene che continuano a limitare le nostre vite.


By Alice Cheshire



Dalla traduzione di Victor presente sul suo blog all'indirizzo:


https://jwanalyze.wordpress.com/2017/04/22/sei-ancora-in-gabbia/






SEI ANCORA IN GABBIA?



Crescendo nel mondo TdG, specie se sei una donna, devi abituarti ai confini, alle barriere e a sentirti dire tutte le cose che NON PUOI fare. Dal sesso pre-matrimoniale, al perseguimento di un’istruzione superiore, al preparare i pancake il martedì grasso (Shrove Tuesday), l’appartenenza ai TdG è spesso caratterizzata da una lista sempre più ampia di cose proibite.
E, come donna, quell’elenco viene esteso al pensare a se stessi, a farsi una carriera e prendere decisioni sul proprio corpo e sulla propria assistenza sanitaria, essendo le donne estremamente limitate dall’organizzazione nelle opzioni riguardo la propria salute riproduttiva.
In un mondo ideale, la decisione di lasciare qualsiasi religione, culto o setta coercitiva sarebbe l’inizio del resto della tua vita. Una vita di libere scelte e realizzazione dei propri sogni. Sempre troppo spesso, però, dopo aver preso la decisione di lasciare quell’ambiente, anche se siamo fisicamente liberi,  le nostre menti potrebbero essere rimaste ancora imprigionate.

Intrappolati in una gabbia aperta

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Ho deciso di allontanarmi dal mondo JW oltre un decennio fa e tuttavia sono la prima ad ammettere che per tanto tempo i miei processi mentali sono rimasti condizionati da 25 anni di indottrinamento.
Dopo aver lasciato la setta ho perseguito una carriera di successo, ho stretto nuove amicizie e ho riempito la mia vita con nuove esperienze. Eppure per anni ho difeso l’organizzazione contro le critiche e ho rifiutato di usare la parola “setta”, per un certo senso di contorta fedeltà storica. Per molti anni sono rimasta paralizzata dal senso di colpa e dalla scarsa autostima, dalla mancanza di uno scopo e di guida e da una rabbia che mi affliggeva sempre più.
Ho trovato difficile fidarmi di qualcuno perché non credevo di essere degna di amore e pensavo che sicuramente tutti quelli a cui tenevo mi avrebbero abbandonato alla prima difficoltà. Ho trovato difficile provare qualcosa di nuovo o correre dei rischi perché per tanti anni non ho potuto permettermi di fare un passo falso o di essere meno che perfetta, senza rischiare di perdere tutto.
E, forse, la cosa peggiore di tutte era che non c’era nessuno nella mia vita che capisse veramente quello che stavo provando. I terapeuti professionisti che ho consultato erano altamente qualificati ma mi mancavano le parole per far loro capire quanto mi sentissi vuota e sola, e l’impatto che aveva su di me l’ostracismo da parte di amici e familiari.
I miei cari nuovi amici hanno fatto così tanto per sostenermi, ma cosa avrebbero potuto dirmi quando ho spiegato loro che i miei genitori avrebbero preferito vedermi morire piuttosto che acconsentire ad una trasfusione di sangue e disobbedire all’interpretazione di un’antica legge biblica? Come avrebbero dovuto reagire ad una tale primitiva ideologia e ad una violazione così flagrante dell’amore e della responsabilità dei genitori?
Alla fine, in un turbinio di alcool, dubbi e sensi di colpa, ho avuto un esaurimento.

Ad un bivio

Crossroads_June_2016-1024x683-300x200Lo shock causato dal soggiorno forzato in ospedale mi ha infine scossa e permesso di rivalutare tutta la mia vita. Mi sono resa conto che invece di essere libera dall’organizzazione ne ero ancora intrappolata. Ma era una prigione che mi ero costruita da sola, forgiata dentro la mia mente.
Non sono l’unica.
Le persone che si allontanano dalle religioni coercitive, come ad esempio i Testimoni di Geova, spesso affrontano molti dei seguenti problemi:
  • Bassa autostima e senso di inutilità
  • Senso di colpa
  • Mancanza di scopo e incapacità di pianificare il futuro
  • Depressione e pensieri suicidi
  • Abuso di droghe e alcool
  • Vengono coinvolte in relazioni di controllo e abusanti
  • Cattiva gestione finanziaria
Quando ci si ferma ad esaminare la vita del Testimone di Geova tipico e si considera l’impatto emozionale del lasciare la setta è facile vedere come questi problemi possano svilupparsi.
Quando si è fermamente convinti che l’unica soluzione ai problemi dell’uomo è che Dio intervenga, è facile capire come chi abbandona la setta rimanga senza uno scopo nella vita, con una difficoltà nel vedere un futuro e una mancanza di convinzione nella propria capacità di poter cambiare le cose.
Quando si è fermamente convinti che coloro che peccano contro Dio sono destinati a morire bruciati ad Armageddon, è facile capire come chi abbandona la setta sia terrorizzato nel tentare qualcosa di nuovo, nell’assumersi dei rischi, per paura di commettere un errore e di essere meno che perfetto.
E quando SAI che quelli più vicini a te ti guarderebbero morire, ti allontanerebbero al primo segno di peccato e metteranno i pensieri e i desideri di 7 sconosciuti che vivono a New York sopra i sentimenti verso il proprio figlio, è facile capire quanto bassa autostima e sentimenti di inutilità possano affliggere chi abbandona la setta.
Se stai provando qualcuna di queste cose, questo non ti rende debole. Stai semplicemente reagendo ad anni di controllo mentale, indottrinamento e al fatto che non ti è mai stato permesso di mettere al primo posto i tuoi sentimenti e pensieri o esprimere dubbi o paure.
Ricorda che stai soffrendo. Stai soffrendo per la perdita del precedente modo di vivere, la perdita di una struttura di credenze, la perdita di un promesso futuro paradiso e, spesso, per la perdita di amici e familiari.
Ma PUOI superare tutto questo. Non importa a che età si è sfuggiti all’Organizzazione, puoi scrollarti di dosso questi pensieri negativi, i dubbi sulle tue capacità ed essere in grado di forgiare una vita nuova, soddisfacente e gioiosa.
E questo ci riporta a me. Seduta in un letto d’ospedale, con la consapevolezza che non avevo mai veramente lasciato l’organizzazione. A quel punto avevo una scelta. Potevo rimanere intrappolata nella mia prigione mentale e permettere loro di rubarmi altri preziosi anni di vita.
Oppure avrei potuto finalmente fare quello che pensavo avessi fatto tempo prima e liberarmi una volta per tutte.
Dopo una ricerca, ho trovato un terapeuta che aveva avuto esperienza nell’aiutare persone che erano sfuggite a religioni e sette coercitive. Quando le raccontai l’estensione del lavaggio del cervello, la paura instillata e il finale ostracismo, piuttosto che guardarmi incredula, ha annuito e mi ha chiesto di continuare.
E col tempo, sono arrivata a vedere la verità.
Ho avuto qualcosa che non molte persone riescono ad avere. Ho avuto una seconda opportunità.
Piuttosto che soffermarmi su tutto ciò che mi era stato “rubato” (un’infanzia normale, anni di indipendenza e l’amore incondizionato della mia famiglia) ho iniziato a vedere le opportunità.
L’opportunità di prendere tutte queste esperienze e usarle per creare qualcosa di nuovo.
Come?

Imparare a volare

bird-300x169La prima azione è quella di cercare un aiuto professionale, sotto forma di terapia o di coaching, con qualcuno che capisce veramente le turbolenze emozionali coinvolte nel lasciare una religione coercitiva. Ancora meglio (anche se non essenziale) è se quella persona ha avuto un’esperienza simile. E se i costi sono un problema, ci sono molte alternative gratuite, dalle terapie di conversazione fornite dal vostro medico a forum online di persone in una situazione simile alla tua. Il sollievo di parlare a qualcuno che capisce quello che stai passando non deve essere sottovalutato.
Dopo viene un bel po’ di perdono, e la parte più difficile è che la maggior parte delle persone che devi perdonare continuerà a dare la colpa a te di quello che è successo. Non puoi cambiare il loro comportamento e non puoi cambiare quello che pensano, ma PUOI cambiare il modo in cui reagisci tu.
Quindi, perdona i tuoi amici e la tua famiglia, perdona l’organizzazione e, soprattutto, perdona te stesso. Accetta il fatto di aver preso le decisioni migliori che hai potuto con le informazioni che avevi a disposizione all’epoca.
(Se perdonare l’organizzazione ti sembra impossibile, allora il tuo terapeuta o assistente personale potrà suggerirti dei metodi provati e testati per abbandonare lentamente la rabbia e fare pace con il passato, un passo alla volta).
Con il tempo potresti decidere che desideri aiutare attivamente gli altri ancora intrappolati in quella situazione, forse mettendo l’organizzazione di fronte alle proprie responsabilità sui media o lavorando con individui in una struttura professionale, come ho scelto di fare io. La cosa importante è fare le vostre scelte basate sui VOSTRI motivi e imparare a fidarvi di nuovo di voi stessi.
La parte più eccitante di questo processo è il futuro. Ricorda che il tuo futuro è ora tuo e hai la possibilità di modellarlo come desideri. Hai tu il controllo, non sprecarlo!
Sogna in grande. Immagina la tua vita nella maniera più incredibile. Pensa a tutte quelle cose che avresti sempre voluto fare mentre eri nell’Organizzazione, ma eri intrappolato da adunanze, servizio e leggi farisaiche. Viaggi, affari, istruzione. Filantropia e nuovi hobby. Amici di qualsiasi tipo e ogni campo della vita. Nuove esperienze ogni giorno, il mondo è ora il tuo parco giochi!
Cosa vuoi essere, fare e avere? Che cosa vuoi realizzare? Cosa vuoi creare per te stesso?
Puoi trasformare anni di indottrinamento nella motivazione che ti spinge in avanti. Ma non devi fare tutto questo da solo, se non vuoi. Ci sono molti mezzi di sostegno là fuori, attraverso il coaching, la terapia o semplicemente mettendoti in contatto con persone che ti capiscono e che credono in te.
Dopo tanti anni nell’organizzazione, con persone che mi dicevano cosa fare e come vivere, pensavo sinceramente che non sarei mai stata veramente libera.
Ma l’illuminazione, quando è arrivata, è stata come uno schiaffo. L’organizzazione si era già presa tanti anni della mia vita. Non avrei permesso loro di prendersene ancora.
E tu?

