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Un archivio del blog, con tutti i post fino ad oggi pubblicati, elencati per mese, lo trovate in fondo alla colonna centrale.

“Non c’è nulla di male se una persona cerca di confutare gli insegnamenti e le pratiche di un gruppo religioso che ritiene in errore”.
(Svegliatevi! 8 settembre 1997, pagina 6)

"Nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a seguire una forma di adorazione che considera inaccettabile o a scegliere fra le proprie credenze e la propria famiglia." (Svegliatevi! Luglio 2009 p.29)

lunedì 3 ottobre 2016

Non divenite complici del sistema



Colui che non fa echeggiare la verità, quando conosce la verità, si rende complice dei bugiardi e dei falsari.

Charles Peguy

Alcuni di noi si sono resi conto di tante cose che non vanno nell'organizzazione. Nel bene o nel male abbiamo imparato a capire cosa essa realmente sia. Un prodotto della mente umana, che promuove dottrine di uomini, spacciandosi per "canale di Dio". 
Ogni essere umano ha il diritto di professare la religione che vuole, e su questo penso molti siano d'accordo. Però inculcare in altri un credo che ti obbliga a rischiare la vita anche quando non ce n'è bisogno, non lo ritengo un comportamento morale...



Non so come la pensiate voi singolarmente, ma io personalmente non posso più accettare che un'organizzazione spacci delle scelte bizzarre come "consigli divini", fino addirittura ad imporli pena disassociazione ed ostracismo!

Ogni giorno che passa sento sempre più insistentemente il bisogno di dire ad altri come la penso, e lo sto facendo gradualmente con tutti. Ormai ho intrapreso una strada e non riesco più a tacere gli argomenti della mia coscienza.
Ritengo anche che questo sia anche un pò il dovere morale di chi la pensa in maniera differente dalla "corrente di pensiero dominante".

Ovviamente, dobbiamo prenderne atto, per alcuni iniziare ad esternare i propri pensieri significa mettere a repentaglio la serenità familiare ed i rapporti interpersonali con amici di una vita.

Ognuno è giusto che faccia come ha deciso nel suo cuore, che agisca pure come meglio crede.

A volte, comunque, a trattenerci sono il timore e la paura. Come possiamo vincerle? Ho trovato interessante questo articolo che vorrei condividere con voi:


ritengo quindi opportuno pubblicare questo articolo tratto da: 
http://www.riza.it/psicologia/comunicazione/4741/impara-a-dire-quello-che-pensi.html


* * * * *


Impara a dire quello che pensi

Se fatichi a esprimere una critica e dici sì anche quando è no, devi sapere che questo comportamento danneggia solo te: ecco come iniziare a dire quello che pensi.


L’esercito dei trattenuti: possiamo definire così la schiera di persone che non riescono a esprimere le proprie contrarietà e che quindi vivono “compresse”, con dentro tutto un mondo di emozioni e di pensieri che non può dispiegarsi. C’è chi dice sempre di sì e si mostra addirittura entusiasta delle scelte altrui, pur di non mostrare il proprio disappunto, e chi abbassa gli occhi sperando che l’interlocutore intuisca miracolosamente il suo stato d’animo; c’è chi imposta un timido discorso ma lo prende così alla lontana che non va mai al punto, e chi rimane interdetto dando l’idea del “chi tace acconsente”. Ma in tutti i casi la frustrazione del non riuscire a opporsi cresce sempre di più, inquinando la vita.

Se parli così la tua vita è scissa in due

Il problema risiede sempre nel timore del giudizio altrui (e quindi di non essere accettati) e nell’estrema difficoltà a sostenere un conflitto in una situazione in cui non si abbia l’assoluta certezza di essere amati senza condizioni, come ad esempio si è amati dalla propria madre, o con un partner che assume il ruolo di “genitore buono”. La conseguenza è una scissione del comportamento, che diventa quasi una scissione della personalità: da un lato, con la madre o con il partner, i trattenuti manifestano “di tutto e di più”, cioè non dicono solo tutto quello che pensano, ma rovesciano l’intero carico di frustrazioni, di rabbia e di problemi derivanti dalle relazioni col mondo, così che questo rapporto rischia il tracollo; dall’altro, con tutti gli altri, vivono in stato di adattamento, senza che nessuno se ne accorga, salvo quando, ogni tanto, cadono in un’esplosione di pianto o in una scenata isterica. Ma a quel punto l’espressione del disagio è così alterata ed eccessiva, che viene considerata come una stranezza e, puntualmente, malgiudicata. Proprio quel che si voleva evitare.

Il paradosso dell’egocentrismo

Tuttavia per “il trattenuto” la soluzione non è così lontana. Innanzitutto deve chiedersi: questa strategia mi ha portato a essere felice e appagato? Ho ottenuto di farmi sentire accettato nelle relazioni? Mi ha fatto avere rapporti autentici e spontanei? La risposta sarà sempre la stessa: no. Quel che si è creato è un precario equilibrio, in cui la propria vera natura, parte qualche circostanza fortunata, non riesce a venir fuori. Da questa presa d’atto si passa alla seconda mossa: uscire dall’egocentrismo.
Il trattenuto si vive come sempre tagliato fuori dalle scelte che contano, come “vittima predestinata”: da una parte c’è lui, che non viene capito perché non riesce a farsi capire, dall’altra c’è il mondo intero, che non riesce a capire il suo dramma interiore e non fa niente per lenirlo, anzi, spesso ne approfitta. Può sembrare strano, ma è proprio così: questo vedersi sempre lontano dal centro, paradossalmente, è un modo contorto per mettersi al centro. È un contorto ego-centrismo.


Inizia a rimetterti in gioco

Rinunciare a questo egocentrismo - negativo, difensivo, non spettacolare, ma pur sempre egocentrismo - è fondamentale. Invece di restare in perenne, passiva attesa che gli altri abbiano l’illuminazione e sviluppino una “pietà” per le sue esigenze non dette, il trattenuto deve iniziare ad agire, a entrare per davvero nelle relazioni. Basta quindi con questa storia dell’accettazione: come possono gli altri accettare qualcosa che non si fa conoscere? E poi: cosa dovrebbero accettare? Il bambino che è in noi? Le nostre ferite profonde? Sono in grado di farlo? E ancora: devono per forza “accettare”? E infine: non essere d’accordo e avere un giudizio critico equivale per forza a “non accettare”?

