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“Non c’è nulla di male se una persona cerca di confutare gli insegnamenti e le pratiche di un gruppo religioso che ritiene in errore”.
(Svegliatevi! 8 settembre 1997, pagina 6)

"Nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a seguire una forma di adorazione che considera inaccettabile o a scegliere fra le proprie credenze e la propria famiglia." (Svegliatevi! Luglio 2009 p.29)

venerdì 29 gennaio 2016

Sforziamoci con vigore...


“Sforzatevi con vigore per entrare dalla porta stretta” – Luca 13:24

  
Una vecchia storia racconta quando Dio, cercando un popolo da guidare, chiese agli ebrei se volevano essere loro questo popolo.

“Cosa dobbiamo fare?” chiesero gli ebrei
“Accettare un mio comandamento” rispose Dio
“E quanto ci costa?” chiesero di nuovo gli ebrei...



“E’ gratis” replicò Dio
“Allora daccene dieci” sentenziarono gli ebrei avidamente.

E’ solo una vecchia storia, ma messa in relazione con la scrittura di Luca ci fa comprendere che essere il popolo di Dio, specialmente oggi, non è né una cosa semplice né una cosa gratuita come sembra. Anzi... ci costa molto sia a livello fisico, che a livello mentale ed emotivo.

Certo, possiamo parlare di noi. Ma che dire degli altri? Ci interessiamo di loro? Conosciamo i loro problemi, le loro ansietà, i loro desideri? Amiamo il nostro prossimo al punto di sentirli parte della nostra famiglia, della nostra vita?

Forse per tanti anni abbiamo rivolto lo sguardo più a coloro che frequentavano le nostre stesse adunanze, che conoscevamo da più tempo e con cui passavamo parte del nostro tempo in servizio a parlare con convinzione del messaggio della Bibbia. Ma li conoscevamo davvero? E oggi, conosciamo i nostri fratelli?

Ad esempio:
Conoscete la sorella ZELANTE? Essa è avanti con gli anni e i suoi acciacchi le impediscono di svolgere l’opera di predicazione come faceva vent’anni fa. Però nonostante i gravi problemi di salute e i dolori alle ossa,si sforza di essere presente ad ogni adunanza che può, forse appoggiandosi ad altri, e la sua casa è sempre aperta per accoglierci con un sorriso.

C’è poi la sorella GIOIOSA. Non è gioiosa perché le vanno bene gli affari, anzi... Ogni volta che è presente alle adunanze sa che al suo ritorno a casa dovrà affrontare una nuova discussione o nuove lamentele sul suo conto da parte della famiglia che essa assolutamente non trascura. Essa però è gioiosa perché sa che facendo la volontà di Dio può trasmettere ad altri la sua gioia che fa parte dei frutti dello spirito. Ha sempre una parola gentile per tutti ed è sempre disponibile per dare una mano a chiunque.

C’è il fratello SPORTIVO. Non è sportivo perché con la mente vaga pensando alle partite di pallone. Semplicemente prende in modo sportivo la sua vita, quella che “il mondo di satana” gli mette davanti. Forse non vi ha mai parlato del brutto male che lo sta consumando dall’interno e di cui non vuole farvi preoccupare. Pur soffrendo per le sue condizioni, sa che soltanto la benedizione di Geova gli permetterà di godere appieno il dono della vita, quella vita che gli sta sfuggendo tra le dita. E questo gli permette di donare un sorriso a tutti e di essere amichevole anche con chi lo considera meno di niente.

C’è anche il fratello DUBBIOSO. Ma non è dubbioso riguardo alla parola di Dio o riguardo alla fede e ai motivi dei fratelli che lo circondano. I suoi dubbi sono: Avrò fatto abbastanza? Avrò incoraggiato gli altri? Mi sono comportato in modo degno di un cristiano quale io voglio essere?

C’è poi il fratello PUNTIGLIOSO. Forse ti viene la voglia di prenderlo a schiaffi, ma se non ci fosse ti mancherebbe di sicuro. Anche se a volte sembra scostante e irritante, le sue qualità e la sua disponibilità lo fanno essere un punto fermo nella vita degli altri. E’ sempre pronto a correre in caso di emergenza e mette a disposizione di tutti i suoi propri mezzi di sostentamento, pronto a condividere quello che ha.

E avete presente i coniugi PERSEVERANTI? Questa coppia è davvero molto bella da vedere e da ascoltare. Nel corso degli anni hanno affrontato problemi e persecuzioni ma la loro fede non è mai stata scossa. La loro unità e il loro amore è così traboccante che ognuno di noi ne ha in sovrabbondanza da loro. Inoltre la loro esperienza è un pozzo da cui poter attingere nel caso ne avessimo bisogno. Sono sempre discreti e disponibili non solo con i fratelli ma con tutti coloro con cui vengono a contatto.