Follow Alice Cheshire on twitter at @thealicechesh
Nota dell’editore: Questo articolo è stato scritto da una ex-Testimone di Geova che ha “lasciato” (faded) l’organizzazione senza essere ostracizzata. Ha adottato lo pseudonimo Alice Cheshire in questo articolo per evitare ripercussioni con i suoi parenti TdG e lavora come assistente professionale con un nome diverso.





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74 commenti:

  1. Praticamente la storia della mia vita.

    Anche io mi sono sentita come dice il post:

    Bassa autostima e senso di inutilità
    Senso di colpa
    Mancanza di scopo e incapacità di pianificare il futuro
    Depressione e pensieri suicidi
    Abuso di droghe e alcool
    Vengono coinvolte in relazioni di controllo e abusanti
    Cattiva gestione finanziaria

    Tolto le droghe e l'alcool, il resto è uguale e penso che si possa applicare a ognuna di noi. Questa setta ci ha ridotto peggio delle schiave ed è giusto che ora ci riprendiamo la nostra libertà di pensiero e di azione. Ma non è sempre facile...

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    1. Tutto va preso come un esperienza di vita e tale deve rimanere , non bisogna incolparsi di nulla, questo sistema è fatto di gabbie , ogni essere umano ha la sua cella e deve fare di tutto per liberarsene.

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    2. Condivido pienamente riflessivo, probabilmente ci sarebbero state altre gabbie al posto di queste, l importante è riconoscerle ed uscirne

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    3. Ciao marzia.il post rispecchia davvero queste brutte sensazioni che abbiamo avuto.Soprattutto la solitudine e l inutilità per molto tempo hanno padroneggiato la mia vita,mi stavo buttando via e non ci stavo capendo piu niente,un senso di vuoto e smarrimento e l'unica cosa che un po' teneva lucida la mia mente il lavoro che mi teneva lontana dalla depressione e i pensieri suicidi.Una canzone in quel periodo la Valigia di Ligabue mio cantante preferito sembrava rispecchiarmi...in quel lasso di tempo conobbi molte persone che non volevano il mio bene e questo accentuava la mia inutilità..nessuno che voleva sentire..ma poi qualcosa lungo quel cammino cambiò..Qualcuno prese quella valigia e restò con me..Ora per me solo ricordi alle spalle ma ci volle tempo..Auguro a ognuno di noi di riappropriarsi presto Della sua vita.Possiamo farcela!Marzia ti mando un abbraccio grande.

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    4. Che belle parole Creuza..pura poesia..grazie

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  2. Ciao Marzia ,le ferite ci sono e fanno male ,perché siamo caduti giù da un posto alquanto pericoloso potevamo rimetterci la vita ,abbiamo bisogno di un po di riabilitazione ,che è dolorosa ma ci aiuterà a rimetterci in piedi e camminare ,andare e fare quello che vogliamo ,quello che è buono o giusto per noi ,senza rendere conto a nessuno.ci vuole un po di pazienza.ci riusciremo incoraggiandoci l'un l'altro.Teresa

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  3. Buonasera ... non ho parole. Uno spaccato della mia vita...bene vuol dire che sono a buon punto. Almeno non mi sento solo...

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  4. Il perdono è quello che spesso viene suggerito dagli terapeuti per mettere una pietra sopra. Ma questo è forse la cosa più ardua da attuare, se non impossibile.
    Forse l'unico modo è quello di staccarsi da ogni cosa che tiene legato al passato, inclusa la partecipazione attiva o passiva a blog e forum, come stiamo facendo noi in questo momento, e che prende tempo, tempo che potremmo dedicare a svariate cose, come alcune elencate nell'articolo.
    Ma è del tutto normale e salutare voler sfogarsi dopo il trauma del risveglio accadutoci, gridando la nostra rabbia e il nostro disincanto.
    Ma un giorno, lo spero, ce la faremo a far sì che ciò diventi simile a un butto incubo da cui poi ci si sveglia, però con un senso di grande sollievo.

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    1. Socrate stanne certo, la giustapposizione di momenti e poi ancora momenti,che noi numerandola usiamo chiamare "tempo" per convenzione allontanerà nel tempo il vissuto esperienziale che ha a che fare con il vissuto Watchtower. Pensa, quando io mi accorsi di tutto cio che oggi è alla portata di tutti,il colosso ancora era superinattacabile, e guarda stetti malissimo ,male al punto che tutto si riflettè sulla mia salute all'apice della stessa,da restare in bilico tra qui e " di la",sembrava una cosa inverosimile,credevo che io stesso fossi divenuto pazzo,anche perchè tale ti inculcano se dubiti, al punto di anche chiamarmici alcuni di loro,e mille e mille altre cose accaddero,e sai una cosa? non so nemmeno da dove iniziare perchè le ho dimenticate,se le dovessi raccontare le ho rimosse,ma di tutto quello scempio che ormai è ben che superato,a tal punto che posso dire che è un lontano ricordo,ne ho tratto il meglio,ho fatto tesoro dell'esperienza pian piano,traendo da il male dimenticato cio che l esperienza mi ha donato,la mia stessa vita;per cui si solo con l'allontanarsi nel tempo l evento watchtwer si guarisce e se si fa un buon percorso lo si penserà con ironia,e ricordando anche le esperienze positive con le persone che ti hanno a loro modo anche se condizionate voluto bene;Scrivere o non scrivere in questo blog? parlarne o non parlarne? staccarsi o non staccarsi dal passato? beh noi siamo cio che siamo stati, sempre per quella logica temporale,noi siamo il frutto di un divenire nell'enumerazione dei momenti che chiamiamo tempo per cui con un po di ironia ti dico a Socrate ma come t è venuto ora de fa lo "stoico"quando per te la felicità consiste nell'esercizio delle virtù? che per caso ti sei votato alla scuola di Zenone di cizio?ehhehe su su All'altezza del nome che porti; bando al gioco, e solo nel tempo ed attraverso l esercizio conoscitivo di se stessi,e di riuscira a trarre il buono dall'esperienza di vita,dall'esercizio anche delle virtù morali di un uomo, a prescidere ,può risanare la parentesi che si è vissuta all'interno della WT;solo non cedendo al negativo ,come essi a suo tempo hanno programmato nelle coscienze che si sarebbero allontanate dai loro recinti,(a cosa sarebbero servite talvolta messaggi ambigui e nascosti nelle pubblicazioni? simile al programma "monarc"!!!)solo superando quella programmazione di cedere al negativo,e facendo rete come si sta gia facendo, e non isolandosi si possono disattivare quei meccanismi che sono stati preordinati in caso di default delle reclute;l'aiuto che vi da stare qui e parlare e dialogare e sfogarvi e confrontarvi nemmeno lo si può immaginare quanto sia terapeutico,migliore di qualsiasi altra terapia individuale o di gruppo! Saluti

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    2. Come dici bene, Betelita, è importante fare rete, anche se virtuale; già sapere che non si è soli a pensarla allo stesso modo su molte problematiche legate al mondo altamente settario e soffocante nel quale si è vissuti aiuta parecchio.
      Oltre a ciò nella vita, se si desidera un cambiamento radicale perché ad un certo punto ci si rende conto di non stare bene, ci vuole un taglio drastico. Smettere di colpo di frequentare le adunanze è stato ad esempio un passo molto importante verso la libertà. Quando hanno poi seguito i miei, poco tempo dopo, è stato un altro grande passo, e c'è poco di più prezioso che del riprendersi il controllo della vita, anche se se a volte il morale gioca qualche brutto scherzo. Ma si cerca di guardare avanti con ottimismo.
      Bella giornata a tutti.