Impara a ribaltare la paura

Usciamo da queste equazioni emotive e buttiamoci nella mischia. E guardiamo agli altri non come a un tribunale che ci giudica, ma come a singole persone. “Gli altri” è un’entità inesistente. È molto più utile capire chi si ha specificamente di fronte, di volta in volta, per poter esprimere le nostre contrarietà nel modo più adatto alle situazioni. Siamo noi e un’altra persona, che può capirci oppure no, ma magari è ancora più problematica di noi: magari manipola, banalizza, si vanta, si oppone, ci colpevolizza. Basta con la paura di non essere accettati, non c’è tempo: siamo noi che dobbiamo accettare una realtà esterna complessa, che se non rispetta le nostre esigenze può diventare anche molto dannosa.

Chi temi di deludere?

Quando non esprimi la contrarietà, chi hai veramente paura di deludere? È quasi sicuramente una figura dell’infanzia o dell’adolescenza (un genitore, un fratello), che oggi proietti su tutti quelli che hai davanti. Pensaci e individuala: togliere questa proiezione dalle relazioni odierne ti ridarà la libertà. Tratta le persone per quel che sono, non come fantasmi del passato.

Smitizza il confronto

Non attribuire al confronto un significato che non ha. Mostrare una contrarietà non equivale a minacciare un rapporto e non mette per nulla in gioco il tuo valore. È fondamentale discernere le due cose. E, in ogni caso, ricorda che meno manifesti le tue critiche, più l’ambiente si abituerà a non considerarle, a non intuirle e ad accettarle sempre meno.

Reggi il peso degli attriti

Considera che gli attriti fanno parte delle relazioni sane e non si possono annullare a meno di annullare se stessi. Anzi i rapporti, per crescere, devono passare da conflitti e confronti, talora aspri. Così, se certo non vanno cercati apposta né esasperati, essi vanno intesi come una dialettica necessaria alla crescita e al mantenimento di ogni autentica relazione.

* * * * * 

Per anni abbiamo letto la Bibbia. Adesso possiamo usare certi princìpi biblici per trovare il coraggio di agire.


Ezechiele 33:8
Quando io dico a qualcuno malvagio: ‘O malvagio, positivamente morirai!’ ma tu in effetti non parli per avvertire il malvagio [perché si ritragga] dalla sua via, egli stesso morirà come malvagio nel suo proprio errore, ma io richiederò il suo sangue dalla tua propria mano.

Ecclesiaste 3:7

c'è un tempo per strappare e un tempo per cucire; un tempo per tacere e un tempo per parlare.


A cosa potremmo andare incontro? In passato abbiamo trattato questi articoli:

http://testimonidigeovachiedono.blogspot.it/2016/05/attenzione-a-come-parlate.html

http://testimonidigeovachiedono.blogspot.it/2016/06/attenzione-a-dove-scrivete.html

Questi sopra citati sono i rischi che si corrono, se si decide di dire ciò che si pensa. 
Sceglieremo la nostra tranquillità o la tutela della salvaguardia altrui? 
Sta a ciascuno di noi scegliere...

Cautela prima di tutto... ma non possiamo trascorrere il resto della nostra esistenza a fingere, finiremmo per ammalarci e non saremmo di aiuto a nessuno. A volte l'esempio è più forte di mille prediche !

Quindi iniziamo a fare i piani per muovere i primi passi in direzione della libertà.

(chi avesse bisogno di aiuto o di un confronto può contattare il blog all'indirizzo email posto in fondo alla pagina)



Adesso riflettiamo sulle parole di questa canzone !!






* * * * *



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67 commenti:

  1. E' giunto il momento, per molti, di scrollarsi di dosso un fardello che stà diventando pesante.
    Negli ultimi tempi molti partecipanti al blog hanno inviato (o stanno preparando) la propria lettera di dissociazione dai TdG. Anche se le circostanze di ciascuno sono diverse, ciò che emerge è che molti sono stanchi di manifestare tacita approvazione verso un "sistema" che, oltre a non essere condiviso, sta causando ingiuste sofferenze a tantissime persone sincere. Persone la cui unica colpa è stata quella di fidarsi delle parole di uomini...

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  2. Ciao,sono una fuoriuscita,da 3 mesi,io NN sono nata nella religione dei testimoni di geova.prima ero cattolica,pensavo di trovare un paradiso spirituale,credevo che fossero persone pure ,sincere,un organizzazione pulita senza essere immischiata con soldi e pedofilia, insomma persone umili e umane..invece ho scoperto che NN e così..per me è stata una grandissima delusione, ora NN voglio immischiati con nessuna religione , voglio solo leggermi la bibbia cattolica e mettere in pratica senza che nessuno essere umano mi condizioni la vita come è stato nell'organizzazione dei testimoni di geova...grazie che dio benedica tutti.

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    1. il problema per tutti noi è stato credere che Dio abbia un'organizzazione sulla terra, ed in base a questo presupposto sbagliato permettere a semplici uomini (nemmeno tanto meritevoli) di gestire la nostra vita...

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    2. grazie del vostro incoraggiamento sempre e solo fratelli. vi auguro tutto il bene che desiderate, e anche a te che hai aperto questo blogs, grazie ancora nn sono sola e emarginata .buona giornata

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    3. in un discorso in adunanza , l oratore menzionava che esiste una sola religione una sola verità , e che esiste un solo schiavo fedele e discreto ...e come metafora per distinguere la falsa religione, ha fatto l esempio della moneta ..che per capire se è falsa , non dovete guardarla da lontano , ma dovete avvicinarla e guardarla attentamente e accuratamente ......BRAVO ORATORE HAI DETTO BENE !!!...ed è quello che ogni TDG dovrebbe fare, a cominciare dalla sua !!!.