Certo, forse non conosciamo i fratelli con questo NOME e ci risulta difficile identificarli.
Ma se ci guardiamo intorno, tra quelli che conosciamo (o anche che non conosciamo, come molti  degli utenti di questo blog...), ci renderemo conto che forse.. la sorella ZELANTE si è presentata con un altro nickname così come la sorella GIOIOSA o il fratello SPORTIVO. E poco più in là ci sono i coniugi PERSEVERANTI accanto al PUNTIGLIOSO che forse ora non è più un “fratello” perché gli eventi della vita l’hanno portato a dissociarsi o ad essere disassociato.

Queste persone sono la maggioranza di noi, persone afflitte come canne schiacciate o pecore senza pastore. Ognuno di noi sta affrontando giornalmente, forse ora dopo ora, i problemi della vita... i mali, i dolori, le difficoltà, le bollette da pagare, la mancanza di lavoro o della casa, lo stress, la famiglia.

A questo si aggiunge la nostra imperfezione e quella del coniuge, dei familiari o degli altri fratelli che ci osservano e non comprendono quello che stiamo passando... e ci fanno battute poco gradite.
Ma sono... ma siete... tutti nostri fratelli, nostri amici, la nostra famiglia... teniamola unita con quell’amore che il Cristo ci ha insegnato dicendo “Da questo tutti conosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore fra voi”. 


Non è facile e non è gratis. Essere cristiani significa sforzarci con vigore per entrare nella porta stretta. Lo stiamo facendo?


Marzia Duemilaundici       



* * * * * * * * *


Ringrazio Marzia per questo articolo !

Questi siamo, od eravamo, alcuni di noi. Oggi forse siamo diversi. Ma dietro un nick ed una tastiera c'è qualcuno che ha perseverato per anni e che ha sofferto. Forse ha sofferto per mano dei suoi stessi fratelli e sorelle, o per le direttive errate e poco umane (e forse anche poco divine) dell'organizzazione.

Oggi, questi fratelli e sorelle, commentando su un blog, si sentono nuovamente mettere nell'angolo perchè esprimono le proprie opinioni. C'è chi li definisce bigotti, chi irragionevoli, mentre altri si sentono dare dell'apostata o del calunniatore... che tristezza !

Capite perchè è saggio moderare i toni quando si commenta? 

Sforziamoci di usare saggiamente la nostra libertà di espressione !

John  




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18 commenti:

  1. Grazie Marzia e grazie John. In questi giorni io per prima ho dato molto tempo e soddisfazione al provocatore di turno e mi sono resa conto che oltre a prendere tanta rabbia ,gli ho dato 'importanza ,cosa che non merita lui né gli altri che si affacceranno senz'altro su questo blog.Cercare di trovare un punto di incontro con tali soggetti è come rimbalzare su un muro di gomma ,fa perdere solo tanta energia .Personalmente ho deciso di ignorare d'ora in poi ,evitando ogni risposta, tutti coloro che si affacceranno su questo blog con l'unico scopo di provocare.Un caro amico mi ha consigliato l'indifferenza.....è quello che farò .ho un'idea : e se a tutti quelli che scrivono con l'intento di creare scompiglio rispondessimo : PLONK ? ;) Vi abbraccio .

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    1. giusto zabetta...mi è piaciuto plonk! il prossimo gatto lo chiamo così, poi se qualcuno non mi va gli posto la foto....

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    2. Concordo. Si può cercare di ragionare all'inizio, ma poi meglio lasciar perdere.

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    3. Ciao cara zabetta, a domande sconvenienti e invadenti la miglior risposta è il silenzio. Un abbraccione buona giornata da Perplessa

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  2. Bellissimo post.
    Grazie Marzia per questo dono.
    In effetti è propio vero che spesso si fraintendono i motivi come pure le intenzioni di chi scrive qui sul blog.
    Dietro ad ogni parola, vi sono anni passati affrontando problemi, forse persecuzione familiare o da parte di chi dovrebbero essere fratelli spirituali.
    Alcuni di noi hanno avuto problemi ancora peggiori o li stanno ancora affrontando.
    Un po di comprensione, legata a meno superficialità e più empatia,potrebbe aiutare non solo ad "ascoltare" con più attenzione, ma sopratutto poi a pensare bene a quello che si intende scrivere per rispondere ad un commento di un altro fratello o sorella.

    Buona giornata a tutti voi, che continuate a perseverare nonostante tutto...

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  3. Quando ho inviato questo post a John non credevo che l'avrebbe messo davvero sul blog. L'ho scritto perché credo che, come me, molte sorelle, molti fratelli e molte persone ora dissociate o disassociate stiano soffrendo per le cose che subiscono in congregazione e fuori.
    Molti di quelli che commentano qui ora sono diventate persone a me familiari e capisco che dietro a ogni nickname si cela una persona con tutti i suoi problemi e le sue sofferenze. Però è anche una persona che con le sue parole può dare conforto e speranza.
    Personalmente vorrei dire "GRAZIE" a tutti coloro che con i propri commenti mi danno la forza per continuare a cercare e perseverare nella verità lontano da una società editoriale che poco ha a che fare con la volontà di Dio.