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    3. Grazie Betelita40 ,concordo con il tuo scritto ,io e mio marito ne parliamo spesso,aiutandoci a lenire il dolore anche con una buona dose di umorismo.io penso Che parlare fa bene a tutti perché altrimenti ci ostracizziamo fra noi.Sai qualche anno fa nella mia sala si è venuto a creare una situazione molto tesa con alcuni fratelli ,mio marito ha chiesto al co di riunire i fratelli e chiarire la situazione.Apriti cielo,non si fa.sono passati anni e il rancore ancora morde e si vede,ma parlare no ,non è "cristiano".Teresa

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    4. Si Socrate69,giusto ogni cosa nel suo giusto posto,nel caso dell'essere implicati con la società WT,il taglio da dare per fare il salto è proprio quello di troncare corto,è indice di una maturità maturata nel tempo il saper scegliere,il saper distinguere l'agire nel modo giusto,nella situazione giusta.Nel tempo sarà ricordato come un fenomeno di settarismo Americano della branca del terzo protestantesimo,e chi ne ha fatto parte e ne avrà testimoniato l'impraticabilità e la sofferenza che talune chiusure umane e pensieri totalizzanti implicano ne scriveranno la storia come noi gia stiamo facendo,prutroppo a nostre spese,ma a beneficio ad ampio spettro dei nostri posteri,UN CARISSIMO SALUTO CON STIMATO RISPETTO;

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    5. Teresa,purtroppo queste sono le realtà delle congregazioni fatte di persone,uomini soggetti all'imperfetto essere,ma invece di tener conto di questo,le direttive,e gli omini preposti alla salvaguardia del buon andamento del gruppo(essendo spesso uomini fantocci nelle mani della WT)preferiscono mettere la testa sotto la sabbia, preferiscono non dar voce a chi ha da dialogare,perchè in un gruppo estremamente chiuso e Totalizzante il Dialogo è un arma estremamente pericolosa in quanto può far prendere posizioni , ed essi assolutamente non vogliono questo perchè tutto concorre all'uniformazione,e all'adesione del pensiero totalizzante che essi propinano quale verità,in questi gruppi haimè la ragione soccombe dinanzi alla cieca ubbidienza per credenza alias Fede,è un sistema chiuso,simile ai totalitarismi politici e religiosi orientali;Ma a pensarci bene la novità che il Cristianesimo porta sin dal suo avvio il germe ad novitatem che il cristianesimo ha portato è proprio quello che essi negano,il cristianesimo nell annunciare il messagio della salvezza fa presente proprio questo,Dio che si manifesta all'uomo facendosi conoscere nel suo intimo,la Rivelazione di GESu' Cristo in cui risiede tutta la rivelazione di Dio non è un adesione alla lettera ad un testo scritto,ma è Dio Padre che si manifesta attraverso Gesù alla ragione umana,dove l'uomo attraverso l'esercizio della ragione incontra Dio nel suo infinito Amore;e laddove l'uomo non arriva con la ragione a comprendere la grandezza di Dio,Dio si manifesta attraverso la Rivelazione;QUESTO è Dio con L'UOMO E l'UOMO CON DIO, un rapporto di Dialogo ,passo a passo Padre e Figlio,in un rapporto di filiazione, ma questo non dimentichiamoci che la WT lo ha escluso per il genere umano,in quanto ha diviso gli uomini in due classi coloro che sono stati scelti per questo rapporto filiale di soli 144.000 e tutti gli altri i quali non sono in un rapporto filiale con Dio per cui esclusi da un rapporto diretto e filiale con il Padre.Ecco il germe dell'errore della loro temerarietà di qualsiasi pensiero per il dialogo.Dunque solo chi fa parte di quel gruppo alias ristrettissimo ora solo i vertici, possono instaurare un dialogo giusto e corretto fra i fedeli(altri),il resto degli otto milioni di fedeli sono solo altra gente che non è capace di dialogo verietierà secondo "la Verità".Purtroppo il punto toccato è di vastissima argomentazione, per cui non so se sono riuscito in sintesi ad essere chiaro,in ogni modo,ci si rende conto difronte a quale più alto scempio del messaggio cristiano ci troviamo? Dio,il quale si manifesta attraverso il Figlio e nel figlio opera per la salvezza del genere umano,la WT è arrivata ad affermare che quella salvezza ,che è principalmente il recupero da Parte di Dio dell'intimo rapporto con l'uomo ristabilendo come nel principio quel rapporto filiale,così facendo partecipare i propri figli della stessa intimità della natura Divina all'eternità,ebbene essi hanno decretato che tutto questo da parte di Dio è stato operato per soli 144.000,il resto degli uomini sono solo dei sudditi che devono ubbidire per il loro bene,pena la distruzione eterna.E' anatema,blasfemia,odio verso l'amore di Dio,quello che affermano,è corruzione malvagia,che tenta e svia gli uomini verso un servilismo snaturato che trae origine dalle piu becere sinuosità dell'inganno originale da chi ha voluto l'uomo quale creatura di DIO, nella corrotta sofferenza;Cari Saluti

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    6. Condivido ogni singola parola

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    7. Io no.non condivido tutto.Quale ragione,può considerare Dio nel suo infinito? sono parole senza significato!Oggi non sappiamo neanche se Geova è il nome di Dio, è se Dio appartiene Al critianesimo,quale ragione può vantare il buddista,il mussulmano,l'ateo solo x citarne tre?.Poi sui 144,000, sono d'accordo.Una vera barzelletta.Basta fare 2 conti e al 300 dopo Cristo erano molti di più.ma 2 conti si possono fare sul 1914,sul 1935, sul 607 AV e così via...Però,ragazzi,l'amaro testa.Chi di noi non spera, in segreto,in un mondo migliore? Possibile che l'IDDIO de cielo sia morto? Anonimo54

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    8. Ciao anonimo54,vorrei rispondere al tuo quesito, non per dilungarmi su quanto da me affermato, non è in armonia con le regole del blog dilungarsi su dibattiti di concetti,ma tengo a rispondere per il fatto che non credo di essere fuori di senno e scrivere che attraverso la ragione si puo arrivare a considerare Dio nel suo infinito e perfetto essere.Tu a ragione chiedi :Quale ragione,puo considerare Dio nel suo infinito?(ed esprimi un giudizio,per carità del tutto giusto nel tuo procedere argomentativo,ma è posto in essere a priori, per cui la tua domanda risulta retorica e vi si annida involontariamente la superbia di una sicura risposta la ragione vuole invece essere aperta e non chiudersi in rigidi schemi,il modus operandi a priori porta ad una sterilità, e a una chiusura verso l'ascolto che invece ci porterà se attuato ad un sano confronto, poi si è liberi nella piena facoltà del proprio intelletto di condividere in toto o in parte o per niente proprio, ma un giudizio categorico credo che non giova a nessuno nella ricerca del vero )per cui laddove ho scritto[...] "la ragione umana incontra Dio nel suo infinito amore."l'accento cade sulla ragione, ...dove? le parole antecedenti lo enunciano: nell'uomo e Figlio Cristo Gesù.Nella rivelazione del figlio, Dio Padre si rivela all'uomo ,ma attenzione non è una rivelazione come quella della vecchia legge ,no no, non è il Dio che prescrive precetti da osservare, qui sta la chiave di volta dell'innovazione e continium del Cristianesimo sull'onda del giudaismo, DIO si rivela all'uomo ristabilendo con esso un rapporto filiale,rivelandosi nella sua intimità.Dio Padre,attraverso il figlio manifesta cosa Egli fa,cosa Egli opera;questo il geovismo non lo potrà mai prendere in considerazione in virtù del fatto che è impiantato dottrinalmente su una visione di terzo protestantesimo,ove l'ancoraggio è di matrice giudaizzante e ancor peggio di matrice americana,le cui radici affondano storicamente in piena rivoluzione industriale,per cui con tutti gli annessi e connessi della sua limitatezza temporale;che poi vogliamo per estensione dire che Dio non possa essere considerato dalla ragione nel suo infinito essere, non lo trovo corretto come pensiero, perché dipende di base su quale filosofia di vita poggia la nostra ragione, di che ne consegue l'esercizio del nostro intelletto! invece,Che il nome con cui si vorrebbe chiamare Dio Padre concordo pienamente su quanto dici,perché l'atto di "conoscere" implica il possedere un ente immaterialmente,esempio:se io dico la tua casa ora in questo istante tu penserai alla tua casa, la sua struttura, le sue finestre ,scale,porte,ect ect, in questo istante tu possiedi il concetto di casa nel particolare la tua casa universalmente invece ciò ti è permesso perché in te esiste e possiedi il concetto di casa,per cui tu possiedi immaterialmente la casa; di Dio,del suo nome questo è impossibile,perché noi non potremo mai "possedere" Dio, in virtù del fatto che Egli è infinitamente esteso.Ma che se ne dica l’esistenza di Dio può essere riconosciuta con le sole forze della ragione, non solo da chi ha ricevuto un’educazione cristiana.(buddista,musulmano,ateo.)Ma per procedere secondo ragione,occorrono innanzitutto due preamboli fondamentali :1 E’ evidente che Dio esiste? Se fosse evidente alla ragione che Dio esiste non ci sarebbe bisogno di dimostrarlo. L’esistenza di Dio, non è evidente per noi, ma è evidente di per sé, perché l’essenza di Dio è il suo stesso essere.
      2 E’ dimostrabile che Dio esiste? E’ vero che l’esistenza di Dio è un atto di fede, ma dalle opere di Dio, evidenti a noi, si risale a Dio. L’esistenza di Dio è dunque materia di fede ma anche di ragione.Di cui cinque argomenti,per poter argomentare induttivamente: 1) Movimento. E’ evidente che certe cose si muovono e tutto ciò che si muove è mosso da altro. Colui che è in movimento e colui che viene mosso sono due entità distinte.

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    9. Il primo non è ancora in atto, il secondo è già in atto. Ci dev’ essere dunque all’ origine qualcosa che non può essere mosso da altro, questo lo chiamiamo Dio.2) Causa efficiente. E’ impossibile che una cosa sia causa efficiente di sé stessa, perché per esserlo dovrebbe produrre sé stessa e dovrebbe esserci prima di essere prodotta. Noi non ci facciamo da noi stessi e quindi bisogna ammettere una prima causa efficiente, questa la chiamiamo Dio.