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    4. Siamo sicuri che DIO abbia un'organizzazione Oggi!?!?!
      Rivelazione 18:4 E udii un’altra voce dal cielo dire: “Uscite da essa, o popolo mio, se non volete partecipare con lei ai suoi peccati, e se non volete ricevere parte delle sue piaghe.
      ----------------
      Dice di Uscire ma non di entrare da qualche altra parte.
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      anche la scrittura di Matteo 24:40 Allora due uomini saranno nel campo: uno sarà preso e l’altro abbandonato; 41 due donne macineranno al mulino a mano: una sarà presa e l’altra abbandonata.
      ---------------
      Non rende l'idea di stare dentro un'organizzazione, ma una questione strettamente individuale.

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    5. sono d'accordo a più del 100% Random

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  3. Nonostante io abbia fatto questo "passo" ovviamente il consiglio è di valutare sempre molto attentamente le proprie situazioni e se si è in grado di affrontare le inevitabili conseguenze della propria decisione. Il consiglio è di non prendere decisioni sull'onda dell'emotività, dato che, purtroppo, i meccanismi di questo gruppo religioso sono studiati per provocare sofferenza e dolore sia in chi esce che in chi rimane.

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    1. Ben detto "Victor", in effetti non tutti possono permettersi di uscire allo scoperto (c'è una considerazione personale ed emotiva in questo)

      bisogna capire 2 aspetti:
      - il "tacere" mi crea disagi emotivi, conflitti di coscienza, disturbi psicosomatici?
      - se "esco allo scoperto" riuscirei a sopportare l'ostracismo da parte di amici e parenti? Rischierei di non vedere più genitori, figli, nipoti? In questo contesto, le persone a me più vicine sosterrebbero questa pratica abominevole?

      Ci sono persone che hanno affrontato tutto questo anche se potevano vivere tranquillamente nella penombra dell'inattività, per insopportabili conflitti di coscienza.

      Ci sono persone, invece, che potrebbero tranquillamente dire come la pensano, senza essere troppo penalizzati dall'ostracismo, ma si crogiolano nella "penombra" solo per quieto vivere...

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    2. Questo argomento mi tocca moltissimo, anche io sono rimasto inattivo diversi anni, indeciso su cosa fare, quando la tua vita e quel mondo, e' molto difficile ricominciare,sapere di perdere tutto, persone che erano il tuo sostegno ecc... comunque avevo altri amici tdg, anche loro piu' o meno nella mia stessa situazione, fra cui uno che mi fermava dal dissociarmi, dicendo che da fuori mi sarebbe stato difficile aiutare altri ad aprire gli occhi, ma io sta cosa la vedevo come una debolezza una finzione solo per non subire l'ostracismo (che comunque fui dissociato, dicendomi che da momento che non credevo piu, cio' equivaleva a una mia disassociazione) Ricordo molto bene quando fu fatto l'annuncio nella mia ex congregazione, io non ero presente, ma la sera stessa un fratello che finge, perche neanche lui crede, mi disse dell'annuncio, ma al rientro dall'adunanza mio fratello e il resto dei famigliari ecc.. non mi degnarono di un saluto, dal quel momento in poi sono stato isolato.

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    3. e su altri blog c'è chi spera che le cose cambino, e che continua a credere che questa sia l'organizzazione di Dio !
      Se non è settarismo questo, cosa lo è?
      Una vera schifezza

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    4. E noi siamo il blog di DIO. (-:

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    5. Eh ti piacerebbe... ed invece no, noi NON SIAMO NESSUNO, ma nella nostra "nullità" siamo sempre un gradino più in alto di coloro che si mettono con arroganza alla destra di Dio...

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    6. John mi auguro che si è capito che la mia era pura ironia.(-:

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    7. Ti capisco Fabry, sentirsi dire dai propri genitori e fratelli, con le lacrime agli occhi, che non ti potranno più parlare solo per il fatto che non credi più alla loro religione fa un certo effetto.
      Anche se ero perfettamente consapevole delle conseguenze, sentirselo dire in faccia non è proprio il massimo. A me personalmente ha lasciato una grande pena. Ma non per me stesso, forse è il mio carattere, sono meno emotivo di altri magari, o forse è anche il pensiero che in fondo non sta morendo nessuno, fisicamente sono tutti li ad un tiro di schioppo. Mi lascia una grande pena vedere come persone a cui vuoi bene siano in una tale prigione mentale, in un così profondo stato di indottrinamento da infliggersi delle sofferenze atroci in nome di una lealtà ad un'organizzazione che ha promesso loro il paradiso.
      Paradiso che, in base alla la loro dottrina, dovranno condividere senza i loro affetti più cari. E questa è una cosa che mi ha fatto riflettere nel mio percorso del risveglio dall'indottrinamento. Percorso che ha visto mia moglie precedermi, inizialmente, in questa strada. Riflettevo: ma anche ammettendo che fosse tutto vero, a che vale guadagnarmi il paradiso se non posso condividerlo con le persone a me più care? E come si dice nella cavalleria rusticana: "E s'iddu muoru e vaju mparadisu si nun ce truovu a ttia, mancu ce trasu" (E se muoio e vado in paradiso, se non ci trovo te manco ci entro).
      La risposta di mia madre a questa domanda è: "Non mi voglio porre il problema adesso, evidentemente poi Geova farà qualcosa alla nostra mente...". Cioè capite? Di fronte alle contraddizioni e le domande scomode la risposta è... non farsi domande. E comunque la risposta potrebbe essere solo che dio in qualche modo cancellerà il ricordo e il dolore per i familiari uccisi ad armaghedon.
      Chiaramente non credo nel nuovo mondo e in tutte queste storie, ma riflettere su queste contraddizioni fa capire l'assurdità e l'illogicità dell'apparato dottrinale che ha messo su questo culto.
      La cosa tragica è che non vogliono neanche sapere le ragioni della tua scelta. Per loro non conta. Potresti aver trovato prove e motivazioni valide (come d'altronde può fare ogni TdG cercando on-line) che la loro sia una religione come le altre. Ma non le vogliono neanche sapere. Nonostante questo, decidono di seguire l'ordine di non vederti più.