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    1. ciao Marzia e grazie per le tue considerazioni degne di valutazione, sono empatiche ed equilibrate, schiette. Che Geova ci sostenga tutti. Buona giornata

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    2. Che ognuno di noi che scrive su questo e su altri blog abbia 7na storia quasi sempre dolorosa ne sono sempre stato convinto.
      Molti si sentono frustrati perché non si capacitano no di aver servito uomini credendo di servire Dio(e credo che questo Dio lo terrà in considerazione, quindi gli anni non sono stati buttati via del tutto )e quando cerchi di far aprire loro gli occhi si corre il rischio di essere odiati...meglio per loro tornare a dormire e sognare ancora un po.
      Anche per me è stato traumatico, sono stato preso in giro per anni prima dai miei compagni di scuola, poi dai colleghi di lavoro, e infine dai miei parenti,sorbendomi critiche, passando per stupido ed emarginato, passavo intere notti piangendo,pregando che quella benedetta fine arrivasse presto perché a volte sembrava un peso insopportabile il mio,ho rifiutato molte opportunità che potevano cambiare in meglio la qualità della mia vita,ho sempre vissuto alla giornata perché credevo che qualsiasi sforzo fatto in questo mondo era vano perché a breve sarebbe stato distrutto.
      Poi mi convincevo che in fondo era geova stesso che voleva vedere fino a che punto arrivava la mia fede...e questo era il mio oppio che alle viavai le mie sofferenze!
      Dopo tutto questo vedere anche che i tuoi fratelli ti evitano come un appestato perché in odore di apostasia è la ciliegina sulla torta!
      Allora tutto questo mi ha insegnato a non giudicare a priori una persona perché chi sa quale storia potrebbe avere alle spalle.

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    3. Grazie Marzia del.tuo articolo leggendolo le lacrime sono sgorgate senza controllo! Mi sono immedesimata nella sorella gioisa che ero e mi sono ritrovata privata di quella gioia che mi rendeva solare è forte! Ma da quando mi sono allontanata da ciò che credevo "amore ed invece è solo un calesse" ho ritrovato più serenità nonostante l'amarezza che spero che col tempo mi abbandoni. Grazie a tutti e comunque vadano le cose sarà un successo!
      Perplessa

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    4. Perplessa... se vuoi scrivermi in privato puoi farti dare da John la mia mail. Mi farebbe piacere scambiare con te qualche opinione. Ciao...

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    5. Anche da parte mia ti ringrazio per le tue ottime riflessioni, certamente molti si identificheranno in uno o piu dei tratti da te descritti, ma non tutto è perduto basta un "poco di zucchero (spirituale) e la pillola va giu (si ingoiano meglio i rospi."

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    6. Bellissimo post emozionante e straziante..sembra andato a segno per ognuno che scrive qui.un bel lavoro se volete posso contribuire pure io ciao marzia risp

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    7. Ciao Ema79, chiedi la mia mail a John che te la darà volentieri e io sarò lieta di comunicare direttamente con te. Lo stesso invito vale per tutti gli altri presenti di solito su questi post che volessero mettersi in contatto con me. Grazie a tutti e sopratutto a John che mi permette di stare sul blog.

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  4. Caro Sal .......la storia si ripete .Qui sei in buona compagnia, il giudizio lo lasciamo a chi non ha di meglio da fare .

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  5. Ad una persona che non mostra rispetto non dobbiamo
    essere indifferenti.
    Anche in tale tipo di creatura possiamo trovare qualcosa
    di buono.
    D'altronde tutti noi siamo fatti ad "IMMAGINE DI DIO ",
    anche se riflettiamo in maniera diversa certe qualità
    di YAH.
    Il mondo non è fatto in BIANCO /NERO ma a COLORI.
    Mio nonno quando ho comprato la televisione a colori nel
    1980 ha detto "che non l'avrebbe mai comprata perché
    rovina la vista ".
    DOPO 7/8 ANNI L'HA COMPRATA ANCHE LUI.
    Non c'è ne accorgiamo ma stiamo cambiando.
    È giusto così.
    GEOVA è ragionevole e disposto a comprendere.
    anche NOI? CIAO

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  6. Chiedo scusa a Controllen probabilmente
    Mi sono sbagliato.

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  7. Cara Marzia, la capacità di calarsi nel sentire degli altri non sempre si riscontra nelle persone e questo denota che la via della fratellanza e dell'amore cristiano è stata percorsa in modo molto limitato. Nessuno potrà dirsi mai arrivato, però certo ognuno dovrebbe almeno pensare a quanti sacrifici comporta la ricerca della verità. Vi sono molti che per cercarla, abbandonano tutto e con enorme sacrificio, ma non sanno che la stanno cercando nel posto sbagliato. E poi, sempre per amore alla Verità, che è Cristo, sono disposti ancora a lasciare tutto, sia ciò che hanno acquisisto, posizioni, rispetto, amicizie e perfino affetti familiari, pur di non tradire quel senso innato di verità che Dio ha posto nel nostro cuore. Perciò mi sento molto vicino a quello che hai espresso nel tuo articolo.

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