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    10. 3) Contingenza. Esistono cose che prima non c’erano e poi non ci sono più, sono contingenti. Se tutto fosse contingente vorrebbe dire che tutto ciò che esiste può non essere. Questo significa dunque che ci può essere un momento in cui non c’è nulla, ma non si spiegherebbe perché adesso c’è qualche cosa. Non c’è quindi mai stato un momento in cui non c’era niente: se c’è qualche cosa allora vuol dire che non tutto è contingente, c’è almeno un ente che è necessario, cioè che non può non essere, questo lo chiamiamo Dio.
      4) Gradualità: esistono cose più o meno belle, nobili, perfette ecc.., ma il grado minore o maggiore di una cosa dev’essere sempre in paragone a qualcosa d’altro, cioè se ci sono cose di grado parziale, ci deve essere necessariamente essere qualcosa di grado supremo. Se ci sono diversi gradi di essere, è necessario un essere nel grado massimo, questo lo chiamiamo Dio.5) Ordine: esistono cose ordinate ad un fine, pur non essendo loro intelligenti. Queste cose non sono in grado di direzionarsi verso un fine, quindi occorre necessariamente qualcuno che le abbia dirette verso un fine (come la freccia e l’arciere), questo lo chiamiamo Dio.Il primo punto muove dalla semplice attestazione dei sensi che vi sono delle cose nel mondo che si muovono, perché mutano, divengono.Il secondo punto prende le mosse dal concetto di causa efficiente,la causa che determina un effetto fisico.Il terzo punto muove in relazione la natura contingente degli enti, delle cose: “le cose che possono essere e non essere” e la natura del necessario. Ciò che può non essere ed è, un tempo non esisteva, ma questa è la peculiarità di tutti gli enti naturali, i quali iniziano e finiscono, venendo generati e corrompendosi poi.Ragion per cui non si può non porre all’origine del contingente un ente la cui natura è meta-temporale perché necessario, possedendo in sé la ragione della sua necessità, in quanto la sua natura è di essere un ente che non può non essere, e quest’ente non può che essere Dio.Il quarto punto muove dalla constatazione dell’esistenza di gradi di perfezione, presenti negli enti,gli enti creati partecipano in modo diverso a molteplici essenze. Tale partecipazione può essere maggiore o minore, ciò determina un grado minore o maggiore di perfezione. Dunque un grado maggiore o un grado minore rappresentano il modo in cui si è venuta attualizzando, nei diversi enti, una certa perfezione. Questa partecipazione da parte degli enti finiti a molteplici essenze, non è completa e mai piena. Ma che cosa è causa di tali perfezioni e della possibilità della partecipazione degli enti creati a tali essenze? Un ente perfettissimo che possiede al massimo grado tutte le essenze che tutti riconoscono come Dio.Il quinto punto muove dalla semplice attestazione dei sensi che vi sono delle cose nel mondo che si muovono, perché mutano, divengono. Ora, ogni cosa che si muove deve essere mossa da altro, ma bisogna arrivare ad un primo motore immobile altrimenti si procederebbe all’infinito. L’ente diveniente è composto di atto e potenza, ragion per cui il mutamento deve essere inteso come passaggio dalla potenza all’atto. Tale passaggio non può essere attribuito all’ente diveniente, perché non è possibile che una medesima cosa sia nel medesimo tempo in potenza e in atto, considerata sotto lo stesso aspetto.Atto e potenza, all’interno del ragionamentoindicano due possibilità, due modi di essere diverse di un ente, rispetto ad una medesima proprietà o capacità: l’atto si ha quando tale capacità viene esplicitata; mentre la potenza si ha quando tale capacità permane allo stato latente. Ora è necessario che vi sia un ente che sia totalmente in atto che non possieda nessuna potenzialità e tale essere non può che essere Dio.Ma perché procedere all’infinito non è accettabile?Perché, andando all’infinito, non si giungerebbe mai ad un principio e senza principio non si può concepire nessuna origine, nessun inizio: è il finito che in virtù della sua intima natura reclama l’infinito come ciò che lo completa.

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    11. Per cui un procedere secondo ragione per arrivare a considerare l'ESSERE infinito Dio esiste,in cui non vi occorre l'essere cristiani o meno,ma è un procedere secondo ragione della quale possono partecipare non necessariamente i soli cristiani,ma anche il musulmano,il buddista,il taoista,lo scintoista,l'induista e tanto piu anche l'ateo perchè quest'ultimo,negando Dio ne ammette l’esistenza nella mente.L'ateo dice:ice “non c’è Dio”. Ma l'ateo, per poter negare l’esistenza di Dio, deve avere una qualche idea di Dio nel suo intelletto, cioè deve dare un significato alla parola “Dio”, cioè “ciò di cui non si può pensare nulla di più grande”. Negandolo, ne ammette l’esistenza nella sua mente.Se questa cosa “di cui non c’è n’è una maggiore” esiste solo nella mente, allora è una contraddizione, perché in realtà può esistere qualcosa di più grande e cioè che quella cosa esista anche nella realtà. Infatti, se oltre ad esistere solo nel mio intelletto, esiste anche nella realtà, questa che esiste anche nella realtà ha qualche cosa in più di quella che esiste solo nell’intelletto, è più grande. E allora se Dio è “ciò di cui non si può pensare nulla di più grande”, non può esistere solo nell’ intelletto ma deve esistere anche nella realtà. Se esistesse solo nell’ intelletto sarebbe contraddittorio, perché non sarebbe “ciò di cui si può pensare il maggiore”.Saluti!

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    12. Scusa betelita ma non è possibile leggere quello che scrivi devi cercare di essere più sintetico nell'esporre le tue idee.Personalmente non ho bisogno delle tue lezioni c'è molta filosofia.Qui abbiamo bisogno di concretezza per ribattere le teorie contorte della Wt.

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    13. Infervorato capisco che purtroppo l'argomento è alquanto lungo,purtroppo per esporre c è bisogno di argomentare,in ogni modo io non ho scritto per fare nessuna lezione a nessuno ho risposto ad una domanda per cio che io sono, se questo ti è fastidio e come dici non ne hai bisogno, nessuno ti obbliga a leggere cio che scrivo, o forse vogliamo censurare anche qui il pensiero che forse si discosta dal nostro? scusami di solito non rispondo mai ad una provocazione, ma ragione questa volta me ne impone,le persone vanno accettate nella loro diversità di idee,a chi non va puo anche tornare con la WT l'ambiente che gli si addice! e aproposito di concretezza, la concretezza la si trova nella ragione e nell'intelletto non nelle chiacchiere di lamentele! Personalmente non mi conosci, e per cui non sai nemmeno come io stia operando verso una concretezza reale attraverso istituzioni preposte per palesare il problema che questo movimento crea nei singoli e nelle famiglie!bah lasciamo perdere forse non ne vale nemmeno la pena,anche questo è lo scotto che si deve pagare! e ne sono consapevole grazie in ogni modo della tua osservazione mi aiuta ancora di piu a capire la natura di certe dinamiche !

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  5. Vi sono vicina. ...più che una gabbia il parlerei di trappola guai a chi incorre in essa....vorrei avere la Liro stessa conoscenza della bibbia x poter intavolare un discorso cin loro....ma non ti danno la possibilità' visto che a priori solo le loro sono verità assolute...c'è sempre satana di mezzo...

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    1. Fidati, non hanno conoscenza della Bibbia, ne di storia, ne di scienza, ne di archeologia... solo di quello che dice la loro letteratura. Per questo sembrano così preparati, perchè portano la discussione sul loro campo.

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    2. Infatti....nel momento in cui mi sono messo a leggere la Bibbia con mente aperta mi sono reso conto di quanto poco e male la conoscevo....giusto quella ventina di versetti per sostenere le tesi wt....ma se inizi a leggere interi brani ti accorgi di quanto ti è stato nascosto, il fatto che sulla lettura del giovedì ti mettono già dove trovare le risposte è proprio per questo, evitarti il più possibile ricerche personali che potrebbero portarti fuori dal loro seminato...

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  6. A quanto pare, è la storia di molti. Avevo 20 anni quando fui disassociata li per li ho avuto un senso di libertà ma poco dopo la solitudine si è fatta sentire molto forte, ho avuto seriamente paura di morire io e la mia bambina ad harmaghedon questo perché ero uscita ma alla fine le credenze non le avevo messe in discussione. Ho dovuto anche io affidadarmi ad un aiuto psicologo tra l altro a più riprese soprattutto per i disturbi alimentari. Sul perdonare gli altri ammetto che ci devo ancora lavorare un po, ai cari parenti non perdono la completa solitudine in cui mi hanno lasciato dopo la morte dei miei genitori anche se avvenuta con anni di distanza. Ho avuto la fortuna di trovare una brava terapeuta con la asl, non mi ha mai dato psicofarmaci e mi ha confermato che le era già capitato di aiutare altri nella mia stessa situazione, la ringrazio con tutto il cuore. In questo periodo va molto meglio soprattutto perché ho capito come funziona il loro modo di agire e quel pessimismo e paura per il futuro per fortuna è decisamente diminuito. Un saluto a tutti.

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    1. Mi dispiace Deborah..sono contenta che hai trovato una dottoressa brava..vedrai che tutto tornerà a splendere dentro e fuori di te..brava per il tuo coraggio..un abbraccio

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  7. La cosa sorprendente invece è come molti che restano dentro riescano a barcamenarsi vivendo una "doppia vita" senza sensi di colpa, oppure come molti altri riescano a condurre la loro esistenza in modo apparentemente "normale" senza grandi sofferenze, svolgendo le loro attività lavorative e mantenendo una rete di rapporti stabile e duratura.