      Riflettete TdG che leggete questo e altri blog: Davvero non capite che più che essere una "punizione" per chi esce da questa religione (perchè poi dovrei ricevere una punizione per quello che penso e credo... le "punizioni" casomai si infliggono alle azioni, non ai pensieri) il fatto di non parlare con chi va via per motivi di coscienza è una "salvaguardia" PER VOI? Non vi chiedete come mai la WT ha così paura che entriate in contatto con persone che un tempo credevano a questa religione ma hanno trovato motivi per non credere più? Se avete la verità, non dovrebbe essere questa in grado di reggere il confronto? Se gli "apostati" dicono solo bugie, non dovreste essere facilmente in grado di capirlo da soli? Basta veramente la lettura di un articolo in rete "apostata" (quindi per definizione pieno di bugie ed esagerazioni) per far crollare la vostra fede? Non potrebbe essere la vostra fede e il vostro impianto dottrinale allora ad avere basi fragili se può crollare così facilmente?

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    8. Anonimo TdG
      ....perfettamente d'accordo con te Victor, sono un inattiva dopo 40 anni di militanza, solo danni emotivi e sofferenza mi hanno causato, tutto sembrano i TDG tranne che seguaci di Cristo.

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    9. Si, una cosa che mi ha stupito un po' è che la domanda "come mai non vieni più alle adunanze?" non mi è mai stata fatta dai fratelli e le sorelle. Come ho già detto, mia moglie è molto attiva e anch'io mi davo da fare per tutti e tutto, tanto che in molti mi vedevano come futuro anziano. Quindi, considerato il rapporto di amicizia con molti, era una domanda che mi aspettavo e che non è mai giunta. Lo capisco ora, quante sono le cose che non so vogliono sentire né vedere. Pure io, d'altronde, per così tanti anni ho considerato una slealtà verso Geova il frequentare siti apostati e li ho accuratamente evitati. Slealtà!! Slealtà è impedirti di informarti

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  4. Pazzesche le dinamiche che si vengono a creare, o sei addormentato e dentro vivi bene oppure se rifletti e indaghi sei destinato a soffrire in qualche misura sia dentro che fuori dalla wt.
    Perdere amicizie e familiari deve essere straziante.
    Siamo anche sempre succubi del giudizio del altri verso di noi perché fin da quando siamo nati coltiviamo il bisogno di essere accettati ma se riflettiamo anche il signore Gesù fu un rivoluzionario, senza guardare in faccia nessuno. Chi voleva seguirlo, bene, chi no, fatti suoi.
    Se coltiva simo questa attitudine mentale rovesceremmo il mondo (almeno il nostro, quello interiore), cominciando a stare bene con noi stessi. Che voglia di spiattellare prove agli amici...ma anche solo accennarne ai familiari è spesso una guerra sul nascere...
    Ci auguriamo arrivino segni ancor più evidenti, magari che i media mostrino in tv, al di là degli addormentoni forse che aveva già la pulce nell'orecchio potrebbe non prenderla come il solito "attacco di satana"

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    1. E ti credo che alla WT fa comodo l esistenza di satana....questo personaggio fondamentalmente, è il loro miglior alleato....ora capisco ancora di più perchè è un angelo di luce.

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  5. Ciao a tutti e ben ritrovati ... Questo post è spettacolare e molto molto utile per ognuno di noi ... Per anni siamo stati abituati a predicare che il timore dell'uomo impedisce una crescita e una svolta, ed è vero! Infatti mentre con disinvoltura leggevamo questo versetto agli studi per stimolarne il progresso ...! ... Dall'altra parte ne venivamo irretiti affinché in ognuno ci fosse il timore del pensiero altrui ... Ecco il terribile condizionamento che ha tenuto molti cari nostri amici legati ad una struttura che stritola il nostro io.
    Niente di più deleterio per causare in molti frustrazioni o sensi di colpa o come ben detto il timore di deludere qualcuno soprattutto se quel qualcuno è un nostro congiunto.
    Continuo a gridare che la libertà è un diritto umano
    Si nasce liberi questo è un dono che soltanto noi possiamo decidere di esaltare o accantonare.. Io per scelta ho deciso di rispolverare questo dono e di lasciarmi dietro alle spalle un trascorso che ormai non mi appartiene più ma che ha forgiato in me la persona che sono.
    La canzona postata è meravigliosa , perciò anche se non è facile, John continua ... Sono sicura che così come hai fatto del bene a me col tuo blog aiutandomi a rafforzare certe convinzioni, sarai utile per coloro che si stanno affacciando timidamente e con passi incerti sulla via della libertà ,
    Un grazie sincero e di cuore !

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    1. Grazie Red Fox, in realtà chiunque fa parte dell'organizzazione dei TdG e si trova male all'interno, o non ne condivide certe caratteristiche, deve sapere che non è il solo. Deve sapere che ci sono milioni (se non miliardi) di persone che sanno o capiscono che liì dentro di verità non ce n'è! Il motivo? Ne parleremo in un prossimo articolo

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  6. GENNY
    Sono un testimone di Geova di circa 25 anni e vivo come tale ai cosiddetti margini della congregazione.
    leggendo i vostri commenti, capisco che magari nella mia congregazine,molto probabilmente si nasconde un John come anziano che elargisce consigli e impartisce disciplina??? O magari un Red fox che è un zelante pioniere regolare??? O ancora un tale "riflessivo" che aspira ad ulteriori incarichi di servizio??
    La lista potrebbe essere lunga, ma la mia riflessione è la seguente: se in ogni Sala ci sono persone del genere, che si "battono in petto" e poi su blog come questo ribaltono e smentiscono tutto in anonimato (ovviamente) di chi ci si può fidare in congregazione? Bisogna guardarsi le spalle, ovvero, bisogna come diceva una pubblicità "diffidate dalle imitazioni"?

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    1. caro Genny, le cose non stanno proprio così...magari in altri lidi può succedere, ma qua siamo tutti abbastanza chiari...la maggioranza non frequenta le adunanze, e chi ancora sta imprigionato non è molto portato a fare il pioniere o l'anziano...
      Ma in congregazione..dovresti saperlo anche tu che non ci si può fidare piùdi molti, ormai...

