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“Non c’è nulla di male se una persona cerca di confutare gli insegnamenti e le pratiche di un gruppo religioso che ritiene in errore”.
(Svegliatevi! 8 settembre 1997, pagina 6)

"Nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a seguire una forma di adorazione che considera inaccettabile o a scegliere fra le proprie credenze e la propria famiglia." (Svegliatevi! Luglio 2009 p.29)

venerdì 16 ottobre 2015

News dalla Nuova Zelanda

NEWS (semiserie) DALL'ITALIA E DALL'ESTERO

COMUNITÀ DEI NON UDENTI DELLA NUOVA ZELANDA IN RIVOLTA: I TESTIMONI DI GEOVA VIOLEREBBERO LA LORO VITA PRIVATA



NUOVA ZELANDA. TESTIMONI DI GEOVA ALLA PORTA DEI NON UDENTI. LAMENTELE E FRUSTRAZIONE DAI PARTE DEI VISITATI

La DEAF Aotearoa della Nuova Zelanda, che rappresenta la comunità dei non udenti, è stata inondata di reclami da parte dei consociati che hanno lamentato di essere stati letteralmente presi di mira dalla Chiesa dei Testimoni di Geova, ricevendo continue visite non richieste. La DEAF Ateorea aderisce alla World Federation of the Deaf, (), un’organizzazione internazionale non governativa a cui partecipano associazioni nazionali di 130 paesi.

Secondo le segnalazioni giunte alla DEAF Aotearoa dai soci della Nuova Zelanda, i non udenti si dicono certi che i Testimoni di Geova visitino le loro abitazioni, perché a conoscenza della presenza di persone sorde. Lunedì l’organizzazione ha rilasciato una dichiarazione riferendo di stare esaminando la possibilità che la Chiesa dei Testimoni di Geova sia in possesso di un database con i dati relativi i non udenti.

La dichiarazione è stata postata anche sulla pagina facebook  del gruppo e ha ricevuto una marea di commenti da parte di persone frustrate. Una donna ha scritto che i testimoni di Geova si sono presentati alla sua casa domandando espressamente della persona sorda che vi risiede. Alla richiesta di come fossero a conoscenza di quella informazione i membri della congregazione religiosa si sono rifiutati di rispondere, inoltre non avevano fatto visita ai suoi vicini. Un altro utente ha commentato che i Testimoni di Geova erano a conoscenza anche del suo nome e della sua professione. Royce Flynn, un uomo residente a Hamilton, ha affermato che nel corso degli ultimi 9 mesi i Testimoni di Geova gli avevano fatto visita a domicilio 6 volte nonostante i suoi ripetuti inviti a non ripresentarsi. Flynn si è pertanto rivolto alla polizia locale che lo ha invitato a interessare il Commissariato per la protezione della vita privata (Office of the Privacy Commissioner). Ha aggiunto di aver contattato, al riguardo, anche Mary Moroney, una politica neozelandese, membro del New Zealand Labour Party.

Jill Dean, direttore esecutivo di DEAF Aotearoa, oltre a riferire che le lagnanze su tale attività della chiesa geovista rappresentano un problema ricorrente e fonte di preoccupazione, ha aggiunto che a suo parere, in virtù del fatto che soltanto circa 4000 non udenti utilizzano prevalentemente il linguaggio dei segni, appare una “coincidenza onnipotente” il fatto che i membri di una “chiesa minoritaria” si presentino presso tali abitazioni con una persona al seguito come interprete. La Dean ha anche spiegato che le persone affette da sordità, proprio a causa della loro particolare condizione, tengono molto alla loro privacy.  Ha infine dichiarato di attendere una risposta dalla chiesa dei Testimoni di Geova, ma laddove risultasse insoddisfacente, l’organizzazione avrebbe interessato il Commissariato della privacy.

La Chiesa dei Testimoni di Geova tramite il suo portavoce, Rod Spinks , ha negato di possedere un database con i nomi e i riferimenti di persone non udenti, di essere solita visitare chiunque, di non aver affatto preso di mira la comunità dei non udenti e di avere tra i propri membri migliaia di persone che hanno potuto imparare la lingua dei segni. Dinnanzi a una eventuale denuncia, ha aggiunto che la chiesa avrebbe preso seriamente in considerazione la questione.

Il direttore esecutivo di  DEAF Aotearoa, ha dunque sollecitato tutti coloro che si sono sentiti molestati a contattare la residenza locale dei Testimoni di Geova e a sporgere denuncia, assicurando che i membri dello staff dell’organizzazione, presenti in tutto il paese, saranno a completa disposizione per sostenerli.

Notizia liberamente tratta dall’articolo “Deaf Aotearoa flooded with complaints about Jehovah’s Witness church“, a firma di KASHKA TUNSTALL, pubblicato in data odierna su Stuff.

FONTE ORIGINALE: STUFF



DOMANDA: PROBLEMI IN VISTA ANCHE IN ITALIA PER LA PRIVACY, USANDO IL MODULO "RIVISITARE"?



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2 commenti:

  1. L'eccesso di zelo a volte può causare problemi ed ottenere risultati opposti

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  2. Beh, la risposta è si: "TENGONO UN DATABASE CON GLI INDIRIZZI DELLE PERSONE SORDE". Ed è quello che fanno tutti i gruppi e le congregazioni di lingua diversa da quella locale.

    RispondiElimina

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