    In effetti i si impara a "sopravvivere" in quel sistema artificiale di finte amicizie, regole e imposizioni, o si va in "sofferenza" senza capirne il motivo.

    E' proprio questa sorta di "sofferenza" che spesso accende la "miccia" del progressivo risveglio !!

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  8. Quello del condizionamento mentale è un tema che sento molto, un po' perché mi interessa tutto ciò che lo riguarda, un po' (ma questo è ovvio...) perché ne siamo stati coinvolti per esperienza diretta... A proposito di questo, l'articolo Torre di Guardia di questa settimana raggiunge l'apoteosi, in tal senso. Mi chiedo come si possa prendere spudoratamente in giro milioni di persone con le frasi scritte nello "studio", ma la risposta è semplice: perché glielo lasciano fare. Se domani il corpo direttivo scrivesse che esistono gli unicorni, crederebbero che esistono gli unicorni. E sarebbero guai, a contraddirli: scatterebbe l'etichetta di "appostata", tanto perché "non sono infallibili, possono commettere errori, e cosa più grave, "Gesù non ha mai detto che lo schiavo avrebbe dispensato cibo spirituale perfetto..." Si tratta di contraddizioni immani, quanto di più vicino alla blasfemia possa esserci. E milioni di persone glielo permettono, facendo "sì sì" con la testa come burattini.

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    1. Sono daccordo caro ax80,
      Glielo permettono, e proprio perché vittime del condizionamento mentale.
      Sai, nonostante questo, ci sono dei segnali positivi al riguardo, perché continua a crescere il numero di fratelli che iniziano a PENSARE, finalmente usando la loro testa.
      È solo questione di tempo, secondo me, perché vi sia un notevole incremento (parola che pure mi fa tornare indietro ai famosi rapporti mondiali sugli annuari😣) di tdg che si sveglino.
      Io lo spero, per il loro benessere psico-fisico, oltre che spirituale..

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    2. La loro più grande presunzione è prendere in giro l intelligenza e la dignità di milioni di persone.

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    3. Fineas... per svegliarti devi un pò anche "volerlo" (almeno inconsciamente)

      Vedo invece che molti iniziano a "sguazzare" nel mare di ipocrisia e doppiogiochismo che li circonda. Criticano gli altri per un nonnulla e poi compiono azioni ben peggiori senza rendersene conto.

      Ormai certe cose non riesco più neppure a leggerle... !!

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    4. Condizionamento mentale = intimorire

      IN-TI-MORIRE: dentro di te la morte

      Questa è la pratica delle religioni. Tutte. Alcune sí camuffano meglio di altre.

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    5. Sono d'accordo, caro John.
      Eppure sai, io non avrei mai voluto svegliarmi, come dici tu.
      Era troppo difficile immaginare un mondo diverso da quello in cui mi avevano portato a credere.
      Era difficile pensare che avevo passato anni (per quanto in buona fede) sprecando il mio tempo indietro ad una religione in cui credevo, ciecamente,in cui avevo riposto tutte le mie speranze e che si è rivelata quantomeno simile o peggiore a tutte le altre confessioni.
      Non avrei voluto svegliarmi, credimi John.
      Ma ho dovuto ammettere a me stesso che continuare ad impuntarmi con orgoglio su cose che ormai vedevo chiaramente essere sbagliate, avrebbe leso la mia anima, la mia dignità, ed ho dovuto,con umiltà, tornare a riconsiderare tutto.
      E quanta acqua che è passata sotto i ponti, da allora!
      Molti hanno paura di svegliarsi, o per meglio dire, di agire da svegli.
      Perché ci si può svegliare e allo stesso tempo continuare a fingere di dormire, per una serie di motivi che spesso sono stati elencati anche qui, sul blog.
      La famiglia, gli amici, le abitudini.
      Eppure, anche in questo caso ognuno deve essere libero di agire come crede, perché la libertà individuale consiste proprio in questo.
      Fa male anche a me vedere che tanti preferiscono vivere una vita fatta di bugie, ipocrisie, per continuare a restare con due piedi in una scarpa.
      Ma fino a quando reggeranno?
      Staranno realmente bene?
      Io lo spero, per loro.
      Ma non ho rancore, non posso permettermi di nutrire sentimenti che alla lunga danneggeranno anche me.
      Posso solo sforzarmi, adesso, di imparare a fare il bene in modi che da tdg purtroppo ti insegnano a sottovalutare.
      Sai, a volte, si può fare del bene, ad una persona, anche evitando di condividere un suo atteggiamento errato, o una sua dissonanza cognitiva, che può prescindere spesse volte dalla religione di appartenenza e che spesso può essere causata da altri fattori.
      Qui si fa del bene perché non si appoggia più il modus operandi della wts e si forniscono prove chiare sui perché non si condivide.
      Ma a volte, anche da parte tua, c'è voluto un atteggiamento energico evitando di pubblicare i commenti di chi voleva per forza avere ragione,magari "urlando" tutto il suo disappunto verso il blog.
      Ecco, chi è stato bannato, avrà dovuto capire che aveva esagerato, e che se vuole entrare qui, nel blog, deve avere rispetto ed educazione verso di te e verso tutti i partecipanti.
      Vedi, la stessa cosa vale per chiunque voglia entare nella nostra vita, che se permetti, è molto più importante di qualsiasi blog o sito internet che esista.
      Chi vuole entrare nella nostra vita deve prima di tutto avere rispetto, per la persona che è il risultato di quella vita, ed educazione, non offendendo senza ragione.
      Se uno chiude la porta della propria vita, o la socchiude, momentaneamente, forse desidera che quella persona almeno si pulisca le scarpe, prima di entrare, perché ognuno di noi già ha dovuto combattere per ripulire la propria vita da tutte le impronte sporche lasciateci dalla militanza nella wts, che sono cicatrici, graffi, ferite che forse ancora sanguinano ogni tanto.
      A volte, rimamere un po' sulla soglia, può aiutare a riflettere un po' in solitudine e capire il male e il disagio che si vive e quello che consapevoli o meno, facciamo agli altri...

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    6. Fineas, quando scrivo di "volersi" svegliare non mi riferivo alla parte cosciente di noi ma al subconscio.

      Conosco un anziano bravo e zelante che sono anni che sta molto male e non capisce perché.
      Prima di inviare la mia lettera gli dissi cosa c'era secondo me che non andava in lui ma egli negò assolutamente di avere dubbi.

      Egli è ancora lì che ricopre il suo ruolo ma sta sempre peggio e nessun dottore capisce perché ...

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    7. Ha allevato 2 figli nell'organizzazione ed ha anche padre e suocera dentro.
      Una parte di lui sta sopprimendo i suoi dubbi perché intimamente sa che un suo eventuale risveglio avrebbe forse effetti ancora più devastanti sulla sua psiche

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    8. Io ho staccato da parecchio tempo con questa gabbia di matti e sono sempre più convinto di aver fatto bene. Mi rendo conto dei decenni di vita buttati via ed al culmine una grave malattia.
      Ora sono abbastanza sereno eppure...
      mi capita di fare sogni (o incubi) caratterizzati da un elevato senso di ansia e angoscia perchè devo andare a predicare... a questo aggiungo un senso di vergogna perchè mi trovo sul podio, devo pronunciare un discorso e non so cosa dire perchè non mi sono preparato.
      Evidentemente non ho ancora risolto tutto nella mia testa, ci vuole pazienza, l'importante è aver imboccato la strada giusta (per scappare).

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    9. Questo è straziante John, mi dispiace.
      Le sofferenze che vengono dal di dentro spesso o quasi sempre, sono peggiori, più profondamente dolorose, di quelle che vengono dall'esterno.
      Il male che deve provare questo anziano dev'essere tremendo, al punto di risentirne fisicamente.
      Il bene che in parte di fa qui, consiste proprio nel parlare di queste cose e fare informazione al riguardo.
      Tu hai fatto del bene a suo tempo cercando di farglielo notare con la tua lettera..

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  9. Conosco una sorella che ha deciso di auto-annullarsi in tutto così da evitare di svegliarsi. Il motivo è semplice: avrebbe rischiato di suicidarsi!
    Quindi capisco il perchè a volte si preferisce non guardare la realtà per quella che è.

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    1. Come possiamo restare a guardare dentro tutto questo Dolore? Non avrei mai Immaginato un inferno tanto grande dietro il nome di Dio.

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  10. L'ho già detto in un altro post. Conosco diversi tdg e credetemi un' alta percentuale soffre di disturbi psichici.Perchè la pressione psicologica è enorme in più ci sono delle ingiustizie all'interno delle congregazioni che logorano l'individuo.Vi faccio un es. se un tdg anziano acquista fa progressi a livello spirituale lo sapevate che se in famiglia qualche figlio commette qualcosa di grave e viene disassociato questo ha una ricaduta sulla sua condotta e perde questi privilegi.Morale della favola lui perde la possibilità di essere anziano e diventa un tdg qualsiasi. Tutto ciò per quella persoan è ingiusto e logora la persona a livello psicologico.Ecco perchèm fateci caso quelli odierni anziani soprattutto giovani non hanno figli.Proprio per non essere ostacolati da nulla nel loro cammino spirituale, poi quando qualcuno di loro si accorge delle malefatte e si allontana pensate i sensi di colpa che possono abbracciarlo è tutto devastante.Peccato che tanti hanno gli occhi bendati e non vogliono ragionare.