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    2. Caro Genny

      A volte può essere come dici... ma molti di noi una volta che hanno capito come stanno le cose si sono allontanati

      Solo chi ha paura della disassociazione e di perdere l'affetto di persone care fa finta di credere ancora (Nell'organizzazione, credere in Dio è un'altra cosa.)

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    3. Ciao Genny ...giusta la tua osservazione ...però.. per riuscire a essere coerenti al 100%100 dentro nel organizzazione ...bisogna spegnere del tutto il cervello....cosa che io purtroppo non riesco più a fare.

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    4. Ciao Genny e benvenuta. Anche se qualcuno, per motivi che è inutile star qui a specificare, continua a fingere di essere un testimone ma ha capito la vera natura di questa organizzazione, difficilmente te lo ritroverai in prima linea come anziano o nominato. Se proprio lo è, cercherà di evitare di dare le direttive che non condivide, mancherà con qualche scusa ai comitati giudiziari, si sentirà male se deve fare un discorso sulla "doppia generazione"... insomma ci siamo capiti. Non che stia dicendo sia giusto comportarsi in questo modo, ma purtroppo non devo spiegartelo io perchè a volte bisogna ingoiare il (GROSSO) rospo e far finta di niente. A volte anche dare le dimissioni dall'incarico potrebbe "insospettire" l'ambiente e dare il via ad una valanga di ripercussioni. E se uno ha famiglia e, peggio, coniuge ancora indottrinati... forse fa 2+2 e resiste fin che può.
      Ma sinceramente... se posso permettermi... non è da questi che ti dovresti guardare le spalle.

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  7. Aninimo Tdg

    Meraviglioso tema e spiegazione quello pubblicato sopra, Dio ci da la Libertà i Corpo Direttivo invece ci rende schiavi degli uomini, e ora di lasciarci guidare solo da Dio

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  8. Io e mia moglie ( lei divenne tdg per me!), ci siamo dissociati e oltre 10 anni.
    Stiamo ancora insieme e tra poco 20 anni di matrimonio.
    Un saluto da ex FiOvest

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  9. Genny
    Da qualche anno vengo considerato una cattiva compagnia, il motivo per cui avviene ciò è che ho iniziato a fare domande su alcune cose che leggendo dalle pubblicazioni non erano alquanto chiare.
    Addirittura un anziano l'anno scorso mi disse che era meglio per la mia salute spirituale, considerare insieme ad un altro nominato, alcuni capitoli del libro mantenetevi nell'amore.....
    Al mio secco rifiuto sono considerato quasi come un dissociato

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    1. fatti una domanda:

      perchè puoi parlare con gli increduli di fuori, ma se uno è stato TdG non gli devi rivolgere la parola?

      Semplice: questa fede ci vuole tanti anni a costruirla, ma essendo un castello di sabbia, basta pochissimo per mandarla in frantumi.

      Solo con il condizionamento mentale ed i ricatti morali è possibile trattenere i proclamatori dentro l'organizzazione.

      L'università è sconsigliata perchè apre la mente, ed infatti oltre il 90% di coloro che la frequenta ben presto lascia l'organizzazione

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    2. Non solo ci vogliono anni a costruirla: per continuare a crederci hai bisogno di un costante e ripetitivo programma settimana di quasi 4 ore in cui vengono ripetute sempre le stesse cose, informarti ad un'unica fonte e rigettare gli argomenti contrari.
      Una verità, quando è veramente una verità e ti viene presentata con prove, ti convince la prima volta e basta. Non hai bisogno di ripeterla sempre, settimana dopo settimana, mese dopo mese, anno dopo anno se no potresti nutrire dei dubbi.
      Come chiamarlo se non programma di indottrinamento?

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    3. Che l'università apre la mente non sono d'accordo, anzi spesso indottrina bene,bene,
      quello che salva è il Buonsenso, ma non si insegna ne tanto meno si impara!
      ovviamente non si deve essere ignoranti come Capre! :-)

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    4. L'università non indottrina, talvolta lo fanno i professori!! Dipende poi dall'ateneo e se si opta per seguire il percorso di studi anche in atenei diversi... poi qualunque tipo di istruzione indottrina in un certo senso... ma nessuno dice che se non diffondi certe idee avrai l'ostracismo da parte di famiglia e comunità !!

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    5. UN MIO paesano aveva un MERLO chE intonava sempre AVANTI POPOLO. Almeno era divertente.
      Poi sono andato all'adunanza e ho trovato tanti PAPPAGALLI. ....

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    6. E su cosa indottrina l'università, se posso chiederlo? Facciamo esempi specifici se no non ci capiamo.

      P.S. Ma tu, l'hai mai frequentata?

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  10. come ha già detto qualcuno, noi possiamo parlare con il nostro comportamento. Da inattivi, dissociati, disassociati.
    Personalmente + di un anziano, mi ha confessato personalmente ed in compagnia (di altri fratelli) che vede che sto bene, CHE STO BENE, CHE MI TROVA IN OTTIMA FORMA!
    Questo è quello che dovremmo trasmettere, che non diventiamo degli sfigati, depressi, sempre con la testa bassa, senza coraggio di guardare altri negli occhi! Anzi che camminiamo a testa alta, sorridenti, alleggeriti, sereni.
    E' QUESTA SORPRESA CHE TRASMETTIAMO, A FUNZIONARE + DI MILLE PAROLE :)

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    1. Noi lo possiamo confermare

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    2. Si dice che la migliore testimonianza è la condotta.
      Questo principio è sempre valido. Mi spiego.
      Chi ha fede nel CD non ascolterà mai le argomentazioni di un inattivo, tanto meno quelle di un espulso. I testimoni ortodossi potrebbero rimanere colpiti dal modo in cui un inattivo conduce la sua vita: lavora onestamente, ha cura della propria famiglia, aiuta chi è nel bisogno ed è felice. Questo smentirebbe il preconcetto che chi lascia i testimoni di Geova lo fa per fumare, bere, drogarsi, fornicare ed arraffare soldi in tutti i modi, per ritrovarsi depressi e devastati.
      Bisogna ricordare che molti di noi hanno ritrovato un equilibrio e motivo anche grazie al confronto con le esperienze trovate su questo blog, dopo anni (decenni per qualcuno) di condizionamenti e complessi di colpa generati dalla WT; per questo motivo credo non ci si debba sentire in colpa se al momento non si ha il coraggio di gridare ai quattro venti quello che si pensa della WT
      La libertà di pensiero precede la libertà di parola.
      Grazie a tutti dei Vostri pensieri.

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    3. Bel commento, Leo, che sposo totalmente. Tuttavia il materiale di questo post andava trattato, specie adesso che il blog è aperto da più di un anno. Tutti devono avere un sostegno nel farsi forza, quando la coscienza suggerisce certe scelte, ma la propria emotività od il timore ti fanno temporeggiare.
      Ogni religione ha il bello ed il brutto in sè, e chi si trova bene tra i TdG ha il diritto di rimanerci. Ma chi ci si sente incatenato e vuole uscirne deve avere un sostegno emotivo per muovere i primi passi in quella direzione. Alcuni di noi ci sono riusciti, altri pian piano ci riusciranno in futuro...

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  11. Stanotte riflettevo:

    Ieri dicevamo di essere disposti a morire, noi e i nostri figli, per non violare un comando biblico, (anche se poi, abbiamo visto è travisato in realtà dall'organizzazione...)

    Oggi, invece, facciamo i codardi dando potere agli arroganti che rovinano la vita delle persone con la minaccia dell'ostracismo ?

    Io ho iniziato a parlare perché non ce la faccio più a tacere

    E qualcuno cercherà di chiudermi la bocca, ma non ci riuscirà

    Dentro (si fa per dire) e/o fuori dall'organizzazione, continuerò a parlare ed a dire cosa ho visto e come la penso. 30 anni di "verità" (magari fosse verità!) saranno pur serviti a qualcosa !!

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  12. Genny
    Rispondo a Victor delle 18:57:
    Tale ragionamento l'ho presentato ad un anziano e mi ha detto che le adunanze sono essenziali per restare uniti nell'amore, ma soprattutto è attraverso tali adunanze che lo schiavo ci istruisce e ci aggiorna.
    Quando gli ho risposto che a mio dire è sempre la stessa minestra,mi ha detto che queste espressioni sono tipiche di chi come me vive ai "margini"

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    1. Certo l'aggiornamento è importante, dato che la "verità" può cambiare dall'oggi al domani, su questo ha perfettamente ragione XD

      Comunque, è tecnica vecchia. Quando non si hanno argomenti si passa all'attacco e si colpevolizza l'interlocutore. I TdG sono un paradiso spirituale: se ti trovi male SEI TU che hai qualcosa che non va.

      C'era un post che non ricordo se è stato pubblicato qui, ma fa vedere i meccanismi psicologici dietro i modi di fare dei TdG

      https://jwanalyze.wordpress.com/2016/09/26/i-testimoni-di-geova-sono-una-setta-un-psicologo-esamina-lepisodio-di-giugno-2016-del-loro-broadcasting/#more-17403

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    2. qui è in programma prossimamente :-))

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    3. prega molto. Ogni membro del corpo è importante , rendi conto solo a Geova e lui ama i + deboli.Riparla con l'anziano e dilli che non ti è stato di incoraggiamento,se vedi che non è un malinteso rivolgiti al corpo degli anziani e si umile ma se il problema non è solo tuo e non viene risolto( Geova ascolta tutti) scrivi alla Betel metti in una busta consegnare alla bebel , magari a un assemblea la imbuchi.ma per amore di Geova perdona e aiuta con la bibbia prima te,poi il fratello.ma usa molto tatto e fai delle ricerche v.b.a tutti e 2

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  13. Più passano i giorni, più non sento assolutamente la mancanza di un mondo che scopro sempre più falso è bugiardo. Sono disassociato, e conduco una vita normalissima, lavoro fino alle 18:30, e la sera ho a malapena il tempo di cucinarmi qualcosa fare una doccia, guardare un po di tv, leggere i vostri bellissimi commenti, sbirciare qualche altro sito, fare due chiacchiere al telefono con la mia nuova compagna e poi andare a dormire per rialzarsi alle 7 e così via...il sabato pulizie a casa, bucato...e la domenica sano riposo..non ho iniziato a far uso di droghe..non mi ubriaco, non vado a donne, insomma non faccio nulla di strano, a differenza di quello che vanno blaterando i tdg che chi esce dal loro gregge diventa una persona dedita chissà a quali perdizioni. Vorrei prendere il telefono e chiamare quei due amici con cui sono cresciuto e cercare di farli ragionare su tutto quello che ho appreso in questi mesi sulla WTTS...ma so che non mi farebbero nemmeno aprir bocca...vorrei parlare con i miei genitori ...ma non ci riesco...almeno non ancora. Purtroppo alcune circostanze al momento quasi mi obbligano a tornare dentro, essere riassociato, ma come ho già scritto tempo fa, non potrò mai più essere un testimone attivo, e se mai un giorno avrò un figlio farò di tutto per tenerlo lontano da questo inferno spirituale. So che all'interno non ci si può fidare di nessuno, perché ognuno è una spia vuole o non vuole, ma da inattivo tutti vedranno come io e la mia futura famiglia ( se così andrà) saremo felici, perchè non sarà un libro scritto chissà per chi, o le farneticazioni di gente lontana miglia e miglia di km stampate su rivista vuote di ogni valore a indicare il nostro percorso. Dopo mesi bui, inizio a star meglio mentalmente, nonostante cari testimoni che leggete queste pagine, non leggo più una rivista da dicembre dello scorso anno, non leggo più la bibbia da dicembre dello scorso anno, vengo in sala e sul mio tablet leggo il libro di Franz, distolgo l'attenzione solo quando vengono fatti gli annunci perchè sono curioso di sentire le ultime fantastiche novità, sto bene e ogni giorno sto meglio...libero mentalmente..finalmente posso dire a voce alta..mi son piegato ma non mi avete spezzato.
    Ad maiora!