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  11. Infervorato tu hai ragione, quando sono stata disassociata dissero chiaro a mio padre anziano che o si dimetteva lui o lo rimuovevano loro, lui diede le dimissioni, l ho visto con le lacrime agli occhi perché tanti anni di servizio non gli erano valsi a nulla. Gli incarichi non glieli hanno più dati anche perché mi ha sempre frequentato e questo non andava bene.

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    1. Debora che brutta cosa!! Mi state facendo vedere con la lente di ingrandimento un mondo che tutti immaginano giusto, l immagine del paradiso. Fate bene a scrivere queste esperienze. Anche se doloroso, sono sicuramente utili per tante persone.

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    2. x Debora p. che bello, pensa quanto ti ha voluto bene tuo padre in quel frangente,spero non abbia mai rimpianto quel gesto e spero continui ancora a frequentarti, perchè le idee personqli possono essere diverse fra padre e figlio/a ma le relazioni di sangue non si devono strappare solo per la veduta di 7 nani che si sono messi a sedere al podto di Dio.
      Io sono da un pò di anni nella "cosiddetta verita" certe cose non le capirò mai.
      Il bello è che per i media fanno intendere che le relazioni familiari restano le stesse, mamma mia che razza di bugiardi. ogni tanto dai un abbraccio a tuo padre e rammentagli che bel gesto ha fatto quel giorno.
      TENIAMO DURO.Ciao

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    3. e pensate anche a tutti i figli che rimangono per non fare perdere i privilegi al genitore. Certo li mostrano amore ma anche questo è un legame che la wt sfrutta moooolto bene. Miserabili.

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  12. purtroppo è vero che continua. Il fatto stesso che chi frequenta questo blog, ha voglia di parlarne ne è la prova. E' impensabile che una esperienza così invasiva se ne vada via.

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    1. Per rompere completamente ci vorrebbero delle condizioni molto difficili da realizzare:

      - non si devono avere legami familiari con componenti dell'organizzazione, e se si hanno i rapporti con loro devono essere ridotti al minimo essenziale. Meglio averli da dissociati così che si eviteranno coinvolgimenti di sorta

      - bisognerebbe poter cambiare residenza, specie se si vive a ridosso di altri TdG o se li si incontrano abitualmente quando si esce (mi riferisco agli amici o ex-amici, non ai TdG sconosciuti)

      - bisognerebbe anche evitare di avere nella cerchia di amicizie ricorrenti o colleghi di lavoro molti altri ex tdg per evitare di ritrovarsi a discutere sull'esperienza passata. Anzi l'ideale sarebbe non avere più nessun contatto con chi ha passato la nostra esperienza. La tentazione di riaprire i vecchi discorsi sarebbe troppo forte

      - servirebbero tante nuove e coinvolgenti amicizie, fatte di persone che non abbiano la tendenza a giudicare ogni cosa che fai, dal tuo abbigliamento alle tue idee in generale.

      Solo se si riuscisse a far questo si potrebbe , col tempo, dimenticare.

      Questo però varrebbe solo per chi ha effettuato un certo percorso di uscita, non certo per coloro che si stanno "risvegliando" adesso...

      Va da sè che ci sono molte situazioni di vita impossibili da conciliare con quanto sopra esposto. Ciascuno deve fare ciò che può e ciò che si sente di fare

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    2. Attenzione, il volerne parlare non c'entra con il fatto che l'influenza della Watchtower possa continuare anche dopo essersene andati. L'articolo non parla di questo.

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    3. Hai ragione Victor, io invece facevo riferimento a chi vorrebbe dimenticare davvero tutto (cosa quasi impossibile) o almeno non risentirne più emotivamente. Il mio esempio non era riferito all'articolo.

      Ad esempio io, a volte, vorrei emigrare all'estero e dimenticare tutto. Ma non è possibile. E anche se emigrassi, avrei sempre mia moglie con me che è una ex anche lei... le mie parole rasentano l'utopia...

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    4. ma John, forse a fine giornata sono un po' stanca ma non capisco bene cosa vuoi dire. Stai chiedendo se sarebbe possibili dimenticare completamente la vita vissuta da TdG?
      Mi sembra ovvio che sia impossibile, anche quando rimarresti l ultima persona su questo mondo, le decisioni prese in passato come TdG rimarrebbero a ricordati il tuo passato appunto.
      Ma poi a cosa servirebbe dimenticare proprio tutto?
      Credo che non sia importanti cosa si ricorda ma piuttosto COME lo ricordo. Questo vale, tra l'altro per qualsiasi trauma o shock vissuto. Non è più il fatto in sé che ci crea disagio ma ciò che il ricordo d'esso mi crea: rabbia? Dolore? Paura?
      Un ricordo per quanto doloroso non dovrebbe avere il potere di limitare/interferire la mia vita presente.
      Ecco perché come detto è utile il sostegno di una figura professionale che aiuti a sfumare tutte quelle sensazioni negative collegate al passato da TdG, al limite.

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    5. Rughy mi riferivo al fatto di riuscire a rompere completamente col passato.

      Ovvio che è pura utopia. Il senso del mio discorso era che meno riferimenti al passato hai vicino, meno ne percepisci l'influenza. Ma questo potrebbe valere per me... non è detto che funzioni per qualcun altro.

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    6. Devo ammettere che sono rimasto molto colpito dalle tue parole, John.
      Traspare un residuo di sofferenza che pensavo tu avessi superato; la sensibilità non è un difetto perchè non fa male a nessuno (se non a noi stessi).
      Concordo con navigatore: molte volte mi sono proposto di non leggere più questo blog per dimostrare a me stesso che ho superato il problema, ma sono ancora qui. In effetti 40 anni di vita non si cancellano facilmente, comunque questo blog mi ha aiutato a chiarirmi molte idee, ad apprendere molte informazioni UTILI e a conoscere molte persone in gamba e molto diverse fra loro. Sto imparando a confrontarmi con gli altri con rispetto anche quando sono su posizioni in contrasto, mentre da tdG ero combattivo nel contrastare le opinioni altrui.
      Grazie a tutti.

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    7. Leo, la tolleranza (nei limiti del tollerabile ovviamente) è alla base dei rapporti umani. Tolleranza e rispetto. Approvo quello che scrivi.

      Rimani sorpreso dalla mia sofferenza "latente"? bè io ho iniziato a studiare quando avevo 20 anni e mi sono battezzato a 23.
      Favorito nelle mie scelte da alcune influenze ricevute durante la mia fanciullezza, ho buttato via i miei sogni di bambino per perseguirne altri apparentemente più "nobili", meravigliosi e apparentemente realizzabili.
      Non posso, oggi, non vivere con un certo rammarico (benchè ora sia libero e padrone della mia vita).

      Perchè non dovrei avere un residuo di sofferenza? Il mio futuro è libero, certo, ma ho vissuto circa 30 anni in catene, ed il mio passato influenza inevitabilmente il mio presente ed il mio futuro... è la situazione di tutti noi...

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    8. Scusa John faccio bene io che ho il marito incredulo?forse cosi e piu facile dimenticare.Nel mio caso inizialmente fu doloroso ma mio marito capii che sorta di persone furono i miei familiari per come mi trattarono e trattarono lui.Con il tempo il cordone ombelicale si tagliò del tutto perché poi avendo formato una mia famiglia non senti piu la mancanza di niente e nessuno e nemmeno di mia madre..qualcuno mi giudicherà ma me lo lascio scivolare alle spalle..sono contenta di essermi ripresa e poi grazie al blog posso confrontarmi e incoraggiarmi con gli altri.

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  13. Infatti mio padre cambio'zona a lui lo conoscevano ma a me no e lui si sentiva rilassato. Mi ha sempre frequentato devo ammettere e siamo sempre usciti insieme o ci salutavamo per strada normalmente. Quando era malato in ospedale a lui non importava se venivano i fratelli e storcevano il naso io non dovevo uscire se non gli andava bene uscivano loro. Ad esempio con mio fratello la cosa è diversa lui predica con gli espositori nella mia zona, non lo vedo mai e il sabato passo apposta per vederlo ma non mi ha mai salutato anche se qualche volta con la testa mi fa qualche cenno soprattutto se con lui c'è chi non mi conosce. E' brutto lo so ma è l unico modo per vederlo.

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  14. Buonasera a tutti. Io credo che la sofferenza sia incommensurabile, e non descrivibile nella sua pienezza,
    ma non penso sia giusto lasciare di nuovo che qualcuno condizioni la vostra vita, spingendovi ad espatriare per non ricordare il passato.
    Non vi sembra di mancare di rispetto a voi Stessi? A quello che siete e quello che credevate di essere?
    Vi hanno ingannato. Ma appena lo avete scoperto siete tornati ad essere liberi, avete reagito. Ora perché volete comportarvi di nuovo da prigionieri? È soltanto una mia idea, ma penso che quando si torna ad essere padroni della propria vita, non c è tempo per i rimpianti...ci sono così tante cose da fare, da scoprire..il tempo trascorso lo avete investito come credevate più opportuno, sinceri con voi stessi, quella è la cosa più importante. Ed ora, la cosa più importante è sempre la stessa: fare le cose in cui credete e che vi fanno sentire bene, come foste in paradiso. Io, ma è sempre solo una mia idea, io cercherei qui sulla terra, ora, il mio paradiso. E non perderei più tempo a soffrire per un passato che non mi rappresenta più.
    E questo blog, secondo me, non aiuta soltanto ad uscire da i legami mentali costruiti durante gli anni, ma anche a creare nuove libertà, interazioni, Link mentali con altre persone ..aiuta a ricominciare a sognare..per questo si torna a leggerlo..per cercare gli amici che ci sono stati vicini quando vedevamo l oscurità..e non è una dimostrazione che ancora non si è liberi veramente. Anzi , si torna a leggerlo perché questo blog crea rapporti veri, che entrano nell' animo quando più ne abbiamo bisogno. Ma non è questo un aspetto fondamentale della vita?

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    1. Cara Colomba, il senso delle mie parole non era quello di lasciarsi violentare nuovamente cercando di fuggire a tutti i costi.

      Il mio era solo un esempio di cosa si potrebbe fare per cercare di rompere un legame viscerale col passato. Esempi... non necessariamente attuabili o comunque desiderati.

      Una cosa è certa: una volta usciti, più si sta lontani da loro (chiunque essi siano) più ci si sente meglio. E' un dato di fatto.

      Cercate di capire sempre il senso delle parole... :-))

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    2. Anche la mia è una situazione ingarbugliata , la mia fortuna ( se vogliamo chiamarla così) è che non ho mai intrapreso una carriera teocratica , a parte i pompaggi psicologici iniziali dove mi davano quei privilegi che danno ai primi arrivati ( usciere , pulizia bagni , acustica ecc..) con il tempo ho sempre tenuto un comportamento, il famoso ...si.si va bene ..ma poi ho sempre fatto quello che mi sentivo di fare , in 24 anni da tdg mai avuto nomine , mai fatto il pioniere una sola volta ( predicazione alti e bassi ) , anche se intorno a me avevo i pompatori psicologici , che erano esattamente gli stessi metodi che usavano nella azienda dove lavoravo per farmi fare gli straordinari oppure per farmi diventare vice capo , non sto ad elencare tutti i discorsetti che mi facevano i sensi di colpa che ti facevano , perchè non finirei più , e da questo che ho cominciato a capire , che nelle congregazioni cè molta più psicologia e condizionamento di quanto possiamo immaginare , più vedevo queste robe, e più convincevo la mia ragione a stare il più distaccato possibile da un mondo che di spirituale aveva ben poco . Diciamo che sono diventato TDG per pura emotività ma anche per un senso morale , il paradiso , la sete di giustizia , il buon ambiente ,... teniamo conto che la mia vita specie l infanzia non è stata per niente bella , e dunque quel nuovo ambiente mi ha fatto bene , per questo che dico , che non voglio buttare tutto via , ma visto che siamo creature intelligenti , è chiaro che durante la nostra vita acquistiamo nuove consapevolezze che ti portano a vedere le cose in maniera differente , ed ecco che mi trovo a criticare quello che 24 anni fa fu una scelta di vita , che mi ha fatto crescere sia nel bene che nel male ,e tutto questo mi ha fatto conoscere un lato del essere umano che prima non conoscevo .....dunque non pentiamoci di quello che si è fatto , come più volte ho detto se non fossi mai diventato un TDG , come faccio dire con certezza che avrei avuto una vita migliore ? ora siamo qua nella stessa maniera di quando diventammo tdg ..la sete di giustizia.

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    3. Anonimo consapevole1 maggio 2017 alle ore 17:59

      Ciao riflessivo a parte la differenza sulla tua infanzia la mia è stata abbastanza serena e sull'ambiente lavorativo diverso dal tuo, mi sembrava di leggere di me stesso, la tua esperienza nella congregazione tanto è identica pari pari alla mia e quindi mi ritrovo anche a condividere le tue considerazioni finali.

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  15. Esploratore
    Riflessivo non potrei essere più d'accordo col tuo pensiero. Come si diceva nel post e commenti il passo più importante e perdonarsi e perdonare. E un qualcosa che sto processando anche se ancora non sono del tutto in quella fase.

    D'altro canto questo blog forse è ancora nella fase "rabbia" ma penso che sia giusto così. Se mi posso permettere vedo questo blog più come una tappa intermedia che finale. John lo dico in maniera positiva, farai parte del viaggio della mia vita e mi hai aperto nuove strade. Per ora non so dove andrò a finire, ma ti sono grato per avermi aiutato a guardare negli occhi chi realmente sono.

    Un abbraccio e ti/vi auguro una buona continuazione

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    1. Grazie Esploratore

      La rabbia non appartiene a tutti. Dipende dall'individuo e dipende da come ha vissuto questa esperienza, se gli è stata imposta, se si è sentito circuito o se è stata una libera scelta (come la mia).

      A volte la rabbia è principalmente verso sè stessi per essere stati tanto "creduloni".

      La rabbia può venire, ma deve anche passare. Perchè oltre il cucuzzolo della rabbia c'è il vasto prato verde della serenità... ed è lì che bisogna arrivare !

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    2. JOHN C...è vero anche quello che dici tu ,ognuno la vissuta in maniera diversa e le reazioni sono diverse...ma i fatti non si possono cancellare li si possono solo accettare e vanno affrontati a viso aperto senza logorarci la vita .

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    3. Riflex non è che vanno cancellati ad ogni costo. Nel mio primo commento della serie ho solo risposto a chi diceva che bisognava troncare una volta per tutte. Ed ho detto ciò che secondo me, potrebbe (in teoria) essere fatto per allontanarsi il più possibile da certi ricordi.

      Non ho detto che sia alla portata di tutti o che debbano farlo tutti. Ho solo fatto un'esempio. Tant'è che io sono ancora qui, a casa mia :-)))

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    4. verissimo Jhon quanto affermi! bisogna vedere come si è vissuti questa esperienza!! certamente essa porta delle grandissimi e insanabili cicatrici, è l esperienza forte che ognuno di noi ha sperimentato affidandosi per mesi ,anni tanti o pochi,a farsi guidare in piena fiducia da uomini che pensavamo fossero guidati da Dio, ma in tutto questo dolore che ci portiamo dentro, per occasioni mancate, scelte condizionate e mille e poi mille piccole altre cose inelencabili, bisogna pur prendere il buono di quella esperienza,...è difficile trovare l'oro in una brodaglia melmosa ma setacciando setacciando, ammettiamo a noi stessi anche la parte buona, guardiamo alla nostra bellezza di una fede riposta con fiducia che era pulita ,a tratti ingenua oggi non piu, l' esperienza ci ha resi circospetti e attenti tanto da essere talvolta sospetti e non riporre piu fiducia ,ma andiamo oltre cerchiamo di recuperare quella bellezza che ci apparteneva e ci accomuna, quella fiducia nella ricerca di quel bene che ci ha fatto trovari ingannati, non dobbiamo demordere la WT ci ha dato la batosta di farci aprire gli occhi e farci maturare, ma questa maturazione, non dobbiamo renderla sterile, ma ci deve rendere uomini forti provati nella "fede" non ci deve smarrire,ma deve essere bagaglio questa esperienza per renderci lungimiranti, uomini che sanno donare molto di piu ai nostri posteri,e al nostro prossimo, non lasciamo che la nostra sofferenza sia resa vana dal dolore interiore,ma fruttifichiamola per il bene! Personalmente come gia dicevo in un altro post non saprei da dove iniziare a raccontare e quanto questa religione abbia influito sulla mia vita, iniziando da cose che riguardano l 'intimo della mia stessa persona subendo davvero cose che non ci sono parole per descrivere ,oggi adulto ed uomo allora dalla bocca di un bimbo.Ma carissimi miei fratelli di sventura, non lasciamo la speranza che è proprio della vita dell'uomo;la forza della vita, la forza che un Essere davvero superiore dona è davvero grande, piu grande della WT,sforziamoci con volontà,intelligenza, coraggio e forza di reinterpretare questa esperienza in una chiave positiva; nessuno potrà mai capirci pienamente, coscienti che la nostra è la singolare ed unica esperienza che solo noi riusciamo a sentire, possiamo raccontare ,raccontarci ma siamo unici depositari di un esperienza che sebbene condivisa è,è intimamente resta unica per ognuno di noi,a tratti comune,ma unica per ogni singolo di noi;Facciamo di questo memoria,non cancellando nulla neanche una virgola, sia il bene che il male/dolore che esso ci ha portato,non cediamo alla società post/moderna di rimuovere tutto cio che è dolore o sofferenza per illuderci che essa non esiste,riconosciamo che siamo stati ingannati,ci siamo lasciati ingannare perchè abbiamo creduto, avuto fede,occorre una grande, grandissima umiltà, soprattutto quando si è maturi in età, e soprattutto non rimpiangere nulla di come avremmo fatto o detto, solo nella grande umiltà e maturità verso noi stessi di ammettere quanto siamo stati deboli,e quanto lo siamo ancora,possiamo acquistare quella grandezza che appartiene agli uomini forti,a quegli uomini che sono ultimi, forse in questo modo possiamo lasciare un segno nella storia, lasciare la nostra esperienza, ai posteri,al nostro prossimo,donando qualcosa che è la nostra stessa esperienza di vita sperando che sia qualcosa di cui se ne possa trarre utilità affinche non cadino essi negli stessi errori! SALUTI AFFETTUOSI

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  16. Anziano riflessivo

    Penso che molte volte trovarsi in gabbia (riferendomi a chi vive da tdg convinto) sia la soluzione giusta per chi magari se non diveniva tdg faceva la cosiddetta "brutta fine"
    Dico quanto sopra, riferendomi ai commenti del dopo adunanza fatti ieri sera al termine dello studio torre di guardia "chi guida il popolo di Dio oggi", in special modo al paragrafo 12, dove si evidenziava che il cd non è ispirato, infallibile ecc.ecc.
    Al riguardo alcuni fratelli hanno espresso parole di lode a tale amissone, dicendo che in nessuna religione si evidenzia tale umiltà da parte di chi prende la direttiva.
    Una sorella ha esternato tutta la sua riconoscenza nei confronti del cd, dicendo che questo studio ha rafforzato maggiormente la fiducia che lei e la sua famiglia nutrono verso questi uomini.
    Personalmente, mentre ascoltavo tali argomentazioni, mi chiedevo se per assurdo dovessi esprimere verso tali individui un sottilissimo dubbio o una banale perplessità nei confronti di una forma di "luce progressiva" attuata dal tanto amato cd, cosa accadrebbe???
    Forse le conseguenze per me sarebbero ovvie......etichettato come poco spirituale (se tutto andrebbe bene)

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    1. Se un TDG rimane meravigliato dalle parole ( apparentemente umili ) del CD del paragrafo 12 ...le grandi domande che si dovrebbe fare a se stesso è ...PERCHE rimango meravigliato ? perchè le considero umili quelle parole ?