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    1. il condizionamento mentale è forte e lo sento ancora dopo oltre 2 anni che non frequento più. Figuriamoci per chi va ancora alle adunanze !
      Capisco chi ha familiari e cari amici "dentro", ma da questo "impasse" non se ne esce "aspettando".
      In alcuni casi la dissociazione pubblica (o anche la risoluta inattività) è stata la mossa che ha aiutato altri a capire...

      per Saulo
      spero che tu abbia intorno degli anziani "imbambolati" perchè in alcune cong gli anziani sbirciano cosa leggono i disassociati che frequentano, se stanno attenti, se hanno la rivista sottolineata.
      E quando ti incontrano per riassociarti ti fanno le domande che non ti aspetti, che potrebbero farti cadere in trappola.
      Si, in alcuni casi (alcuni) non bastava "scaldare" la sedia, a qualcuno la riassociazione è stata fatta "sudare"...

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    2. il sistema teocratico dei TDG , è come essere al grande fratello....è tutto sotto controllo.

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  14. Volevo condividere una data importante: con ottobre mi scadono i fatidici sei mesi di irregolarità, quindi passo ufficialmente nello status di "inattivo"! Spero che da adesso in poi la morsa si allenti e si diradino le visite incoraggianti... chissà che non riesca a rimettermi dal mio esaurimento...

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  15. Stare con un piede dentro e uno fuori (farli fessi rimanendo associato ma da inattivo) credo sia bello stressante. Se vuoi farti le tue amicizie sarai sempre sotto gli occhi e i commenti di tutti, c è chi riesce a infischiarsene e chi no. Io ad esempio non ho avuto MAI problemi con nessuno quindi umanamente mi dispiacerebbe essere visto male.
    D altro canto capisco chi ha questa necessità per non perdere il contatto coi propri cari. Non sta a noi giudicarci,tanto ci giudicano già coloro che vivono la verità :-)
    Anno fa un parente mi disse "occhio a quello che fai che entrare è facile, uscire è difficile"...e io che pensavo bastasse una letterina e via, e le conseguenze emotivo?? Anche pratiche in alcuni casi, c è chi lavora rendendo servizi a varie famiglie di testimoni...andrebbe tutto a ramengo mentre se invece sei "spirituale" ti aiutano, potrebbero offrirti anche un lavoro, lo vedo coi miei occhi.
    L'importante è andare in giro sempre a testa alta (se non abbiamo danneggiato nessuno ecc...) continuare ad essere cordiali ed educati come abbiamo sempre fatto e non sparare a zero verso nessuno ma se si ha modo dire le cose come stanno obiettivamente, non da incattiviti, non credo porterebbe beneficio. Basterebbe dire "non voglio male a nessuno ma dopo tanti anni ho scoperto cose incoerenti che non mi vanno giù e che vengono dall'alto quindi non me la sento più di farne parte, sia a livello organizzativo che dottrinale".
    Personalmente non gradisco coloro che su social tirano fuori denti e unghie ad ogni frase per ogni pretesto attaccandosi a tutti, si rischia di ingigantire e di farne una...guerra.
    La verità espressa in maniera gentile credo possa far aprire gli occhi

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  16. contorto ego-centrismo.


    INIZIA A RIMETTERTI IN GIOCO

    Rinunciare a questo egocentrismo - negativo, difensivo, non spettacolare, ma pur sempre egocentrismo - è fondamentale. Invece di restare in perenne, passiva attesa che gli altri abbiano l’illuminazione e sviluppino una “pietà” per le sue esigenze non dette, il trattenuto deve iniziare ad agire, a entrare per davvero nelle relazioni. Basta quindi con questa storia dell’accettazione: come possono gli altri accettare qualcosa che non si fa conoscere?
    riprendo una parte del post.
    Abbiamo sempre preso a modello che per un tdg non esiste la svizzera quindi è necessario schierarsi dalla parte di Dio.
    "Uscite da loro e separatevi e cessate di toccare la cosa impura ".
    Dopo che ho commentato di non confidare ciecamente nello schiavo mi è stato inpedito di commentare ulteriormente.
    Pur accettando che avessi un'idea diversa da quella dello schiavo mi è stato detto di non insegnare dottrine diverse dello schiavo.
    Quindi ho mandato un messaggio ha diversi fratelli circa
    l'ubbidire alle autorità superiori che tutelano la libertà di espressione come bene indisponibile.
    Preso atto di quel che mi hanno detto gli anziani, ho comunicato a loro il mio intento ad autosospendermi con la richiesta di poter "esercitare piena libertà di parola nei tempi nei modi e nei limiti consentiti dalle autorità e dalle sacre scritture "

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    Risposte
    1. Ciao Roberto, fai bene a cercare la tua coerenza e il tuo equilibrio. è stato bello anche seguire nei tuoi commenti il tuo cammino interiore. Anche se ogni tanto faccio fatica a capirti.... Cosa vuol dire che per un tdg non esiste la svizzera?

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  17. È sempre stato detto che non si può servire due padroni, la Svizzera, nella sua neutralità,ha passato indenne le guerre mondiali.
    Con questo paragone la Wts ha sempre messo in evidenza lo schierarsi totalmente dalla parte di Geova.
    Parlando dell'ubbidienza all'organizzazione vien detto di ubbidire ciecamente alle disposizioni di Geova, facendo credere che sia LA STESSA COSA.
    Se si parlasse di ubbidire ciecamente al corpo direttivo forse qualche dubbio sorgerebbe.
    Non viene affatto menzionato il fatto che pure l'organizzazione deve ubbidire
    ALLE AUTORITÀ SUPERIORI.
    Quando le autorità limitano le attività dei tdg si grida sempre contro il sistema di cose di Satana e riguardo alla pedofilia la censura nelle pubblicazioni della "società (dei magnaccioni?) è totale.
    Per esempio la dichiarazione dei diritti dell'uomo, articoli 18 e19:
    "Ogni uomo ha diritto alla libertà di pensiero,di coscienza e di religione;tale diritto include la libertà di cambiare religione o credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune,e sia in pubblico che in privato la propria religione o il propio credo. ...ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione"
    articolo 28:
    "ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazionale nel quale i diritti e le libertà enunciati in questa dichiarazione possano essere pienamente realizzati"
    Cosa c'è da dire? se le autorità superiori mettono al centro la difesa dei diritti dell'uomo, la Wts con la pretesa di un'ubidienza assoluta si mette al di sopra, cioè in una posizione di totale illegalità.