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    2. @ anziano riflessivo
      Desidero porti una domanda:
      tu ti chiedi " mi chiedevo se per assurdo dovessi esprimere verso tali individui un sottilissimo dubbio o una banale perplessità ..."
      Per quale motivo consideri tale eventualità qualcosa di assurdo?

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    3. Boccaloni che meritano di essere presi per i fondelli

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    4. Anziano riflessivo

      Considero tale eventualità qualcosa di assurdo perché purtroppo se un anziano di congregazione, ragionando con un altro componente, inizia a muovere qualche obiezione nei confronti del modus operandi del cd, sai cosa succede???
      L'anziano che deve essere un esempio, viene a dir poco ripreso e messo sotto torchio per capire la natura di questo suo dissenso.
      Il tutto a cosa servirebbe???

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    5. Caro anziano riflessivo è proprio per questo motivo che qualcuno riportava la storia degli occhi bendati.I tdg non amano il confronto in quanto sono stati abituati fin da subito a credere che questa è la religione giusta.Quando si confrontano con qualcuno vogliono sempre aver ragione loro e quando incontrano difficoltà, vanno dagli anziani a riportare la cosa per poi poter proseguire la discussione. Non c'è dialogo con altra gente "del mondo".Quindi ad occhi chiusi si accetta tutto quello che viene proposto dal cd e anche quando li mettono dinanzi a storie poco belle voltano le spalle. Il cd a mio avviso sono delle persone che studiano come manipolare ottomilioni di loro seguaci nel mondo. Cambiano sempre propositi, intendimenti, senza contare poi la torre di guardia o svegliatevi che sono le più grandi bugie di questa religione in quanto credono di sapere e poter dare consigli nella vita di ognuno di voi.Quando una persona del mondo entra in una sala se è sveglia non si lascia abbindolare dalla fratellanza e dallo zelo che abbondano, ma sta attento ai contenuti.Avendo visto e sentito gli argomenti difficilmente tornerà.Vi ricordo che nel rsto del mondo chi si è fidato ciecamente oggi non ha una casa, non ha fatto progresso negli studi, non ha un lavoro stabile (perchè da sempre ha creduto di essere vicino alla fine), ovviamente trascinando in queste convinzioni anche figli e parenti.E' giusto tutto questo?Può una persona avere questa influenza sulle vite di ognuno di voi?E soprattutto chiediamoci ma Dio vuole veramente tutto questo?Io non ho nulla contro questa religione,non mi piace l'arroganza, di alcuni elementi (anziani) alcuni parcheggiati in questi luoghi senza una reale convinzione ma perchè sono coscienti dell'ostracismo che potrebbero subire, lasciando.Io mi auguro che ognuno di voi che siete un po dentro un po fuori o completamente dentro col tempo analizzerà il materiale a disposizione anche a gruppi e farà delle scelte con libero arbitrio.La vita è una sola inoltre vivete con una speranza.E se il nuovo mondo fosse solo un'invenzione?

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    6. Eeeeeh si sarebbe proprio così, zitto e cammina, questa ormai è la nostra tragedia, volevo approfittare per fare una domanda se qualcuno si è accorto della cosa.
      Ieri sera aprendo la wt di domenica scorsa, sul cell di mia moglie c'era un msg che diceva che c'era un aggiornammento sul articolo di studio o su tutta la rivista, non ricordo,
      Sarebbe interessante scoprire che modifiche hanno fatto rispetto all'originale.
      Se qualcuno ha avuto modo di scoprirlo sarei grato se lo postasse qui.
      Grazied

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  17. Relativamente all'argomento "condizionamento mentale" devo dire che stanno lavorando molto i vertici. Adesso vengono fuori quei video tristi ma col finale lieto perchè la persona che aveva sbagliato rimanendo leale a geova gli si aggiusta tutto (sbaglia, soffre e poi rientra con le altre pecore).Sono di grande incoraggiamento.A parte il mio spirito ma secondo voi sono vere? O meglio come riuscite a credere a tutto? Proprio in virtù delle tante correzioni che hanno apportato alle loro dottrine dovreste essere sempre più diffidenti.Lo so i più grandi e con la mente fine hanno delle vere e proprie crisi i più forti riescono a superarle altri invece cadono in depressione.Le vere vittime oggi a mio avviso sono giovani e piccoli perchè vengono gonfiati proprio alla grande se in più hanno la sfortuna di appertenere ad una famiglia spirituale son guai.E' difficile non lo metto in dubbio perchè ammettiamo che un individuo conseguea una laurea.Significa che si è sacrificato per credere in una determinata settore.Bene immagginiamo che dall'oggi al domani vien fuori che quella materia che lui ha studiato è una grossa balla.Come pensate che questo possa rimanere?Sicuramente deluso.In più direbbe e adesso cosa faccio?.......la stessa situazione si pone per chi ha dei tentennamenti e vorrebbe uscire continua

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  18. Recentemente ho ricevuto la visita di due tdg che non conoscevano la mia posizione, era tempo che aspettavo una occasione per -predicare- loro cercando di aiutarli a divenire consapevoli, mission impossible si potrebbe pensare giustamente. Invece sono rimasto turbato, perchè un conto è scrivere o leggere su internet e blog ma di fronte a questi due anziani, è come se mi sentissi in una posizione di inferiorità, di rispetto verso la gerarchia teocratica, come fossero investiti di una carica dall'alto che non puoi permetterti di contrastare. Ecco che il condizionamento mentale benchè sopito dopo quasi 20 anni di allontanamento dai tdg è venuto allo scoperto. Questo mi ha turbato. Ragionando
    in seguito con loro è venuta fuori tutta l'incapacità di rispondermi sul fatto che se non c'è mai stato un diluvio universale, decade il discorso sugli ultimi giorni ecc. Il tentativo goffo di uno dei due nello
    spiegare che i carotaggi del ghiaccio antartico non sono affidabili perchè i metodi di datazione al C14 sono errati, mi ha fatto cascare le braccia e mi ha riportato con sollievo alla realtà dei fatti, ma per breve tempo ho avuto una spiacevole sensazione, quindi posso ben capire chi è ancora dentro e tentenna.

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  19. Questo ragazzo ha fatto 4 nuovi video : Società torre di guardia : controllo mentale e manipolazione - 1 parte - 2 parte - 3 parte - 4 parte ....da ascoltare.

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  20. Rispondo qui a un'asserzione di Amicus secondo cui la redenzione e gli insegnamenti di Gesù recano "gioia". Ha detto bene: di Gesù. Nei suoi principi basilari, quelli che chiunque potrebbe seguire senza appartenere a una religione... Ma parliamo dell'organizzazione, o psicosetta dei tdg... Reca gioia...? Come me lo spieghi l'altissimo numero dei "fratelli" che soffrono di ansia e depressione? La "verità" non reca felicità e pace mentale...? E dove sarebbero? Nelle decine di esperienze che sto ascoltando personalmente da parte di fratelli che conosco, anche zelanti, che ogni tanto devono perfino uscire dalla sala per attacchi di panico e ansia...? O in un fratello di neanche 25 anni, che soffre di depressione grave, ed è sotto psicofarmaci...? Storie del genere ne sto sentendo a valanga, anche in questi giorni. Perfino mia madre, zelante tdg, ha dovuto riconoscerlo: si è chiesta il motivo per cui una sorella di sua conoscenza avesse sempre gli occhi spenti e uno sguardo triste... Se lo è domandato per molti altri... Adesso dirai che i disagi mentali sono anche nel mondo. È vero. Ma tra i tdg sono in percentuale maggiore, e in ogni caso anomali, visto che questa "verità" dovrebbe portare gioia. Ovviamente, il corpo direttivo ha una risposta anche a questo: molti fratelli si sentono così a causa "del mondo di Satana". No. Si sentono così perché questa setta, facendo leva su paura e senso di colpa, annulla personalità e passioni. Si sentono così perché hanno il cervello bombardato dalla vaccata di Armaghedon, che a parole dicono di aspettare, ma che nei fatti incute un terrore che li uccide. Altro che gioia. Prima si prendono le distanze da questa setta, meglio sarà per la salute mentale.

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