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  18. Sabat (la prossima volta firmati con un nick.)11 febbraio 2017 alle ore 11:54

    dite sempre cosa avete da dire. magari aspettate il momento in cui vi sentite pronti e sicuri, ma dite sempre cosa non vi va bene, e come stanno le cose, se no vi mettono sotto i piedi. io amo geova, felice di essere suo testimone, ma purtroppo l'organizzazione è fatta di persone, molte delle quali esaltate che credono di fare la giustizia di dio, ma in realtà fanno la loro. cose che ho notato e le dico senza tanti problemi.

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. X Sabat, conosci il proverbio che il pesce puzza dalla testa?. Se ne hai ancora la facoltà rifletti sù questo proverbio senza scaricare le imperfezioni umane sui sottoposti allo SFD, buona riflessione.

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    3. X sabat dimenticavo la wts sù questo argomento fà come dice quel proverbio che facevano i preti, fate quel che dico ma non fate quel che faccio.

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    4. Ciao AnonimoSabat, sono contento che tu sia felice di essere un testimone, vorrei solo che chi non lo fosse e non volesse più esserlo non debba essere costretto a scegliere tra la sua famiglia e amici e stare dentro questa religione ("Nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a seguire una forma di adorazione che considera inaccettabile o a scegliere fra le proprie credenze e la propria famiglia." Svegliatevi! Luglio 2009)

      Quello che dici dell'organizzazione è verissimo ed è la stessa cosa che avviene in TUTTE le altre religioni del mondo, quindi i TdG non hanno nulla di speciale.

      Buona giornata.

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    5. Scusa John, ma a leggere il commento di Sabat non mi pare stesse dicendo che su questo blog si dicono sempre le stesse cose. Anzi, incoraggia a esternare il proprio pensiero...
      Ignazio di Loyola

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    6. Scusate... scusa Sabat il troppo lavoro mi porta a volte a leggere di fretta ed a travisare le parole... chiedo venia... :-)))

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  19. AMICI,vorrei che vi prendeste il tempo di ascoltare attentamente il BROADCASTING di questo.mese.
    La premessa sarebbe di prendere decisioni sulla base del libero albitrio, poi vien fatte vedere tre esperienze, poi vien detto COME dobbiamo AGIRE (?).

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  20. Roberto siamo alle solite, io ho.l'orticaria solo a sentir pronunciare broad......figurati il resto. Siamo abituati alle contraddizioni che dicono, scrivono e sottoscrivono, per cui niente di nuovo. Sull'altro blog c'è da piangere non mi riferisco ai post , che a volte leggo con interesse, come quello di Graf e Conte Oliver. ...ma ai commenti di alcuni veterani....

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    1. Confrontare è utile perché ci sono persone che non capiscono certe sfumature.
      Comprendo per l'orticaria,
      ma quelli a quelli che si affacciano al Blog è meglio dare motivazioni serie.

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    2. io sono arrivato alla conclusione ..che fondamentalmente al TDG medio la verità interessa relativamente , se uno sta bene in congregazione perchè si sente più sicuro , chi gli lo fa fare di uscire ? quante volte abbiamo sentito....ma se usciamo dove andiamo ? dunque porsi dei dubbi significa destabilizzarsi e alla fine porta a perdere quella pace interiore che ti fa stare bene ...dico questo perchè ho vissuto per molto tempo quella condizione di fossilizzazione mentale , vivevo come un drogato nel mio paradiso artificiale ...e se mi veniva un dubbio ..lo cacciavo via subito ...certo era una forma di autolesionismo al mio intelletto ...ma in maniera illusionistica mi faceva stare bene....poi però con il tempo mi sono liberato delle catene mentali grazie a me stesso ( dignità ) e ai vari blog ...ed adesso eccomi qua.

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    3. Roberto caro, l'invito mi sembra fosse rivolto a noi che scriviamo in questo blog approdati non per caso, ma dopo una lunga e sofferta analisi interna, altrimenti avremmo continuato a scrivere nell'altro, da cui ci siamo sganciati, se non avessimo preso piena consapevolezza . Voglio dire in sintesi, che potremmo mostrare tutte le contraddizioni della wt nero su bianco anche a chi si affaccia, ma se non ha iniziato neanche la prima fase di risveglio è inutile. Inoltre aggiungo che alcuni che conosco personalmente e che sono ancora attivi, non desiderano neanche più guardarlo il broadcasting, solo perché percepiscono l'ipocrisia nelle parole e nei discorsi. Ma sono sempre là ad occupare i posti in teatro.

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  21. Anche oggi nella torre di guardia vien detto che Dio ridurrà a nulla le organizzazioni corrotte.
    A parte che se si cita la scrittura che deve iniziare dalla
    "Sua casa", come è evidenziato dalle scritture,vien da chiedersi quale" Dio" viene evidenziato?
    Quello sostenuto dall'"élite ebraica"?

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    1. Tutte frasette per rendersi giusti e belli, oramai è un classico della WT.

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  22. Riflessioni su defunti, sorte e demoni, miracoli biblici.
    - Nel testo "sacro" in una famosa parabola si notifica citando il loro stato, LA CONDIZIONE DEI MORTI. Quindi la morte no è la fine di tutto, è un secondo tempo della vita dell'essere umano, o sbaglio?
    - nell'antico testamento citando l'uso comune del tempo di consultare i morti, x carpire la sorte dell'uomo, se ne certifica quindi l'esistenza di queste entità o sbaglio?
    - nei vangeli non si smentisce in nessun modo sulla credenza eccessiva del potere di guarigione delle acque della piscina di Siloe. L'ignoranza della popolazione credeva inutilmente che determinate onde dell'acqua potevano dare guarigione ad handicap fisici! Il "Cristo" qui non sconfessò nulla, bensì si adoperò attivamente x altre credenze.

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